“ANDREA” NON E’ PIU’ UN DELFINO SOLITARIO

Storie ancora da favola e da lacrime agli occhi, nell’Adriatico, per il tursiope finito anche alla ribalta della trasmissione “Linea Blu” di Rai Uno. Intervistato il redattore di Videopensiero Enrico Rabboni dell’Associazione Sub Rimini “Gian Neri”.  Andrea oggi vive in gruppo e le sue apparizioni tra i subacquei stanno diventando sempre più sporadiche.
Andrea a Linea Blu 

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. . .  E D   O R A   S I   S T A C C A   D A L   B R A N C O

S O L O  P E R   S A L U T A R E     I   V E C C H I   A M I C I

di  Giulio Carra

ANDREA RABBONI - operatore video Sub Rimini Gian Neri

Andrea, il delfino che dalla scorsa primavera incrocia nelle acque del Mare Adriatico antistanti la costa romagnola, continua a far parlare di se.

Questa volta è stata Rai Uno ad interessarsi del tursiope che gioca con i subacquei nel corso dell’ultima puntata (1 novembre) della trasmissione Linea Blu, il magazine televisivo che da quindici anni è ormai un punto di riferimento per andare alla scoperta delle coste italiane. Un viaggio lungo i litorali raccontato con passione per sviluppare la cultura del mare e che pone grande attenzione ai problemi ambientali ed a quelli relativi alla sicurezza, valorizzando allo stesso tempo le diverse culture marinare e raccontando le storie di coloro che quotidianamente le vivono con grande rispetto.

LINEA BLU - RAI UNO

E’ toccato proprio al nostro redattore video Enrico Rabboni, subacqueo, capo ufficio stampa dell’Associazione Sub Rimini “Gian Neri” e componente delle spedizioni in sud Africa “Sulle Orme del Grande Squalo Bianco” dell’Associazione Posidonia, ad essere intervistato per narrare e ricordare, ai microfoni del simpatico Fabrizio Gatta, una storia che ha tenuto con il fiato sospeso ed appassionato per l’intera estate tutta l’Italia e non solo. La registrazione è stata effettuata sulla spiaggia di Cervia in occasione del Campionato del Mondo di Sculture di Sabbia per Nazioni. A lui, Andrea, è stato dedicato anche uno dei tanti capolavori che sono stati realizzati sull’arenile.
Le immagini che abbiamo visto nel corso della trasmissione e che vi riproponiamo in Videopensiero, sono le stesse (di proprietà della Sub Rimini) che ad Oltrepensiero.it fu concesso mettere on-line in anteprima nel Web con un share, in cinque mesi, di circa 10.000 visualizzazioni. Ci sia concessa questa soddisfazione di non poco conto per noi. 

Il Monumento di Sabbia dedicato ad Andrea

Come si ricorderà  il cinque maggio scorso Andrea (fu battezzato così perché ancora non si sapeva fosse stato maschio o femmina) iniziò ad attirare l’interesse dei sommozzatori della zona nuotando con loro per ore e ore al giorno, a circa tre miglia nautiche dalla spiaggia di Rimini, intrattenendosi anche in giochi ed incontri ravvicinati.

L’incredibile della notizia
non fu tanto nell’avvistamento in se stesso, in fondo abbastanza frequente nell’Adriatico, quanto piuttosto per le sue modalità alquanto rare. Normalmente i delfini sono spaventati a morte dalle bolle dei respiratori dei suqaccquei in immersione e se stanno alla larga. Tutt’al più è facile trovarseli alla prua delle imbarcazioni durante una traversata. In questo caso, invece, fu proprio Andrea ad andarli a cercare. Immensa fu la loro emozione e meraviglia nel trovarsi il mammifero improvvisamente davanti e vederselo girare intorno con insistenza, quasi come per attirare l’attenzione.

segue … >>>
Fondazione Cetacea Riccione - Sub Rimini Gian Neri


Storie ancora da favola e da lacrime agli occhi, nell’Adriatico, per il tursiope finito anche alla ribalta della trasmissione “Linea Blu” di Rai Uno. Intervistato il redattore di Videopensiero Enrico Rabboni dell’Associazione Sub Rimini “Gian Neri”.  Andrea oggi vive in gruppo e le sue apparizioni tra i subacquei stanno diventando sempre più sporadiche.
Andrea a Linea Blu 

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di  Giulio Carra

ANDREA RABBONI - operatore video Sub Rimini Gian Neri

Andrea, il delfino che dalla scorsa primavera incrocia nelle acque del Mare Adriatico antistanti la costa romagnola, continua a far parlare di se.

Questa volta è stata Rai Uno ad interessarsi del tursiope che gioca con i subacquei nel corso dell’ultima puntata (1 novembre) della trasmissione Linea Blu, il magazine televisivo che da quindici anni è ormai un punto di riferimento per andare alla scoperta delle coste italiane. Un viaggio lungo i litorali raccontato con passione per sviluppare la cultura del mare e che pone grande attenzione ai problemi ambientali ed a quelli relativi alla sicurezza, valorizzando allo stesso tempo le diverse culture marinare e raccontando le storie di coloro che quotidianamente le vivono con grande rispetto.

LINEA BLU - RAI UNO

E’ toccato proprio al nostro redattore video Enrico Rabboni, subacqueo, capo ufficio stampa dell’Associazione Sub Rimini “Gian Neri” e componente delle spedizioni in sud Africa “Sulle Orme del Grande Squalo Bianco” dell’Associazione Posidonia, ad essere intervistato per narrare e ricordare, ai microfoni del simpatico Fabrizio Gatta, una storia che ha tenuto con il fiato sospeso ed appassionato per l’intera estate tutta l’Italia e non solo. La registrazione è stata effettuata sulla spiaggia di Cervia in occasione del Campionato del Mondo di Sculture di Sabbia per Nazioni. A lui, Andrea, è stato dedicato anche uno dei tanti capolavori che sono stati realizzati sull’arenile.
Le immagini che abbiamo visto nel corso della trasmissione e che vi riproponiamo in Videopensiero, sono le stesse (di proprietà della Sub Rimini) che ad Oltrepensiero.it fu concesso mettere on-line in anteprima nel Web con un share, in cinque mesi, di circa 10.000 visualizzazioni. Ci sia concessa questa soddisfazione di non poco conto per noi. 

Il Monumento di Sabbia dedicato ad Andrea

Come si ricorderà  il cinque maggio scorso Andrea (fu battezzato così perché ancora non si sapeva fosse stato maschio o femmina) iniziò ad attirare l’interesse dei sommozzatori della zona nuotando con loro per ore e ore al giorno, a circa tre miglia nautiche dalla spiaggia di Rimini, intrattenendosi anche in giochi ed incontri ravvicinati.

L’incredibile della notizia
non fu tanto nell’avvistamento in se stesso, in fondo abbastanza frequente nell’Adriatico, quanto piuttosto per le sue modalità alquanto rare. Normalmente i delfini sono spaventati a morte dalle bolle dei respiratori dei suqaccquei in immersione e se stanno alla larga. Tutt’al più è facile trovarseli alla prua delle imbarcazioni durante una traversata. In questo caso, invece, fu proprio Andrea ad andarli a cercare. Immensa fu la loro emozione e meraviglia nel trovarsi il mammifero improvvisamente davanti e vederselo girare intorno con insistenza, quasi come per attirare l’attenzione.

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Fondazione Cetacea Riccione - Sub Rimini Gian Neri

Il sorriso di Andrea

L’esemplare è stato studiato per mesi dagli esperti della Sub Rimini Gian Neri e della Fondazione Cetacea di Riccione anche perchè non era stato avvistato, come di solito è regola, il branco principale. Il caso fece riemergere con forza la necessità di realizzare, nelle acque della costa romagnola, un Parco Marino o un sistema di aree protette tra loro collegate, di cui si parla da anni e in ogni caso ha fatto riemergere la volontà di promuovere una cultura “amica” del Mare.
Il “delfino socievole” dell’Adriatico che ha mobilitato i media e non pochi curiosi nel corso dell’estate ha costretto gli esperti a lanciare l’allarme a favore della sua stessa sopravvivenza (il suo modo oltremodo spontaneo di comportarsi con gli umani avrebbe potuto metterlo in serio pericolo) invitando tutti alla cautela ed al rispetto per l’animale. Fu diramato anche un codice di regole di comportamento. La Rai, prima ancora che con “Linea Blu”, iniziò ad interessarsi al fenomeno con il TG3 Emilia Romagna e il TG1 .

Ora, stando alle ultime notizie, Andrea non è più un delfino solitario e le sue apparizioni si fanno sempre più rare. L’ultimo avvistamento è di una ventina di giorni fa a largo di Cattolica. Ormai è parte integrante di un gruppo di delfini che staziona nell’Adriatico. Ma la storia è ancora da favola e da lacrime agli occhi.

La macchia bianca di forma particolare sul lobo destro della pinna caudale di Andrea - Foto Enrico RabboniUn gruppo di subacquei della Sub Rimini “Gian Neri” che stava incrociando in quelle acque ha visto ad un certo punto un’esemplare staccarsi dal branco e dirigersi verso di loro.
Ha iniziato a girare per un po’ intorno all’imbarcazione e prima di andarsene è emerso. Quasi un saluto veloce a vecchi amici e poi via di nuovo nel gruppo.

I sub lo hanno inequivocabilmente riconosciuto per quel segno distintivo studiato nel corso degli incontri ravvicinati: una macchia bianca (probabilmente un’escoriazione) di forma particolare sul lobo destro della pinna caudale.  

Il delfino Andrea

Enrico Rabboni e Feabrizio Gatta

Andrea gioca con un sommortare della Sub Rimini Gian Neri

RAI UNO 

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