MECCANISMI IN MOVIMENTO, AFFASCINANTI TECNOLOGIE APPLICATE

I Moti dell'Ingegno

“ I MOTI DELL’INGEGNO.
MECCANICA  MECCATRONICA  ROBOTICA ”

La mostra si svolge nelle sale del
Museo della Bilancia di Campogalliano (MO)

Ecco leve per sollevare il mondo, altalene a braccio variabile, palanchini, paranchi, postazioni con tipologie di trasformazione del moto, oggetti meccanici, modellerie, disegni, modellini e ancora grandi macchine utensili d’epoca e attuali, robot e giocattoli. La mostra è allestita oltre che all’interno del Museo della Bilancia anche nelle sale dell’Oratorio San Rocco in piazza Castello. Il percorso espositivo offre risposte alla domanda “Cos’è la meccanica?”, iniziando da Archimede di Siracusa per arrivare ai moderni sistemi di progettazione Cad 3, passando attraverso l’evoluzione delle macchine e dei sistemi di trasmissione e trasformazione del moto nel corso dei secoli. Modellini, ingranaggi, affascinanti trappole che mettono meccanica, fisica ed elettronica al servizio dell’uomo, mostrando ai visitatori progetti e realizzazioni.

Promotori della mostra sono il Museo della Bilancia di Campogalliano e l’Associazione Amici del Corni di Modena, in collaborazione con Rossi Motoriduttori, Istituto Tecnico e Professionale Corni, Facoltà di Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia e Istituto Venturi di Modena.

Museo della Bilancia - Foto: Giorgio Giliberti

UNA STORIA
 DI PESO 

Sede dell’azienda leader nel mondo per la produzione di strumenti per la pesatura, Campogalliano (Modena) ha da sempre legato la sua storia alla bilancia.
E da oltre quindici anni ospita il primo museo italiano dedicato alla bilancia, esempio unico che racconta l’evoluzione di uno strumento che accompagna la storia dell’umanità fin dai suoi albori.   Un percorso che conduce dalla bilancia a bracci uguali dell’epoca egiziana alle stadere “col trucco” con cui gli antichi mercanti imbrogliavano i compratori, bilance d’epoca romana, pese per uso agricolo fino ad arrivare ai più sofisticati sistemi di pesatura moderni.                                              segue …>>

CURIOSITA’ PER SAPERNE DI PIU’ SULLA MOSTRA:   IL ROBOT ANTROPOMORFO

Il Robot Antropomorfo

I robot antropomorfi, così chiamati perché in grado di riprodurre le sembianze e i movimenti di un braccio umano, sono dispositivi muniti di servomeccanismi in grado di muoversi nello spazio circostante, nonché di manipolare utensili, pezzi da sottoporre a lavorazione. In particolare, hanno una struttura che presenta un numero di gradi di libertà variabile da 4 a 6, a seconda del modello e dell’applicazione da eseguire.  Gli elementi meccanici che costituiscono la struttura del robot sono indicati con nomi che richiamano immediatamente la stessa natura umana: partendo dalla base si ha il “Corpo” (Asse 1), la “Spalla” (Asse 2), il “Braccio” (Asse 3), il “Gomito” (Asse 4), il “Polso” (Asse 5) e la “Mano” (Asse 6).  Il primo robot in grado di incorporare queste caratteristiche avanzate, dotato di sistemi di controllo e azionamenti di tipo moderno, fu presentato alla Fiera di Stoccolma dall’Asea (l’attuale ABB) nel lontano 1973. Da allora, il comparto della robotica si è progressivamente allargato, tanto che oggigiorno si contano nel mondo 71 produttori di robot industriali, divisi essenzialmente tra Europa e Giappone.


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I Moti dell'Ingegno

“ I MOTI DELL’INGEGNO.
MECCANICA  MECCATRONICA  ROBOTICA ”

La mostra si svolge nelle sale del
Museo della Bilancia di Campogalliano (MO)

Ecco leve per sollevare il mondo, altalene a braccio variabile, palanchini, paranchi, postazioni con tipologie di trasformazione del moto, oggetti meccanici, modellerie, disegni, modellini e ancora grandi macchine utensili d’epoca e attuali, robot e giocattoli. La mostra è allestita oltre che all’interno del Museo della Bilancia anche nelle sale dell’Oratorio San Rocco in piazza Castello. Il percorso espositivo offre risposte alla domanda “Cos’è la meccanica?”, iniziando da Archimede di Siracusa per arrivare ai moderni sistemi di progettazione Cad 3, passando attraverso l’evoluzione delle macchine e dei sistemi di trasmissione e trasformazione del moto nel corso dei secoli. Modellini, ingranaggi, affascinanti trappole che mettono meccanica, fisica ed elettronica al servizio dell’uomo, mostrando ai visitatori progetti e realizzazioni.

Promotori della mostra sono il Museo della Bilancia di Campogalliano e l’Associazione Amici del Corni di Modena, in collaborazione con Rossi Motoriduttori, Istituto Tecnico e Professionale Corni, Facoltà di Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia e Istituto Venturi di Modena.

Museo della Bilancia - Foto: Giorgio Giliberti

UNA STORIA
 DI PESO 

Sede dell’azienda leader nel mondo per la produzione di strumenti per la pesatura, Campogalliano (Modena) ha da sempre legato la sua storia alla bilancia.
E da oltre quindici anni ospita il primo museo italiano dedicato alla bilancia, esempio unico che racconta l’evoluzione di uno strumento che accompagna la storia dell’umanità fin dai suoi albori.   Un percorso che conduce dalla bilancia a bracci uguali dell’epoca egiziana alle stadere “col trucco” con cui gli antichi mercanti imbrogliavano i compratori, bilance d’epoca romana, pese per uso agricolo fino ad arrivare ai più sofisticati sistemi di pesatura moderni.                                              segue …>>

CURIOSITA’ PER SAPERNE DI PIU’ SULLA MOSTRA:   IL ROBOT ANTROPOMORFO

Il Robot Antropomorfo

I robot antropomorfi, così chiamati perché in grado di riprodurre le sembianze e i movimenti di un braccio umano, sono dispositivi muniti di servomeccanismi in grado di muoversi nello spazio circostante, nonché di manipolare utensili, pezzi da sottoporre a lavorazione. In particolare, hanno una struttura che presenta un numero di gradi di libertà variabile da 4 a 6, a seconda del modello e dell’applicazione da eseguire.  Gli elementi meccanici che costituiscono la struttura del robot sono indicati con nomi che richiamano immediatamente la stessa natura umana: partendo dalla base si ha il “Corpo” (Asse 1), la “Spalla” (Asse 2), il “Braccio” (Asse 3), il “Gomito” (Asse 4), il “Polso” (Asse 5) e la “Mano” (Asse 6).  Il primo robot in grado di incorporare queste caratteristiche avanzate, dotato di sistemi di controllo e azionamenti di tipo moderno, fu presentato alla Fiera di Stoccolma dall’Asea (l’attuale ABB) nel lontano 1973. Da allora, il comparto della robotica si è progressivamente allargato, tanto che oggigiorno si contano nel mondo 71 produttori di robot industriali, divisi essenzialmente tra Europa e Giappone.


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L’utilizzo dei robot moderni nel campo dell’automazione integrata, permette oggi una notevole riduzione dei tempi di lavorazione e, di conseguenza, un incremento della produttività aziendale e del miglioramento della qualità del prodotto, spesso sollevando gli operatori dagli incarichi più pericolosi e gravosi, aumentandone di conseguenza il livello di sicurezza.
Grazie alla varietà dei modelli della produzione attuale, alle prestazione sempre crescenti a fronte di una manutenzione quasi inesistente, i robot antropomorfi vengono oggi utilizzati nelle più disparate tipologie applicative: dalle lavorazioni meccaniche (quali sbavatura, verniciatura, saldatura,  finitura, taglio), portate a termine con estrema accuratezza e flessibilità grazie alla capacità di montare sul polso differenti tipi di utensile, alla manipolazione (carico e scarico di macchine utensili, asservimento, palletizzazione), per giungere infine alle più complesse operazioni di montaggio e assemblaggio di componenti complessi, quali i motori per automobili.
I comparti applicativi spaziano dall’automotive all’aeronautico, dal food & beverage alla plastica, dal metalmeccanico all’industria elettromeccanica ed elettronica: la diffusione dei robot in tutto lo scenario industriale ha permesso a molte aziende di innovare non solo il processo produttivo, ma anche lo stesso prodotto, ottimizzandone qualità e caratteristiche.
Il futuro della robotica sarà orientato ad una sempre più importante interazione con l’ambiente: robot per così dire “intelligenti”, guidati da sistemi di visione artificiale ogni giorno più evoluti (già ora impiegati nel 40% delle applicazioni), in grado di eseguire operazioni complesse e controllare successivamente l’esito del proprio lavoro. L’impiego di tali macchine in uno scenario aziendale globale, dal reperimento dei componenti sino all’imballaggio del prodotto finito, passando per lavorazione e montaggio, porterà tra breve alla costruzione di veri e propri “stabilimenti automatici”  (Ing. Davide Passoni della SIR Soluzioni Industriali Robotizzate )

I Moti dell'Ingegno

INGEGNO IN MOVIMENTO  fino all’8 giugno 2008

Museo della Bilancia – via Garibaldi 34a – 41011 Campogalliano – Modena – tel 059 527133
  
e-mail:  infomuseo@museodellabilancia.it

orari: sabato e festivi 10-12.30  15-18.30 (orario estivo 15.30-19). Tutti gli altri giorni su prenotazione per gruppi e singoli
Biglietto intero 5 € – Biglietto famiglia 5 € – Ridotto 2,50 €. Domenica pomeriggio visite guidate gratuite.

Per i vostri regali nel bookshop le pubblicazioni del museo e oggettistica varia    rigorosamente a tema. Nella sosta a Campogalliano validi tutto l’anno (prenotare)  I PIATTI DELLA BILANCIA

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