A VITERBO: HAMLET – IL NUOVO SPETTACOLO DI TEATRO INTEGRATO DI “ETA BETA”

A oggi sono oltre 250 i giovani diversamente abili e volontari che
hanno preso parte ai Laboratori di teatro integrato, esibendosi
nei teatri delle città di: Viterbo, Roma, Frosinone, Orvieto, Carpi,
Bologna, Pisa e Matera.

S. Maria della Pace - Viterbo

I giovani diversamente abili dell’Associazione “Eta Beta” sono tornati in scena con una loro interpretazione dell’Amleto, l’opera shakespeariana di cui hanno proposto (nella chiesa di S. Maria della Pace a Viterbo) alcuni frammenti, secondo il modello di teatro integrato ideato e promosso a partire dal 1997 dal neuropsichiatra infantile Giorgio Schirripa.
Una sfida importante alla quale i 19 ragazzi sono arrivati dopo sei mesi di laboratorio e numerose prove guidati dalla regista Maria Sandrelli, la supervisione artistica di Della Pietra Riccardo Vannuccini e il coordinamento educativo di Giampietro Brizi.
Ma chi è Amleto?
Secondo Maria Sandrelli Amleto è un viaggiatore, un comico, un burbero: basta di capello e oplà, il gioco è fatto, si cambia registro, Amleto si trasforma. Quanti Amleti ci sono? Uno per ognuno di noi perché come nella vita vera qui non ci sono personaggi ma figure aperte, in cui la rappresentazione di sé è il principale narrato.

Il sodalizio con l’Associazione Eta Beta – spiega Adrio Savini, psicologo responsabile della sezione 3 di Neuropsichiatra Infantile della Asl di Viterbo – continua a produrre spettacoli di qualità, apprezzati a livello nazionale e considerati anche in ambiente scientifico come un modello di riferimento per favorire l’integrazione delle persone diversamente abili.

In particolare la preparazione di “Hamlet” ha visto confermata l’elevata collaborazione tra gli educatori di Neuropsichiatria infantile e della Cooperativa “Gli anni in tasca”, così come la disponibilità dei volontari dell’Associazione “Eta Beta” e quelli in servizio civile dell’Arci.
Alla realizzazione dello spettacolo teatrale hanno inoltre contribuito: il Comune di Viterbo, la Provincia di Viterbo, l’Università degli Studi della Tuscia e il Sodalizio dei Facchini di S. Rosa.

A oggi sono oltre 250 i giovani diversamente abili e volontari che
hanno preso parte ai Laboratori di teatro integrato, esibendosi
nei teatri delle città di: Viterbo, Roma, Frosinone, Orvieto, Carpi,
Bologna, Pisa e Matera.

S. Maria della Pace - Viterbo

I giovani diversamente abili dell’Associazione “Eta Beta” sono tornati in scena con una loro interpretazione dell’Amleto, l’opera shakespeariana di cui hanno proposto (nella chiesa di S. Maria della Pace a Viterbo) alcuni frammenti, secondo il modello di teatro integrato ideato e promosso a partire dal 1997 dal neuropsichiatra infantile Giorgio Schirripa.
Una sfida importante alla quale i 19 ragazzi sono arrivati dopo sei mesi di laboratorio e numerose prove guidati dalla regista Maria Sandrelli, la supervisione artistica di Della Pietra Riccardo Vannuccini e il coordinamento educativo di Giampietro Brizi.
Ma chi è Amleto?
Secondo Maria Sandrelli Amleto è un viaggiatore, un comico, un burbero: basta di capello e oplà, il gioco è fatto, si cambia registro, Amleto si trasforma. Quanti Amleti ci sono? Uno per ognuno di noi perché come nella vita vera qui non ci sono personaggi ma figure aperte, in cui la rappresentazione di sé è il principale narrato.

Il sodalizio con l’Associazione Eta Beta – spiega Adrio Savini, psicologo responsabile della sezione 3 di Neuropsichiatra Infantile della Asl di Viterbo – continua a produrre spettacoli di qualità, apprezzati a livello nazionale e considerati anche in ambiente scientifico come un modello di riferimento per favorire l’integrazione delle persone diversamente abili.

In particolare la preparazione di “Hamlet” ha visto confermata l’elevata collaborazione tra gli educatori di Neuropsichiatria infantile e della Cooperativa “Gli anni in tasca”, così come la disponibilità dei volontari dell’Associazione “Eta Beta” e quelli in servizio civile dell’Arci.
Alla realizzazione dello spettacolo teatrale hanno inoltre contribuito: il Comune di Viterbo, la Provincia di Viterbo, l’Università degli Studi della Tuscia e il Sodalizio dei Facchini di S. Rosa.

Eta Beta Teatro

L’esperienza del laboratorio integrato di “Eta Beta Teatro” inizia nel 1997 per volontà del neuropsichiatra infantile Giorgio Schirripa, con la collaborazione del Teatro di Roma.
Da allora sono stati prodotti nove spettacoli, portati in scena in numerosi e prestigiosi teatri: IL DRAGO (da Eugenij Schwarz, libero adattamento di Pierpaolo Palladino, Maggio 1998); ROBIN HOOD (di Pierpaolo Palladino, Aprile 1999); LA ROSA DEL DESERTO (di Pierpaolo Palladino, Marzo 2000); IL MAGO DI OZ (a cura di Elda Martinelli, Giugno 2000); IL FANTASMAGORICO CIRCO MORFEO (scritto e diretto da Pascal La Delfa, Aprile 2001); LA TEMPESTA (di W. Shakespeare, adattamento e regia di Antonella Coppotelli, Maggio 2001); LE AVVENTURE DE IL BARONE DI MUNCHAUSEN (da Rudolf Erich Raspe, libero adattamento di Pascal La Delfa, Aprile 2002); MACBETH STORY (regia di Pierpaolo Palladino, Maggio 2002); IL GIUDIZIO UNIVERSALE (regia di Pascal La Delfa, Maggio 2003); LA MISERIA DI RE MIDA (testo e regia di Pascal La Delfa, Aprile 2004); Scene di Battaglia da Sheakespeare (a cura di Riccardo Della Pietra Vannuccini, dicembre 2004); LA TEMPESTA (di W. Shakespeare, adattamento e regia di Riccardo Della Pietra Vannuccini, 2005); GIULIETTA E ROMEO da Skahespeare  (regia di  Maria Sandrelli, aprile 2006); UBU RE di Alfred Jarry (a cura di Scifoni Giovanni e Quaglia Cosma, maggio 2006.

A oggi sono oltre 250 i giovani diversamente abili e volontari  che hanno preso parte ai Laboratori di teatro integrato, esibendosi nei teatri delle città di: Viterbo, Roma, Frosinone, Orvieto, Carpi, Bologna, Pisa e Matera.

Fonte: Ufficio stampa Ticonzero Comunicazione

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