COMMENTI FINALI AL COURMAYEUR NOIR IN FESTIVAL 2008

\"\"Il Noir  2008 si è concluso ormai da qualche giorno e a bocce ferme vorremmo tentare un bilancio di questo festival ormai maggiorenne con  Giorgio Gosetti che  insieme a Marina Fabbri ed Emanuela Cascia lo dirige con un successo continuamente in crescita …
 
 
 
 

D I A L O G A N D O     C O N . . .

G I O R G I O     G O S E T T I

 
di  Mariangiola Castrovilli
 
 
 
\"Giorgio«E’ stata una buona edizione nel complesso armonica nell’equilibrio tra cinema e letteratura, centrata sull’idea tematica dell’anno La passione del complotto sicuramente felice nelle  decisioni della giuria che premiano un film importante come Frozen River. Tanto più che proprio dal Noir sottolinea Gosetti prende le mosse per una circolazione in Europa fino a quel punto misteriosamente ‘congelata’. Certo abbiamo risentito anche noi della scarsità della scarsità di prodotto americano disponibile, e si sa che per un genere come il nostro, i film americani sono importanti».
 
 
Contento il triunvirato dei risultati o c’è sempre qualcosa che potrebbe essere migliorata…?
 
«C’è sempre da migliorare e molto anche perché dopo 18 edizioni il rischio di sedersi sugli allori è molto alto. Un esempio per tutti, costruire degli appuntamenti come la nuova fascia ‘non aprite quelle porte’ che deve trovare una sua identità precisa ed immediatamente riconoscibile».
 
 
L’edizione targata 2008 è stata ricca di eventi, forse troppi e difficili da coprire per gli addetti ai lavori per cui resta sempre un po’ l’amaro in bocca per non aver visto quel film a non avere assistito ad uno dei più che interessanti incontri con l’autore, visto che i panel con giallisti di fama mondiale ed i nostri magistrati hanno fatto il tutto esaurito…
 
« Nei Festival medio-piccoli è fondamentale stare in equilibrio tra ricchezza dell’offerta e vivibilità dell’evento. La sfida di avere nuove sale da programmare ed un vero “Palazzo dei festival” da valorizzare comporta qualche rischio di esagerazione. Nell’insieme però mi sembra che restiamo sulla strada giusta».
 

segue … >>>


\"\"Il Noir  2008 si è concluso ormai da qualche giorno e a bocce ferme vorremmo tentare un bilancio di questo festival ormai maggiorenne con  Giorgio Gosetti che  insieme a Marina Fabbri ed Emanuela Cascia lo dirige con un successo continuamente in crescita …
 
 
 
 

D I A L O G A N D O     C O N . . .

G I O R G I O     G O S E T T I

 
di  Mariangiola Castrovilli
 
 
 
\"Giorgio«E’ stata una buona edizione nel complesso armonica nell’equilibrio tra cinema e letteratura, centrata sull’idea tematica dell’anno La passione del complotto sicuramente felice nelle  decisioni della giuria che premiano un film importante come Frozen River. Tanto più che proprio dal Noir sottolinea Gosetti prende le mosse per una circolazione in Europa fino a quel punto misteriosamente ‘congelata’. Certo abbiamo risentito anche noi della scarsità della scarsità di prodotto americano disponibile, e si sa che per un genere come il nostro, i film americani sono importanti».
 
 
Contento il triunvirato dei risultati o c’è sempre qualcosa che potrebbe essere migliorata…?
 
«C’è sempre da migliorare e molto anche perché dopo 18 edizioni il rischio di sedersi sugli allori è molto alto. Un esempio per tutti, costruire degli appuntamenti come la nuova fascia ‘non aprite quelle porte’ che deve trovare una sua identità precisa ed immediatamente riconoscibile».
 
 
L’edizione targata 2008 è stata ricca di eventi, forse troppi e difficili da coprire per gli addetti ai lavori per cui resta sempre un po’ l’amaro in bocca per non aver visto quel film a non avere assistito ad uno dei più che interessanti incontri con l’autore, visto che i panel con giallisti di fama mondiale ed i nostri magistrati hanno fatto il tutto esaurito…
 
« Nei Festival medio-piccoli è fondamentale stare in equilibrio tra ricchezza dell’offerta e vivibilità dell’evento. La sfida di avere nuove sale da programmare ed un vero “Palazzo dei festival” da valorizzare comporta qualche rischio di esagerazione. Nell’insieme però mi sembra che restiamo sulla strada giusta».
 

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\"GiorgioFinito un festival subito si pensa al prossimo, ci sono già delle idee?
 
«Ovviamente si, partiamo da un compleanno importantissimo come i 50 anni dalla morte di Raymond Chandler che del festival è il nume tutelare. Nel mese di dicembre le celebrazioni previste in tutto il mondo devono trovare il naturale compimento proprio nel nostro festival. Per questo partiremo con una serie di iniziative già dall’estate e affiancheremo al ricordo di Chandler un paio di altre iniziative tematiche dedicate al “Giallo Finanziario” ed al rinnovamento del Polar francese rispetto alla sua tradizione, essenziale per la storia del film noir».
 
 
In quanto agli sponsor è diventato ormai sempre più difficile mantenerli…
 
«La crisi è generale e non ci si può illudere che non ne risenta anche il settore della cultura. Come e più di sempre si tratta di offrire valori certi che possano motivare il capitale privato. Direi anzi che quando i consumi si contraggono, c’è bisogno di strumenti diversi e originali che motivino il mercato e facciano la differenza. I festival possono essere una buona opportunità, ma non è più tempo di immaginare facili entrate e quindi si tratta di fare proposte originali e che catturino l’immaginario degli sponsor possibili».
 
 
Tu direttore insieme a Teresa Cavina, avete lasciato, diciamo en amitié, la Festa di Roma, così bella come Festa, così povera come Festival, eppure era una rassegna nata già adulta, soprattutto con l’apporto di collaboratori come voi che sono venuti su a pane e festival… qualche rimpianto, anche solo per una bella cosa distrutta nel giro di pochi mesi…?
 

«Non sarebbe giusto rammaricarsi di un capitolo che si è preferito chiudere di comune accordo fra le parti. Non posso che far i migliori auguri a chi è rimasto e sperare che il capitale di entusiasmo e qualità accumulato nei primi tre anni non vada disperso. Come dimostrano gli esempi di Montreal e Toronto. E’ facile conquistare un primato, ma, altrettanto facile è scivolare giù dal podio. In questo settore non ci sono rendite di posizione».

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mikronet

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