CASTA & CASTE
Così i politici italiani sono diventati intoccabili
Gian Antonio Stella, Sergio Rizzo – (Rizzoli)
Questo libro corrosivo e documentatissimo spiega come la classe dirigente del Paese sia diventata una casta di intoccabili, pronti a sguazzare negli sprechi e nei privilegi delle principali istituzioni statali e delle amministrazioni locali. Racconta il business siciliano delle cliniche private e gli appalti per lo smaltimento delle scorie nucleari russe, le scandalose rendite di posizione dei sedicenti rappresentanti dei pensionati e delle casalinghe e l’indecente e matematico riciclaggio dei trombati alle elezioni. Senza guardare in faccia a nessuno, Stella e Rizzo vogliono suscitare quella sana indignazione da cui dovrebbe nascere la necessaria ribellione dei cittadini.
Così l’editoria italiana è stata sovvenzionata e assimilata alla casta dei politici
Beppe Lopez – (Nuovi Equlibri)
Il libro fa luce sul denaro pubblico, all’incirca 700 milioni di euro, che finisce nelle casse di grandi gruppi editoriali, giornali e organi di partito. Un’elargizione che non fa distinzione di partito o area politica. La Casta dei giornali, edito da (Nuovi Equilibri) Stampa Alternativa-Eri Rai, ripercorre la storia di questa vicenda che trova origine, addirittura, nel ventennio fascista. L’autore ci racconta i punti più scandalosi dell’inchiesta. Un fiume di denaro pubblico arriva ai giornali italiani, anche se appartenenti a società quotate in Borsa. Si tratta proprio di un fiume di denaro, sottratto alle disastrate finanze statali, mentre si applica un prelievo fiscale da lacrime e sangue, e si tagliano servizi e pensioni.
Se nelle elezioni non si scegliesse di votare sempre gli stessi, “Vecchi” o “Nuovi” che siano, di non acquistare i soliti giornali od soliti libri siamo proprio certi che la la “Casta” o le “Caste”, quelle di cui oggi si parla, come se fossero estranee a noi tutti, riuscirebbero a perpetuarsi ed a rinnovarsi in eterno?
Così i politici italiani sono diventati intoccabili
Gian Antonio Stella, Sergio Rizzo – (Rizzoli)
Questo libro corrosivo e documentatissimo spiega come la classe dirigente del Paese sia diventata una casta di intoccabili, pronti a sguazzare negli sprechi e nei privilegi delle principali istituzioni statali e delle amministrazioni locali. Racconta il business siciliano delle cliniche private e gli appalti per lo smaltimento delle scorie nucleari russe, le scandalose rendite di posizione dei sedicenti rappresentanti dei pensionati e delle casalinghe e l’indecente e matematico riciclaggio dei trombati alle elezioni. Senza guardare in faccia a nessuno, Stella e Rizzo vogliono suscitare quella sana indignazione da cui dovrebbe nascere la necessaria ribellione dei cittadini.
Così l’editoria italiana è stata sovvenzionata e assimilata alla casta dei politici
Beppe Lopez – (Nuovi Equlibri)
Il libro fa luce sul denaro pubblico, all’incirca 700 milioni di euro, che finisce nelle casse di grandi gruppi editoriali, giornali e organi di partito. Un’elargizione che non fa distinzione di partito o area politica. La Casta dei giornali, edito da (Nuovi Equilibri) Stampa Alternativa-Eri Rai, ripercorre la storia di questa vicenda che trova origine, addirittura, nel ventennio fascista. L’autore ci racconta i punti più scandalosi dell’inchiesta. Un fiume di denaro pubblico arriva ai giornali italiani, anche se appartenenti a società quotate in Borsa. Si tratta proprio di un fiume di denaro, sottratto alle disastrate finanze statali, mentre si applica un prelievo fiscale da lacrime e sangue, e si tagliano servizi e pensioni.
Se nelle elezioni non si scegliesse di votare sempre gli stessi, “Vecchi” o “Nuovi” che siano, di non acquistare i soliti giornali od soliti libri siamo proprio certi che la la “Casta” o le “Caste”, quelle di cui oggi si parla, come se fossero estranee a noi tutti, riuscirebbero a perpetuarsi ed a rinnovarsi in eterno?
Fortunatamente, però, per logica biologica e temporale, prima o poi, moriremo tutti ed in modo certo, dopo, cambieranno gli “Elettori” ed i “Lettori”. Non solo: le pagine della “Storia” saranno scritte da altre “Mani” e da altre “Menti” e forse, nel piccolo, non ci saranno più “Autori” disposti a pagare, per farsi pubblicare, da “Editori” che, per farlo, prendono soldi anche dallo Stato. I troppi imbrigliati dal proprio passato non ci saranno più e sarà una vera e propria nuova “Festa della Liberazione”.
In fondo in fondo, a ben pensarci “La casta . . . siamo noi” e non tutti loro che oggi colpevolizziamo puntandogli addosso l’indice accusatore! “Siamo Noi” che eleggiamo… chi ci fa comodo, leggiamo… quello che ci fa comodo, scriviamo… quello che ci fa comodo.
Fino a che punto, Catilina, approfitterai della nostra pazienza? Per quanto tempo ancora la tua pazzia si farà beffe di noi? A che limiti si spingerà una temerarietà che ha rotto i freni? Non ti hanno turbato il presidio notturno sul Palatino, le ronde che vigilano in città, la paura della gente, l’accorrere di tutti gli onesti, il riunirsi del Senato in questo luogo sorvegliatissimo, l’espressione, il volto dei presenti? Non ti accorgi che il tuo piano è stato scoperto? Non vedi che tutti sono a conoscenza della tua congiura, che la tengono sotto controllo? O ti illudi che qualcuno di noi ignori cos’hai fatto ieri notte e la notte ancora precedente, dove sei stato, chi hai convocato, che decisioni hai preso?