RACCONTAMI LA NOTTE IN CUI SONO NATO

Giulio Perrone Editore

Paolo Di Paolo
Raccontami la notte in cui sono nato

pp. 116 – Euro 10,00

M A P P A   D I   S É

Viaggio interiore alle origini di un’esistenza

di    Alessandra  Giannitelli

RACCONTAMI LA NOTTE IN CUI SONO NATO di Paolo Di Paolo

Capita a volte di fermarsi a riflettere sul corso della propria vita, sui giorni che si susseguono a un ritmo impossibile, lasciandoci in un eterno svantaggio nei confronti degli eventi che scorrono davanti ai nostri occhi, relegandoci a semplici spettatori o, tutt’al più, a insignificanti comparse.

Ci si ritrova allora in una sorta di apnea, ci si sente costretti entro confini prestabiliti, intrappolati in un presente al quale noi stessi abbiamo contribuito, magari per inerzia o forse inconsapevolmente, attraverso le scelte del passato. Un presente che abbiamo alimentato con caparbietà e impegno, credendolo valido, o che si è imposto a noi giorno dopo giorno, senza che la nostra fievole volontà potesse far nulla per arginare il corso impetuoso delle cose.

Ma dov’è la falla? Forse nel modo in cui il nostro sguardo si posa sulla vita, sulle circostanze che la delineano.

Lucien, protagonista della storia nella quale Paolo ci conduce per mano, sussurrandocela in un orecchio, ha ventiquattro anni, un lavoro soddisfacente, una famiglia che lo ama. Avverte tuttavia un pesante senso di insoddisfazione nei confronti di ciò che lui chiama “il resto” e inizia a desiderare qualcosa di diverso, qualcosa che evada dai soliti impegni di lavoro, dai confini entro i quali si è rifugiato per troppi anni.

Lo colpisce la notizia di Nicael Holt, ventiquattrenne disposto a mettere all’asta la propria vita sul web, e si domanda se si può davvero vendere la propria vita, darle un prezzo, disfarsene così, da un giorno all’altro, come di un oggetto qualsiasi, insignificante o addirittura ingombrante.

Si domanda se la sua vita potrebbe mai interessare a qualcuno. Vuole provarci, vuole capire fino a che punto si può rinunciare ai propri ricordi, alle proprie emozioni, alle esperienze personali, persino alle proprie nostalgie, ai rimpianti, alle ferite ancora aperte; fino a che punto si può cedere sé stessi. Se è davvero possibile farlo. Se ne vale la pena.

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Giulio Perrone Editore

Paolo Di Paolo
Raccontami la notte in cui sono nato

pp. 116 – Euro 10,00

M A P P A   D I   S É

Viaggio interiore alle origini di un’esistenza

di    Alessandra  Giannitelli

RACCONTAMI LA NOTTE IN CUI SONO NATO di Paolo Di Paolo

Capita a volte di fermarsi a riflettere sul corso della propria vita, sui giorni che si susseguono a un ritmo impossibile, lasciandoci in un eterno svantaggio nei confronti degli eventi che scorrono davanti ai nostri occhi, relegandoci a semplici spettatori o, tutt’al più, a insignificanti comparse.

Ci si ritrova allora in una sorta di apnea, ci si sente costretti entro confini prestabiliti, intrappolati in un presente al quale noi stessi abbiamo contribuito, magari per inerzia o forse inconsapevolmente, attraverso le scelte del passato. Un presente che abbiamo alimentato con caparbietà e impegno, credendolo valido, o che si è imposto a noi giorno dopo giorno, senza che la nostra fievole volontà potesse far nulla per arginare il corso impetuoso delle cose.

Ma dov’è la falla? Forse nel modo in cui il nostro sguardo si posa sulla vita, sulle circostanze che la delineano.

Lucien, protagonista della storia nella quale Paolo ci conduce per mano, sussurrandocela in un orecchio, ha ventiquattro anni, un lavoro soddisfacente, una famiglia che lo ama. Avverte tuttavia un pesante senso di insoddisfazione nei confronti di ciò che lui chiama “il resto” e inizia a desiderare qualcosa di diverso, qualcosa che evada dai soliti impegni di lavoro, dai confini entro i quali si è rifugiato per troppi anni.

Lo colpisce la notizia di Nicael Holt, ventiquattrenne disposto a mettere all’asta la propria vita sul web, e si domanda se si può davvero vendere la propria vita, darle un prezzo, disfarsene così, da un giorno all’altro, come di un oggetto qualsiasi, insignificante o addirittura ingombrante.

Si domanda se la sua vita potrebbe mai interessare a qualcuno. Vuole provarci, vuole capire fino a che punto si può rinunciare ai propri ricordi, alle proprie emozioni, alle esperienze personali, persino alle proprie nostalgie, ai rimpianti, alle ferite ancora aperte; fino a che punto si può cedere sé stessi. Se è davvero possibile farlo. Se ne vale la pena.

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Per questo decide di scambiare la propria vita con quella di Filippo, studente di medicina e disegnatore per hobby. Da questo scambio Lucien capirà molte cose di quell’esistenza che fino ad un istante prima aveva guardato con sospetto, con mille riserve ed eccessiva autocritica.
Solo allora la sua mente si affollerà di mille ricordi e il suo cuore si riempirà di tutte quelle gioie alle quali aveva meccanicamente rinunciato, senza nemmeno accorgersene.
Quella vita può dunque funzionare, perché anch’essa, come tutte, custodisce qualcosa di autentico, di irripetibile, che la rende unica e preziosa. E l’unico modo per viverla appieno è quello di tornare alle origini, alla notte in cui tutto ha avuto inizio; fare un viaggio al contrario, dentro sé stesso. Rivolgere al passato gli interrogativi del proprio futuro.

Un romanzo che affonda le radici nella sensibilità di un giovane autore che è riuscito a coniugare riflessioni esistenziali ed esperienze autobiografiche. Un coinvolgimento emotivo spiazzante, una profonda riflessione di vita, arricchita da interrogativi che appartengono ad ognuno di noi.
Di Paolo prova, attraverso una ricerca interiore lunga e travagliata, a darsi delle risposte, a cogliere l’essenza di un cammino che a volte può apparire vuoto o comunque estraneo alle nostre aspettative. Ma soprattutto prova a girare quelle stesse riflessioni al lettore, stimolandolo fino alla commozione.
E poiché ogni libro – ogni storia – prende vita nel momento stesso in cui riesce ad emozionare e a coinvolgere, magari seguendo un percorso che l’autore non aveva preso in considerazione al momento della scrittura, non resta che lasciarci trasportare dalla corrente irrefrenabile delle emozioni che animano Raccontami la notte in cui sono nato, accogliendole tra le nostre esperienze personali.
Paolo Di Paolo è nato a Roma nel 1983.

Esordisce con Nuovi cieli, nuove carte (Empirìa 2004, finalista al Premio Italo Calvino), scrive con Antonio Debenedetti (Un piccolo grande Novecento, Manni 2005) e con Dacia Maraini (Ho sognato una stazione. Gli affetti, i valori, le passioni, Laterza 2007, 3 edizioni). Nel 2006 ha pubblicato Come un’isola (Perrone, Premio Vigevano – Lucio Mastronardi Autore Under 30). Nel 2007, Ogni viaggio è un romanzo. Libri, partenze, arrivi (Laterza, 2 edizioni), in cui ha dialogato con i grandi autori italiani, da Camilleri a Tabucchi.
Scrive di libri su l’Unità, il Riformista e Nuovi Argomenti.

Paolo di Paolo

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