SPIGOLANDO NEL VERDE

Non è un libro sulle piante,
forse meglio un documento “storico-naturalistico”

Presentato, nella suggestiva cornice del Castello di Roccarespampani a Monteromano in provincia di Viterbo, il libro di di Lucia Menicocci “Spigolando nel Verde”, un erbario figurato per la Tuscia, edito da Sette Città. All’incontro hanno Partecipato ben tre  sindaci: Salvatore Carai di Montalto di Castro,  Nazareno Melaragni di Arlena e Domenico Pengo di Monteromano.

Il Castello di RoccarespampaniMigliore ambientazione non poteva essere scelta per proporre un testo dal sapore antico tra le pareti di un melleseicentesco maniero, incastonato tra le radure dei boschi di un territorio ancora incontaminato, dove quelle piante selvatiche, che vengono in esso descritte, è ancora possibile trovarle.

250 pagine disposte in un’accattivante veste editoriale e tipografica con riproduzioni fotografiche corredate da testi scientifici e notizie che attingono agli usi ed alle tradizioni popolari.
Le introduzioni al libro sono di Tonino Piazzai (Assessore all’Ambiente della Provincia di Viterbo), del Dr. Paolo M. Guarrera (Erbobotanico, Biologo Direttore del Museo Nazionale Arte e Tradizioni Popolari di Roma) e del Prof. Silvano Onofri (Ordinario di Botanica Sistematica Direttore dell’Orto Botanico dell’Università della Tuscia).

Non è un libro sulle piante, forse meglio un documento “storico-naturalistico” che si pone all’attenzione di tutti per far conoscere la flora spontanea della Tuscia Viterbese.

     

Spigolando nel Verde

IL LIBRO

Questo libro presenta una panoramica delle più comuni e significative piante spontanee del Viterbese, con la riproduzione fotografica di oltre duecento campioni d’erbario, frutto di anni di raccolte di campo dell’autrice in vari ambiti territoriali nei comuni di Villa San Giovanni, Blera, Barbarano Romano e  Vetralla, compreso monte Fogliano, anche nel  versante che insiste sul lago di Vico.

Le piante,  corredate di dati scientifici e di notizie su proprietà, usi e tradizioni relative, nonché di nomi comuni dialettali, sono raggruppate in sei settori, corrispondenti ai luoghi dove abitualmente vivono: un viaggio sulle tracce dell’esperienza comune, che attraversa gli ambienti che tutti percorrono anche più volte all’anno, ma con gli occhi di chi ama le piante e le vuole conoscere.

Il titolo scelto “SPIGOLANDO NEL VERDE” è indicativo della casualità delle raccolte, mentre il sottotitolo evidenzia la natura e la finalità del libro: non un trattato scientifico, ma un invito per tutti ad accostarsi con entusiasmo e umiltà al mondo della natura, a scoprire la bellezza e la ricchezza del patrimonio floristico che allieta il bel paesaggio di questo territorio laziale, per amarlo,  rispettarlo e  trasmetterlo nella sua integrità ai nostri figli e alle generazioni future.

segue …>>

Un momento della presentazione del libro Spigolando nel Verde 

Non è un libro sulle piante,
forse meglio un documento “storico-naturalistico”

Presentato, nella suggestiva cornice del Castello di Roccarespampani a Monteromano in provincia di Viterbo, il libro di di Lucia Menicocci “Spigolando nel Verde”, un erbario figurato per la Tuscia, edito da Sette Città. All’incontro hanno Partecipato ben tre  sindaci: Salvatore Carai di Montalto di Castro,  Nazareno Melaragni di Arlena e Domenico Pengo di Monteromano.

Il Castello di RoccarespampaniMigliore ambientazione non poteva essere scelta per proporre un testo dal sapore antico tra le pareti di un melleseicentesco maniero, incastonato tra le radure dei boschi di un territorio ancora incontaminato, dove quelle piante selvatiche, che vengono in esso descritte, è ancora possibile trovarle.

250 pagine disposte in un’accattivante veste editoriale e tipografica con riproduzioni fotografiche corredate da testi scientifici e notizie che attingono agli usi ed alle tradizioni popolari.
Le introduzioni al libro sono di Tonino Piazzai (Assessore all’Ambiente della Provincia di Viterbo), del Dr. Paolo M. Guarrera (Erbobotanico, Biologo Direttore del Museo Nazionale Arte e Tradizioni Popolari di Roma) e del Prof. Silvano Onofri (Ordinario di Botanica Sistematica Direttore dell’Orto Botanico dell’Università della Tuscia).

Non è un libro sulle piante, forse meglio un documento “storico-naturalistico” che si pone all’attenzione di tutti per far conoscere la flora spontanea della Tuscia Viterbese.

     

Spigolando nel Verde

IL LIBRO

Questo libro presenta una panoramica delle più comuni e significative piante spontanee del Viterbese, con la riproduzione fotografica di oltre duecento campioni d’erbario, frutto di anni di raccolte di campo dell’autrice in vari ambiti territoriali nei comuni di Villa San Giovanni, Blera, Barbarano Romano e  Vetralla, compreso monte Fogliano, anche nel  versante che insiste sul lago di Vico.

Le piante,  corredate di dati scientifici e di notizie su proprietà, usi e tradizioni relative, nonché di nomi comuni dialettali, sono raggruppate in sei settori, corrispondenti ai luoghi dove abitualmente vivono: un viaggio sulle tracce dell’esperienza comune, che attraversa gli ambienti che tutti percorrono anche più volte all’anno, ma con gli occhi di chi ama le piante e le vuole conoscere.

Il titolo scelto “SPIGOLANDO NEL VERDE” è indicativo della casualità delle raccolte, mentre il sottotitolo evidenzia la natura e la finalità del libro: non un trattato scientifico, ma un invito per tutti ad accostarsi con entusiasmo e umiltà al mondo della natura, a scoprire la bellezza e la ricchezza del patrimonio floristico che allieta il bel paesaggio di questo territorio laziale, per amarlo,  rispettarlo e  trasmetterlo nella sua integrità ai nostri figli e alle generazioni future.

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Un momento della presentazione del libro Spigolando nel Verde 

Lucia Menicocci insieme ai sindaci Pengo, Carai e Melaragni

L’AUTRICE

Lucia  Menicocci, nata  a  Capranica  (VT)  nel  1929 e residente a Blera fino al 1951, consegue il diploma di abilitazione magistrale nel 1948.

Vincitrice di concorso, nel 1951 sposa il maestro di musica Vito Stefani, stabilendosi a Villa San Giovanni in Tuscia dove insegna nella locale scuola elementare fino al 1989.

In pensione, dedica gran parte del suo tempo e delle sue attenzioni alla raccolta e allo studio della flora spontanea di un vasto comprensorio: oltre 200 immagini degli essiccata delle piante raccolte nel suo Erbario compaiono in questo libro, corredate di dati scientifici, nomi comuni dialettali, nonché notizie di carattere etnobotanico, con usi e tradizioni popolari.

Questa opera è senz’altro il compendio della lunga attività dell’Autrice, ed offre una significativa documentazione della varietà e bellezza della flora della Tuscia, ambito preferenziale della sua ricerca.

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