“ TERRAMARA ”

TERRAMARA

Storie di briganti e brigantesse

Spettacolo reportage
sulla nascita del  “brigantaggio”

I   B U C H I   N E R I   D E L L ‘  I T A L I A   U N I T A

Va in scena in prima assoluta al Museo del fiore di Acquapdendente Torrealfina (Viterbo), domenica 3 agosto ore 18,30 Terramara di Gianni Abbate.
Ci sono ancora oggi dei buchi storici enormi, su come si arrivò all’Italia una. Alcuni incartamenti che riguardano il brigantaggio politico che va dal 1860 al 1870 sono ancora dei tabù. Per esempio, l’Arma dei Carabinieri non ha aperto i suoi archivi che riguardano gli episodi del cosiddetto brigantaggio, mentre l’esercito lo ha permesso solo cinque anni fa. Ci sono archivi ancora secretati come se fossero segreti di stato, ma stiamo parlando di cose avvenute più di un secolo fa, nel 1860. Questo perchè il brigantaggio politico, non è stato altro che una vera e propria guerra civile.

Il Sentiero dei Briganti - immagine da www.altatuscia.vt.it

In questa rivolta ci sono stati degli aspetti che riguardano soprattutto il sociale, come nel caso dei contadini che cercavano di opporsi alle prepotenze dei latifondisti e della classe borghese, che li sfruttavano e opprimevano. Dopo lo sbarco dei Mille, Garibaldi aveva promesso loro la restituzione dei terreni demaniali ed una sorta di riforma agraria, cosa che poi, non fu fatta. Seguirono dieci anni d’autentica rivolta contadina che fece un milione di vittime, danni tremendi e che determinò l’inizio dell’emigrazione. Nasce in quel periodo la famosa “Questione Meridionale”, che ancora oggi rimane irrisolta.

Lo spettacolo vuol far luce su quei terribili e dolorosi anni che portarono all’unificazione dell’Italia.
La narrazione dei fatti storici, quasi documentaristica, si alterna alle voci di cinque briganti, due donne e tre uomini che raccontano la propria vita. I racconti, quindi, anche di due brigantesse, perchè non bisogna dimenticare la forza e il dramma di queste donne. Il dramma della rottura dell’equilibrio familiare, il dramma di madri senza più figli, di ragazze orfane dei genitori, di vedove. Il dramma di donne disperate che, ribaltando un ruolo stereotipo di rassegnazione e sudditanza, si dimostrano capaci di affiancare con coraggio i propri uomini o addirittura diventare capobanda, partecipando attivamente alla rivolta contadina. Lo spettacolo è con musica dal vivo.

segue … >>>



TERRAMARA

Storie di briganti e brigantesse

Spettacolo reportage
sulla nascita del  “brigantaggio”

I   B U C H I   N E R I   D E L L ‘  I T A L I A   U N I T A

Va in scena in prima assoluta al Museo del fiore di Acquapdendente Torrealfina (Viterbo), domenica 3 agosto ore 18,30 Terramara di Gianni Abbate.
Ci sono ancora oggi dei buchi storici enormi, su come si arrivò all’Italia una. Alcuni incartamenti che riguardano il brigantaggio politico che va dal 1860 al 1870 sono ancora dei tabù. Per esempio, l’Arma dei Carabinieri non ha aperto i suoi archivi che riguardano gli episodi del cosiddetto brigantaggio, mentre l’esercito lo ha permesso solo cinque anni fa. Ci sono archivi ancora secretati come se fossero segreti di stato, ma stiamo parlando di cose avvenute più di un secolo fa, nel 1860. Questo perchè il brigantaggio politico, non è stato altro che una vera e propria guerra civile.

Il Sentiero dei Briganti - immagine da www.altatuscia.vt.it

In questa rivolta ci sono stati degli aspetti che riguardano soprattutto il sociale, come nel caso dei contadini che cercavano di opporsi alle prepotenze dei latifondisti e della classe borghese, che li sfruttavano e opprimevano. Dopo lo sbarco dei Mille, Garibaldi aveva promesso loro la restituzione dei terreni demaniali ed una sorta di riforma agraria, cosa che poi, non fu fatta. Seguirono dieci anni d’autentica rivolta contadina che fece un milione di vittime, danni tremendi e che determinò l’inizio dell’emigrazione. Nasce in quel periodo la famosa “Questione Meridionale”, che ancora oggi rimane irrisolta.

Lo spettacolo vuol far luce su quei terribili e dolorosi anni che portarono all’unificazione dell’Italia.
La narrazione dei fatti storici, quasi documentaristica, si alterna alle voci di cinque briganti, due donne e tre uomini che raccontano la propria vita. I racconti, quindi, anche di due brigantesse, perchè non bisogna dimenticare la forza e il dramma di queste donne. Il dramma della rottura dell’equilibrio familiare, il dramma di madri senza più figli, di ragazze orfane dei genitori, di vedove. Il dramma di donne disperate che, ribaltando un ruolo stereotipo di rassegnazione e sudditanza, si dimostrano capaci di affiancare con coraggio i propri uomini o addirittura diventare capobanda, partecipando attivamente alla rivolta contadina. Lo spettacolo è con musica dal vivo.

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TERRAMARA - LOCANDINA

Prendono parte allo spettacolo:

Gianni Abbate, Giovanni d’Artibale, Manuela Fioravanti,
Andrea Maurizi, Valentina Piazza

chitarra, organetto e voce Enrico Scarinci

chitarra Carlo Melodia

percussioni Valentino Griscioli

Ricerche musicali e musiche originali Enrico Scarinci

I burattini di Garibaldi e V. Emanuele sono di Giovanni d’Artibale

Regia Gianni Abbate

Lo spettacolo sarà replicato in provincia di Viterbo Giovedì 7 agosto alle ore 21.30 presso il Museo della Preistoria Rocca Farnese di Valentano e Lunedì 11 agosto, sempre alle 21.30, al Museo del Brigantaggio di Cellere.

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