L'ULTIMA GRANDE GUERRA TUTTA ITALIANA DEL MEDIOEVO

“Italiani contro, il paese che non vuole nascere: il racconto di uno dei tanti  appuntamenti mancati da un passato perennemente sospeso tra cronaca, politica e rimpianto ma sempre incapace di diventare Storia.”  
E  R  C  O  L  E     E     I  L     L  E  O  N  E

1482 Ferrara e Venezia duello sul Po
 
Saggio di Federico Moro – Studio LT2 Edizioni, ISBN 978-88-88028-16-3

ERCOLE E IL LEONE 1482 Ferrara e Venezia duello sul Po - di Federico Moro

Primavera dell’anno 1482, bassa Valle del Po, Venezia lancia sul fiume attraverso la bocca di Fornaci il nobile Damiano Moro al comando di una flotta di 400 imbarcazioni. Simultaneamente parte l’offensiva di terra guidata da uno dei più abili e spericolati condottieri del tempo, Roberto di Sanseverino. Ai suoi ordini 15.000 uomini, i migliori di cui disponga la repubblica lagunare, che varcano l’Adige a Legnago, attraversano le paludi del Tartaro e piombano sulla riva sinistra del Po. Una gigantesca manovra a tenaglia.

Lo scopo è quello di schiacciare navi e soldati del duca Ercole I d’Este per impadronirsi delle fortezze a guardia del fiume, Rocca Possente di Stellata e Rocca Benedetta di Ficarolo, prima dell’arrivo sul campo di battaglia dell’Armata di soccorso alleata. Milanesi, Napoletani e Fiorentini guidati dal duca Federico di Montefeltro si stanno concentrando per impedire la caduta di Ferrara in mano al leone marciano.

Dopo le ripetute sconfitte in Levante contro i Turchi, Venezia getta nella mischia un fiume di sangue, armi e denaro per resuscitare il sogno del doge Francesco Foscari… l’egemonia veneziana sull’Italia del Nord e in prospettiva l’unificazione della Penisola. Damiano Moro e Roberto di Sanseverino muovono per finire il lavoro lasciato incompiuto dal conte di Carmagnola nella palude di Maclodio, cinquantacinque anni prima.

La parola è alle armi, comincia l’ultima grande guerra tutta italiana del MedioEvo, l’estremo tentativo di trasformare in realtà il maggiore disegno politico mai concepito in laguna dopo la conquista dell’impero marittimo.


“Italiani contro, il paese che non vuole nascere: il racconto di uno dei tanti  appuntamenti mancati da un passato perennemente sospeso tra cronaca, politica e rimpianto ma sempre incapace di diventare Storia.”  
E  R  C  O  L  E     E     I  L     L  E  O  N  E

1482 Ferrara e Venezia duello sul Po
 
Saggio di Federico Moro – Studio LT2 Edizioni, ISBN 978-88-88028-16-3

ERCOLE E IL LEONE 1482 Ferrara e Venezia duello sul Po - di Federico Moro

Primavera dell’anno 1482, bassa Valle del Po, Venezia lancia sul fiume attraverso la bocca di Fornaci il nobile Damiano Moro al comando di una flotta di 400 imbarcazioni. Simultaneamente parte l’offensiva di terra guidata da uno dei più abili e spericolati condottieri del tempo, Roberto di Sanseverino. Ai suoi ordini 15.000 uomini, i migliori di cui disponga la repubblica lagunare, che varcano l’Adige a Legnago, attraversano le paludi del Tartaro e piombano sulla riva sinistra del Po. Una gigantesca manovra a tenaglia.

Lo scopo è quello di schiacciare navi e soldati del duca Ercole I d’Este per impadronirsi delle fortezze a guardia del fiume, Rocca Possente di Stellata e Rocca Benedetta di Ficarolo, prima dell’arrivo sul campo di battaglia dell’Armata di soccorso alleata. Milanesi, Napoletani e Fiorentini guidati dal duca Federico di Montefeltro si stanno concentrando per impedire la caduta di Ferrara in mano al leone marciano.

Dopo le ripetute sconfitte in Levante contro i Turchi, Venezia getta nella mischia un fiume di sangue, armi e denaro per resuscitare il sogno del doge Francesco Foscari… l’egemonia veneziana sull’Italia del Nord e in prospettiva l’unificazione della Penisola. Damiano Moro e Roberto di Sanseverino muovono per finire il lavoro lasciato incompiuto dal conte di Carmagnola nella palude di Maclodio, cinquantacinque anni prima.

La parola è alle armi, comincia l’ultima grande guerra tutta italiana del MedioEvo, l’estremo tentativo di trasformare in realtà il maggiore disegno politico mai concepito in laguna dopo la conquista dell’impero marittimo.

Federico Moro - Web

(Federico Moro) – Proseguendo nel lavoro di approfondimento degli aspetti meno noti della storia militare italiana, dopo Venezia in Guerra le grandi battaglie della Serenissima, di cui sono uscite la seconda edizione illustrata nel 2007 e la versione in lingua inglese nel 2008, mi sono soffermato sull’ultima guerra “tutta italiana” combattuta nella Penisola, vale a dire il conflitto noto in genere come “Guerra del sale”.

Liquidato di solito quale “confronto tariffario”, ha attirato la mia attenzione per la sua natura di “Guerra Senza Limiti”, tanto sotto il profilo strategico che tattico. “Senza Limiti” furono gli sforzi profusi delle due principali parti coinvolte, Repubblica di Venezia e Ducato di Ferrara, che trascinarono sul campo di battaglia l’intero panorama di stati italiani, misero al servizio dei rispettivi comandanti ogni risorsa economica e militare disponibile, e cercarono di risolvere la partita utilizzando qualunque strumento, bellico-diplomatico-ideologico-finanziario-tecnologico, creandone di nuovi quando necessario o semplicemente utile. Questo pur di giungere all’ “annientamento” finale dell’avversario.

L’interesse maggiore del conflitto è senz’altro rappresentato dal sofisticato approccio strategico veneziano in cui si possono intravedere l’applicazione di due distinti concetti, per quanto apparentemente contrastanti, in seguito ripresi rispettivamente da Clausewitz e Liddell Hart: la distruzione delle forze armate del nemico per ottenere la vittoria definitiva e l’uso dell’approccio indiretto nella conduzione dell’offensiva. Il tutto preceduto da un’analisi politica che ben dimostra il detto di Sun Tzu per cui “la guerra è il compito più importante che uno stato possa intraprendere”.

Sia dal lato veneziano che da quello ferrarese, il conflitto illustra poi l’esistenza di costanti strategiche, possiamo anche chiamarle “interessi nazionali”, che si ripetono nel tempo al di là dei protagonisti politici momentanei, nonché l’insistere su una sorta di “approccio complesso”, quasi un figlio ante litteram della Teoria della complessità, alla risoluzione dello scontro armato. Da qui il ricorso sistematico all’intelligence, anche nella forma di propaganda e disinformazione, all’ingegneria, “fascinata” dall’Adige al Po per far passare l’Armata di terra di Roberto di Sanseverino e “giochi d’acqua” attraverso il taglio programmato degli argini, alle operazioni a forze e armi combinate che trovano nella battaglia di Polesella, in cui i veneziani ricorrono a un vasto sapere tecnico-tattico, forse la maggiore espressione.

Un’annotazione politica infine: la Guerra del sale è vista nel volume come una delle occasioni sprecate della storia italiana. Da un lato perché la mancata vittoria di Venezia esaurisce l’ultima opportunità di creare un importante stato territoriale “italiano” prima che comincino, alla conclusione del secolo, gli interventi “stranieri”; dall’altro per l’ulteriore dimostrazione che offre del vero dramma del Bel Paese, vale a dire l’incidenza delle “discordie civili” nel determinare il destino della Penisola. Un’eredità che perdura anche ai giorni nostri e tocca la vita di ognuno di noi.

Tutte ragioni importanti al punto da ritenere interessante studiare questo conflitto e il cui risultato è, appunto, il saggio Ercole e il Leone 1482 Ferrara e Venezia duello sul Po,da poco pubblicato dalla veneziana Studio LT2.

L’autore :

Federico Moro

Federico Moro vive e lavora a Venezia. Di formazione classica e storica, ha intervallato ricerca a scrittura letteraria, saggistica e teatrale. Ha come principali campi d’interesse la narrativa e il lato strategico di eventi e decisioni politiche.
 
È membro della Società Italiana di Storia Militare.

Ha pubblicato i romanzi Donne all’Asta (2002), La Voce della Dea (2003), L’Oro e l’Argento (2005), La Custode dei Segreti (2005), Il Fulmine e il Ciclamoro (2007), Flagellum Dei? (2008), la raccolta di racconti Storie a pelo d’acqua (2004), i saggi Venezia in Guerra (2005 prima edizione, 2007 edizione illustrata e traduzione inglese) ed Ercole e il Leone (2008), poesie e racconti in diverse antologie.

Gli appuntamenti in libreria :

* Padova, giovedì 16 ottobre ore 18,00 Libreria Feltrinelli via San Francesco 7, presentazione del saggio Ercole e il Leone, Studio LT2 Editore. Ingresso libero, interviene l’autore. info: padova@lafeltrinelli.it, studio_lt2@libreriatoletta.it, tel. 049.8754630, 041.2415372

* Trieste, mercoledì 29 ottobre ore 17,30 Libreria Borsatti via Ponchielli 3, presentazione del saggio Ercole e il Leone, Studio LT2 Editore. Ingresso libero, interviene l’autore. info: studio_lt2@libreriatoletta.it, tel. 040.632164

* Venezia, martedì 11 novembre ore 17,30, Biblioteca di Servizio Didattico di Ca’ Foscari, Tesa D, Dorsoduro, Zattere al Ponte Lungo, 1392, a cura dell’Università Popolare di Venezia, presentazione del romanzo Flagellum Dei? il fuoco degli Unni, Studio LT2 Editore. Ingresso libero, interviene l’autore. info: studio_lt2@libreriatoletta.it

* Udine, venerdì 14 novembre ore 18,00 Libreria Librincentro via Viola 2, presentazione del saggio Ercole e il Leone, Studio Lt2 Editore. Ingresso libero, interviene l’autore. info: studio_lt2@libreriatoletta.it, tel. 0432.2680

Studio LT2 Edizioni 

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