UN ALTRO ANNO PER GRAMOS

Tu che mi leggi, ti prego, ascolta.
 
Questo libro è un libro di fiabe, certo, come tanti. Più bello o più brutto, chissà. Non importa, non è questo il punto. Ti ho chiesto, per favore, di ascoltare.  Sono un libro ma, dentro di me, c’è una voce che, purtroppo, è un lamento.  É di un bimbo piccolo, si chiama Gramos.  Lotta per la vita come un eroe. Ascoltalo. Ti sta dicendo Ciao, mi chiamo Gramos, vorrei ridere e giocare ma non posso. Ti sta dicendo AiutamiLe Fiabe di GramosTi sta dicendo anche Ho una brutta malattia, ho paura.  Ti sta dicendo Sei gentile a comprare questo libro che altre persone gentili hanno scritto e di cui migliaia di persone gentili, su una cosa chiamata internet, han parlato. Lui è Gramos.  É un bambino. Vivrà grazie a tutti voi.  E un po’ anche a me, che sono solo un piccolo libro contro l’indifferenza.

(Renzo Montagnoli) – Così sta scritto su l’ultima di copertina e direi che Remo Bassini non poteva esprimere meglio il senso e lo scopo di questo libro.
Al di là del valore intrinseco dell’opera, lo scopo della stessa è radicato nella volontà, già di chi ha contribuito con le fiabe, ma di cui voi che leggete potrete essere partecipi, di far sì che anche per Gramos ci sia una favola, in cui lui, povero bambino kosovaro e malato assai seriamente, è il protagonista. C’è una strega cattiva, una malattia che si chiama tirosinemia che impone diete particolari e una cura assai costosa per impedire che questo bimbo debba morire. E ci sono anche le forze del bene, noi e voi, che vogliono combattere questo maleficio, vogliono permettere che Gramos possa vivere.
Gramos
Come in tutte le favole, la battaglia è fra il bene e il male, ma nel caso specifico c’è un orco che si chiama indifferenza, vinto il quale anche la strega cattiva dovrà andarsene via. Le armi per combattere sono alimenti speciali e i medicinali di una casa farmaceutica francese, tutti prodotti che costano (complessivamente circa 22.000 euro all’anno), che i genitori del bimbo non possono acquistare con le loro modeste risorse, benché sappiano che in difetto Gramos morirà.

C’è tutta la disperazione della povera gente in questa favola che ha un andamento tragico, ma che il bene può trasformare in speranza, perché è necessario che il bimbo possa continuare a vivere nell’attesa che i progressi della medicina possano risolvere definitivamente la situazione e sconfiggere la strega cattiva.

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Tu che mi leggi, ti prego, ascolta.
 
Questo libro è un libro di fiabe, certo, come tanti. Più bello o più brutto, chissà. Non importa, non è questo il punto. Ti ho chiesto, per favore, di ascoltare.  Sono un libro ma, dentro di me, c’è una voce che, purtroppo, è un lamento.  É di un bimbo piccolo, si chiama Gramos.  Lotta per la vita come un eroe. Ascoltalo. Ti sta dicendo Ciao, mi chiamo Gramos, vorrei ridere e giocare ma non posso. Ti sta dicendo AiutamiLe Fiabe di GramosTi sta dicendo anche Ho una brutta malattia, ho paura.  Ti sta dicendo Sei gentile a comprare questo libro che altre persone gentili hanno scritto e di cui migliaia di persone gentili, su una cosa chiamata internet, han parlato. Lui è Gramos.  É un bambino. Vivrà grazie a tutti voi.  E un po’ anche a me, che sono solo un piccolo libro contro l’indifferenza.

(Renzo Montagnoli) – Così sta scritto su l’ultima di copertina e direi che Remo Bassini non poteva esprimere meglio il senso e lo scopo di questo libro.
Al di là del valore intrinseco dell’opera, lo scopo della stessa è radicato nella volontà, già di chi ha contribuito con le fiabe, ma di cui voi che leggete potrete essere partecipi, di far sì che anche per Gramos ci sia una favola, in cui lui, povero bambino kosovaro e malato assai seriamente, è il protagonista. C’è una strega cattiva, una malattia che si chiama tirosinemia che impone diete particolari e una cura assai costosa per impedire che questo bimbo debba morire. E ci sono anche le forze del bene, noi e voi, che vogliono combattere questo maleficio, vogliono permettere che Gramos possa vivere.
Gramos
Come in tutte le favole, la battaglia è fra il bene e il male, ma nel caso specifico c’è un orco che si chiama indifferenza, vinto il quale anche la strega cattiva dovrà andarsene via. Le armi per combattere sono alimenti speciali e i medicinali di una casa farmaceutica francese, tutti prodotti che costano (complessivamente circa 22.000 euro all’anno), che i genitori del bimbo non possono acquistare con le loro modeste risorse, benché sappiano che in difetto Gramos morirà.

C’è tutta la disperazione della povera gente in questa favola che ha un andamento tragico, ma che il bene può trasformare in speranza, perché è necessario che il bimbo possa continuare a vivere nell’attesa che i progressi della medicina possano risolvere definitivamente la situazione e sconfiggere la strega cattiva.

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Noi e voi vogliamo stare dalla parte del bene, desideriamo che la nostra vita abbia un significato per un altro essere umano, affinché, come tutte le favole, anche questa abbia un lieto fine.
Comprate questo libro per voi, per i vostri bambini, per i regali natalizi agli amici, compratelo soprattutto per Gramos, affinché possa avvertire il calore di mani amiche. In questo modo avrete realizzato qualche cosa di cui poter andare fieri: l’amore per un essere indifeso. E capirete quanto veramente sia bello donare, quanto ci accresca spiritualmente aiutare chi ne ha bisogno.
I proventi del libro, cioè i diritti spettanti agli autori delle fiabe, saranno devoluti interamente a questa nobile causa.

Fonti:   www.lulu.com
             acmedelpensiero.blogspot.com

mikronet

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