A PROPOSITO DI IMPRONTE DIGITALI . . .

il commento di Gicar

 

IMPRONTE DIGITALI

A partire dal 2010 anche ai cittadini italiani verranno rilevate le impronte digitali che compariranno sulle loro carte di identità. La decisione è stata presa nell’ambito del decreto che contiene la manovra economica e promuove questo gesto come una garanzia di maggiore sicurezza per gli italiani e non. Un provvedimento che ha ricevuto favori bipartisan. Pur non entrando in merito su tali recenti decisioni  relative alla identificazione personale vogliamo divagare un po’ sul tema per provare ad ipotizzare cosa potrebbe accadere in un prossimo futuro riportando una pagina di un  “phamplet” inedito del nostro collaboratore ed autore fantasy Lucio Aragri.

 

“ DAL  DIZIONARIO  DELLA  LINGUA  INTERTEMPORALE ”
Archivio del Tartlhona Memorial

 G:/subtemporalia/dictionary/specification/etymology.sniff



 
 
– UFFICIO EXTRATEMPORALE DELLE IMPRONTE  NEURONICHE  DEL  PENSIERO:

iMPRONTA NEURONICAEra l’Ufficio più temuto da tutti, cittadini ed autorità. Aveva inizialmente accorpato e poi sostituito i servizi di Anagrafe, Stato Civile e Polizia Municipale fino a diventare, con il tempo, un organo a se stante sul quale nessuno poteva esercitare più alcun potere.
Non vi era alcuno in grado di conoscere la provenienza degli impiegati che lavoravano al suo interno e quali compiti in realtà avessero.  Si narra che l’Ufficio fosse dotato di potentissimi computer che avevano sostituito i vecchi registri cartacei e meccanografici. Tutti gli abitanti della città, si dice fossero schedati in modo incredibilmente preciso, come pure tutti coloro che semplicemente si fossero trovati a transitare nel territorio del Comune. Tra le esigue cose certe, note a soli pochi, era che l’Ufficio si avvaleva di “file di controllo della personalità individuale” che indiscutibilmente potevano far riconoscere una persona e quindi identificarla anche se si era sottoposta ad interventi di chirurgia di plastica facciale, di cambiamento di sesso o di ricostruzione completa della presenza fisica. Tale riconoscimento avveniva attraverso un tracciato elettrico lasciato nell’atmosfera dal pensiero di ognuno. Tale tracciato, diverso per ogni individuo, era stato chiamato “Impronta Neuronica” .
Sembrerebbe che a tale controllo non potessero sfuggire neanche i viaggiatori del tempo, qualunque cosa potessero inventarsi per cercare di eluderlo.

– I CONTROLLI PASSING:

CONTROLLIErano una sorta di dogana elettronica che consentiva o meno, ad ogni individuo, di fare ingresso, o di essere  dirottato in specifici settori, nei cosiddetti edifici pubblici sede delle espressioni decisionali della Città. Il fine, da parte del potere imperante, era quello di poter tenere soprattutto sotto stretto controllo gli spostamenti ed i comportamenti, all’interno di tali palazzi, dei cittadini notoriamente conosciuti con spiccate e “pericolose personalità”.
A questi era stato imposto, dalla Pubblica Amministrazione, l’obbligo di indossare speciali scarpe, dotate di particolari piastrine magnetiche, che permettevano il riconoscimento immediato dei possessori nei transiti di accesso alle Sedi del Potere.
Gli interessati erano costretti in vario modo e con la forza a ritirare le calzature in un apposito Ufficio della Salute Pubblica, dove, in realtà, nel corso di un’insospettabile procedura ipnotica, microscopici “Controller Chip” venivano inseriti, con avanzate tecniche di chirurgia laser, sotto la pianta dei piedi.

segue …  “ Trilussa ”   >>>


il commento di Gicar

 

IMPRONTE DIGITALI

A partire dal 2010 anche ai cittadini italiani verranno rilevate le impronte digitali che compariranno sulle loro carte di identità. La decisione è stata presa nell’ambito del decreto che contiene la manovra economica e promuove questo gesto come una garanzia di maggiore sicurezza per gli italiani e non. Un provvedimento che ha ricevuto favori bipartisan. Pur non entrando in merito su tali recenti decisioni  relative alla identificazione personale vogliamo divagare un po’ sul tema per provare ad ipotizzare cosa potrebbe accadere in un prossimo futuro riportando una pagina di un  “phamplet” inedito del nostro collaboratore ed autore fantasy Lucio Aragri.

 

“ DAL  DIZIONARIO  DELLA  LINGUA  INTERTEMPORALE ”
Archivio del Tartlhona Memorial

 G:/subtemporalia/dictionary/specification/etymology.sniff



 
 
– UFFICIO EXTRATEMPORALE DELLE IMPRONTE  NEURONICHE  DEL  PENSIERO:

iMPRONTA NEURONICAEra l’Ufficio più temuto da tutti, cittadini ed autorità. Aveva inizialmente accorpato e poi sostituito i servizi di Anagrafe, Stato Civile e Polizia Municipale fino a diventare, con il tempo, un organo a se stante sul quale nessuno poteva esercitare più alcun potere.
Non vi era alcuno in grado di conoscere la provenienza degli impiegati che lavoravano al suo interno e quali compiti in realtà avessero.  Si narra che l’Ufficio fosse dotato di potentissimi computer che avevano sostituito i vecchi registri cartacei e meccanografici. Tutti gli abitanti della città, si dice fossero schedati in modo incredibilmente preciso, come pure tutti coloro che semplicemente si fossero trovati a transitare nel territorio del Comune. Tra le esigue cose certe, note a soli pochi, era che l’Ufficio si avvaleva di “file di controllo della personalità individuale” che indiscutibilmente potevano far riconoscere una persona e quindi identificarla anche se si era sottoposta ad interventi di chirurgia di plastica facciale, di cambiamento di sesso o di ricostruzione completa della presenza fisica. Tale riconoscimento avveniva attraverso un tracciato elettrico lasciato nell’atmosfera dal pensiero di ognuno. Tale tracciato, diverso per ogni individuo, era stato chiamato “Impronta Neuronica” .
Sembrerebbe che a tale controllo non potessero sfuggire neanche i viaggiatori del tempo, qualunque cosa potessero inventarsi per cercare di eluderlo.

– I CONTROLLI PASSING:

CONTROLLIErano una sorta di dogana elettronica che consentiva o meno, ad ogni individuo, di fare ingresso, o di essere  dirottato in specifici settori, nei cosiddetti edifici pubblici sede delle espressioni decisionali della Città. Il fine, da parte del potere imperante, era quello di poter tenere soprattutto sotto stretto controllo gli spostamenti ed i comportamenti, all’interno di tali palazzi, dei cittadini notoriamente conosciuti con spiccate e “pericolose personalità”.
A questi era stato imposto, dalla Pubblica Amministrazione, l’obbligo di indossare speciali scarpe, dotate di particolari piastrine magnetiche, che permettevano il riconoscimento immediato dei possessori nei transiti di accesso alle Sedi del Potere.
Gli interessati erano costretti in vario modo e con la forza a ritirare le calzature in un apposito Ufficio della Salute Pubblica, dove, in realtà, nel corso di un’insospettabile procedura ipnotica, microscopici “Controller Chip” venivano inseriti, con avanzate tecniche di chirurgia laser, sotto la pianta dei piedi.

segue …  “ Trilussa ”   >>>

ER GRILLO ZOPPO

Trilussa

Ormai me reggo su ‘na cianca sola.
– diceva un Grillo – Quella che me manca
m’arimase attaccata alla capriola.
Quanno m’accorsi d’esse prigioniero
col laccio ar piede, in mano a un ragazzino,
nun c’ebbi che un pensiero:
de rivolà in giardino.
Er dolore fu granne…, ma la stilla
de sangue che sortì dalla ferita
brillo ner sole come una favilla.
E forse un giorno Iddio benedirà
Ogni goccia di sangue ch’è servita
Pe’ scrive la parola libertà!
Carlo Alberto Salustri detto Trilussa

mikronet

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