NELLA REGIONE TOSCANA SPERIMENTAZIONE DI MODELLI DI INTERVENTO DIDATTICO

«La legalità è un concetto che si può identificare con il colore bianco. Il cerchio del piatto, forma perfetta, è bianco perché tutto può essere scritto e tutto può essere cancellato. Il piatto è l’archetipo dell’offerta di cibo, ma anche della pace e della legalità che è sostenuta e voluta da tutti coloro che lavorano, anche senza mettersi in mostra, e sotto il piatto, nel suo rovescio, il loro nome è la traccia lasciata del loro percorso e della loro scelta. Lungo il bordo affiorano piccoli segni colorati, uno differente all’altro: ciò rappresenta il prolungamento dei nomi di tutti coloro che sostengono, simbolicamente, la legalità.»

Istituto d’Arte Duccio Buoninsegna di Siena

 

 A  S C U O L A   D I   D E M O C R A Z I A

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Cinquanta scuole di ogni ordine e grado in tutta la Regione hanno partecipato al progetto sperimentale promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana per attività didattiche che hanno mirato a realizzare concretamente azioni di educazione alla legalità. “Educare alla legalità nella scuola” è il titolo di un volume presentato nella sala stampa della Regione Toscana e curato da Francesca Balestri, che riunisce le iniziative realizzate dalle scuole nello scorso anno scolastico.

Tra le tematiche affrontate dai team docenti delle diverse scuole troviamo il bullismo e il vandalismo a scuola, il rispetto dell’ambiente, l’uso di sostanze stupefacenti e i relativi danni alla salute, l’educazione alla pace, alla multiculturalità e all’uso responsabile del denaro e degli oggetti di consumo. Diverse le metodologie messe in atto dai docenti con la classe: si va dalle lezioni frontali, ai lavori di gruppo, ricerche, laboratori di teatro e di scrittura creativa, mostre e realizzazione di racconti, poesie, video, canzoni, giochi e slogan pubblicitari. Tanti gli incontri con rappresentanti delle Forze dell’Ordine, della Magistratura, di Istituzioni e associazioni impegnate nella promozione della cultura della legalità, perché gli alunni potessero apprendere dal vivo qual è l’impegno quotidiano di chi della legalità ha fatto un progetto di lavoro e di vita.
La formazione dei cittadini, onesti e consapevoli del valore della democrazia e della legalità ha inizio proprio nella scuola, che è essa stessa portatrice di valori, conoscenze e coscienza del rispetto dei diritti e dei doveri. Per questo l’Ufficio Scolastico Regionale, che ha come “compito istituzionale la promozione dell’azione educativa”, come ha sottolineato oggi il Direttore Generale Cesare Angotti, ha promosso l’inserimento dell’educazione alla legalità come corollario di ogni attività didattica e non come episodico progetto fine a se stesso. Soprattutto per programmare una risposta all’incalzare di fenomeni di illegalità e devianza sociale che coinvolgono anche tanti giovani.
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«La legalità è un concetto che si può identificare con il colore bianco. Il cerchio del piatto, forma perfetta, è bianco perché tutto può essere scritto e tutto può essere cancellato. Il piatto è l’archetipo dell’offerta di cibo, ma anche della pace e della legalità che è sostenuta e voluta da tutti coloro che lavorano, anche senza mettersi in mostra, e sotto il piatto, nel suo rovescio, il loro nome è la traccia lasciata del loro percorso e della loro scelta. Lungo il bordo affiorano piccoli segni colorati, uno differente all’altro: ciò rappresenta il prolungamento dei nomi di tutti coloro che sostengono, simbolicamente, la legalità.»

Istituto d’Arte Duccio Buoninsegna di Siena

 

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Cinquanta scuole di ogni ordine e grado in tutta la Regione hanno partecipato al progetto sperimentale promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana per attività didattiche che hanno mirato a realizzare concretamente azioni di educazione alla legalità. “Educare alla legalità nella scuola” è il titolo di un volume presentato nella sala stampa della Regione Toscana e curato da Francesca Balestri, che riunisce le iniziative realizzate dalle scuole nello scorso anno scolastico.

Tra le tematiche affrontate dai team docenti delle diverse scuole troviamo il bullismo e il vandalismo a scuola, il rispetto dell’ambiente, l’uso di sostanze stupefacenti e i relativi danni alla salute, l’educazione alla pace, alla multiculturalità e all’uso responsabile del denaro e degli oggetti di consumo. Diverse le metodologie messe in atto dai docenti con la classe: si va dalle lezioni frontali, ai lavori di gruppo, ricerche, laboratori di teatro e di scrittura creativa, mostre e realizzazione di racconti, poesie, video, canzoni, giochi e slogan pubblicitari. Tanti gli incontri con rappresentanti delle Forze dell’Ordine, della Magistratura, di Istituzioni e associazioni impegnate nella promozione della cultura della legalità, perché gli alunni potessero apprendere dal vivo qual è l’impegno quotidiano di chi della legalità ha fatto un progetto di lavoro e di vita.
La formazione dei cittadini, onesti e consapevoli del valore della democrazia e della legalità ha inizio proprio nella scuola, che è essa stessa portatrice di valori, conoscenze e coscienza del rispetto dei diritti e dei doveri. Per questo l’Ufficio Scolastico Regionale, che ha come “compito istituzionale la promozione dell’azione educativa”, come ha sottolineato oggi il Direttore Generale Cesare Angotti, ha promosso l’inserimento dell’educazione alla legalità come corollario di ogni attività didattica e non come episodico progetto fine a se stesso. Soprattutto per programmare una risposta all’incalzare di fenomeni di illegalità e devianza sociale che coinvolgono anche tanti giovani.
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Gli interventi dei ragazzi hanno sottolineato di aver compreso che “la legalità non è solo una parola, ma un concetto reale su cui bisogna basare la nostra vita”. A partire da questi primi risultati, il lavoro delle cinquanta scuole continua per l’anno scolastico 2008-2009, anche grazie ai finanziamenti predisposti dalla Regione Toscana e dal Ministero per l’Istruzione. Il volume è consultabile nel sito web dell’ufficio Scolastico regionale ed anche su  questo sito.

 

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 Educare alla legalità nella scuola  … >>> 

ELENCO DELLE SCUOLE CHE HANNO PARTECIPATO ALL’INIZIATIVA  … >>>

 

 Fonte:

Silvia Meacci – Addetto stampa Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana. Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca.

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