CAVE CANEM !

Convegno del Rotary Club di Orbetello-Costa d’Argento

sul miglior amico dell’Uomo. L’appassionato intervento di Marco Ragatzu.

CAVE CANEM !

In uno dei ristoranti più suggestivi della maremma toscana, “Il Cacciatore”, il Rotary Club Orbetello – Costa d’Argento ha organizzato per la prima volta un convegno cinofilo intitolato Cave Canem. Letteralmente “Attenti al cane”.

L’obiettivo è stato di interpretare l’antica dicitura non nel comune senso che la consuetudine ci porta a comprendere, ma piuttosto cercando di rivolgere l’attenzione verso questo meraviglioso essere, e comprenderne le origini, le motivazioni della nascita nei diversi “Tipi”, ed il duro lavoro di conservazione. Si è trattato di un momento conviviale caratterizzato da cordialità, ospitalità, simpatia, ed interesse pubblico. Una serata di natura cinofila nel corso della quale Marco Ragatzu ha accettato con onore ed enorme soddisfazione di prendere i panni del “Conferenziere”, per questo evento tanto a lui vicino, e con umiltà ha cercato di esternare il suo punto di vista in merito ad argomenti cinotecnici ed etologici.
 

UNO DEI MOMENTI DEL CONVEGNO

« “Cave Canem”, non nel comune senso di interpretazione che ci ricorda il mosaico di Pompei » ha sottolineato Ragatzu nel corso del suo intervento « ma piuttosto attenzione al cane, interesse verso di lui, sulle sue origini, la sua evoluzione, e le motivazioni per le quali oggi assistiamo con profonda soddisfazione e piacere alla moltitudine delle razze canine. Il concetto di base è “Cane, l’Amico dell’uomo”. Egli ha subìto una evoluzione di pari passo con quella dell’Essere umano, ha convissuto con lui manifestandosi nelle varie razze che l’uomo stesso ha desiderato creare. Perché? Utilità, ecco la risposta, unita a desiderio estetico ma soprattutto necessità funzionale. L’uomo ha plasmato le razze che occorrevano a guardia dei greggi, per la caccia, per la difesa o la guardia, per la compagnia e per il gioco. Tutte caratterizzate da un “Tipo” ben preciso. Partendo da quelli che noi comunemente chiamiamo “meticci”, si sono create le razze: soggetti con patrimonio genetico fissato e capaci di trasmettere le loro caratteristiche morfo-funzionali alla progenie. Siamo riusciti a mantenere, e migliorare, le razze che tutti conosciamo, alcune vecchie di secoli ed altre più giovani, che si presentano ai nostri occhi così come i nostri progenitori le hanno create. Tema interessante e caro a tutti, vista l’importanza sociale, che ha contribuito a rendere ancora più piacevole un momento conviviale di rara nobiltà di principi, e sincero coinvolgimento  per quanto ci circonda. »

segue … >>>

Convegno del Rotary Club di Orbetello-Costa d’Argento

sul miglior amico dell’Uomo. L’appassionato intervento di Marco Ragatzu.

CAVE CANEM !

In uno dei ristoranti più suggestivi della maremma toscana, “Il Cacciatore”, il Rotary Club Orbetello – Costa d’Argento ha organizzato per la prima volta un convegno cinofilo intitolato Cave Canem. Letteralmente “Attenti al cane”.

L’obiettivo è stato di interpretare l’antica dicitura non nel comune senso che la consuetudine ci porta a comprendere, ma piuttosto cercando di rivolgere l’attenzione verso questo meraviglioso essere, e comprenderne le origini, le motivazioni della nascita nei diversi “Tipi”, ed il duro lavoro di conservazione. Si è trattato di un momento conviviale caratterizzato da cordialità, ospitalità, simpatia, ed interesse pubblico. Una serata di natura cinofila nel corso della quale Marco Ragatzu ha accettato con onore ed enorme soddisfazione di prendere i panni del “Conferenziere”, per questo evento tanto a lui vicino, e con umiltà ha cercato di esternare il suo punto di vista in merito ad argomenti cinotecnici ed etologici.
 

UNO DEI MOMENTI DEL CONVEGNO

« “Cave Canem”, non nel comune senso di interpretazione che ci ricorda il mosaico di Pompei » ha sottolineato Ragatzu nel corso del suo intervento « ma piuttosto attenzione al cane, interesse verso di lui, sulle sue origini, la sua evoluzione, e le motivazioni per le quali oggi assistiamo con profonda soddisfazione e piacere alla moltitudine delle razze canine. Il concetto di base è “Cane, l’Amico dell’uomo”. Egli ha subìto una evoluzione di pari passo con quella dell’Essere umano, ha convissuto con lui manifestandosi nelle varie razze che l’uomo stesso ha desiderato creare. Perché? Utilità, ecco la risposta, unita a desiderio estetico ma soprattutto necessità funzionale. L’uomo ha plasmato le razze che occorrevano a guardia dei greggi, per la caccia, per la difesa o la guardia, per la compagnia e per il gioco. Tutte caratterizzate da un “Tipo” ben preciso. Partendo da quelli che noi comunemente chiamiamo “meticci”, si sono create le razze: soggetti con patrimonio genetico fissato e capaci di trasmettere le loro caratteristiche morfo-funzionali alla progenie. Siamo riusciti a mantenere, e migliorare, le razze che tutti conosciamo, alcune vecchie di secoli ed altre più giovani, che si presentano ai nostri occhi così come i nostri progenitori le hanno create. Tema interessante e caro a tutti, vista l’importanza sociale, che ha contribuito a rendere ancora più piacevole un momento conviviale di rara nobiltà di principi, e sincero coinvolgimento  per quanto ci circonda. »

segue … >>>

UNO DEI MOMENTI DEL CONVEGNO 

mikronet

Lascia un commento