PARLIAMONE …
Ci sono situazioni che ci portano quasi cento volte al giorno a lottare
per superare lo scontro e ritrovare l’incontro perché favorito dalla “Poesia”
di Reno Bromuro
Ecco come si è presentato l’e-mail che mi ha irritato: «caro Bromuro… non capisco come tu possa aver utilizzato l’indirizzo e-mail elencato, probabilmente, in una mia collettiva… ti giro la lettera di protesta che mi è pervenuta diffidandoti, fin da ora, dall’utilizzo di nominativi compresi in mie collettive… peccato non avrei mai pensato…» un’accusa infondata perché quell’indirizzo era stato rilevato dal sito del I Municipio di Roma, ed ecco la prova di come “la Poesia libera l’azione per l’incontro e insegna a superare lo scontro”.
E pensare che proprio questo Poeta ha affermato «mi muovo nell’astrazione di nuovi concetti e scopro d’essere dominata dalla cultura che colleziona ignoranza» pure con questa certezza, il Poeta in questione, è caduto nella buca per aver dato ascolto ad un “politichese”. Per queste insinuazioni ho affrontato lo scontro e l’ho superato, mantenendo l’incontro fatto ai tempi di Poeticamente recensendo una sua poesia.
Ci sono situazioni che ci portano quasi cento volte al giorno a lottare
per superare lo scontro e ritrovare l’incontro perché favorito dalla “Poesia”
di Reno Bromuro
Ecco come si è presentato l’e-mail che mi ha irritato: «caro Bromuro… non capisco come tu possa aver utilizzato l’indirizzo e-mail elencato, probabilmente, in una mia collettiva… ti giro la lettera di protesta che mi è pervenuta diffidandoti, fin da ora, dall’utilizzo di nominativi compresi in mie collettive… peccato non avrei mai pensato…» un’accusa infondata perché quell’indirizzo era stato rilevato dal sito del I Municipio di Roma, ed ecco la prova di come “la Poesia libera l’azione per l’incontro e insegna a superare lo scontro”.
E pensare che proprio questo Poeta ha affermato «mi muovo nell’astrazione di nuovi concetti e scopro d’essere dominata dalla cultura che colleziona ignoranza» pure con questa certezza, il Poeta in questione, è caduto nella buca per aver dato ascolto ad un “politichese”. Per queste insinuazioni ho affrontato lo scontro e l’ho superato, mantenendo l’incontro fatto ai tempi di Poeticamente recensendo una sua poesia.
Lo sentii rinato e il giorno dopo dovendo ritornare per forza al lavoro, ero stato assunto a gennaio e non avevo molti giorni di ferie da usufruire. Ma il 27, con lo stipendio in tasca, ero allo sportello per fare il biglietto, ma quando feci per pagare mi accorsi che ero stato alleggerito e ritornai al lavoro. Mi raccontarono che non vedendomi arrivare a casa si chiuse in se stesso e non profferì più nemmeno una “lettera”.
Chiamato d’urgenza giunsi a casa all’una del 3 novembre; come mi avvicinai a lui, gli presi la mano nelle mie, si voltò a guardarmi, ebbe un tremito ed esalò l’ultimo respiro. Ero disperato per vari motivi, quello più assillante: la mancata promessa. Forse con l’ottimismo avrebbe potuto superare la crisi e vivere ancora, come infatti, accadde ad un mio collega di lavoro colpito dallo stesso cancro che aveva rubato la vita a papà. Reduce di quella esperienza l’applicai con il collega e… dopo tre mesi ritornò al lavoro, portava la borsa raccoglitrice al fianco, ma era riuscito a vincere il male con l’ottimismo. Se avessi trovato aiuto, avrei sofferto di meno in attesa che la Poesia venisse a trovarmi.
Nessuno mi ha aiutato a superare questi momenti veramente cruciali per il prosieguo della mia vita, se non il pensiero di andare anch’io per continuare i discorsi iniziati e portarli a termine; poi veniva la Poesia e a Lei ho raccontato il mio calvario, trovando l’incontro dopo lo scontro con la disperazione.