SPIGOLATURE A MARGINE SULLA VII° EDIZIONE DEL PREMIO TARQUINIA-CARDARELLI

Dietro una città che appare appena sfiorata da un evento culturalmente elevato e cassa di risonanza per importanti autori italiani e stranieri sembra che nessuno spazio specifico, paradossalmente, sia stato ritagliato per ricordare in maniera predominante la figura di uno dei massimi esponenti del novecento culturale e letterario del nostro Paese.
La cortina di silenzio per il giallo a tinte rosa-fosche sulle compensazioni per la centrale a carbone di Civitavecchia che strarebbero finanziando lo svolgimento del Premio e la dimenticata proposta di un riconoscimento ufficiale ai No-coke ed agli Agricoltori.  
 
Il commento di Gicar

“ C A R D A R E L L I A N A M E N T E    F L U T T U A N D O ”

 
\"VincenzoE così, mentre proseguono gli appuntamenti con gli autori importanti, il Premio Letterario Internazionale Tarquinia-Cardarelli 2008 si avvicina pian piano alle giornate del 12 e 13 dicembre appuntamento di gran gala finale previsto dal protocollo per le premiazioni di rito.
Si iniziano a fare i primi raffronti con le edizioni degli anni trascorsi mentre scorrono quasi in sordina gli incontri che gli studenti delle scuole della città di Tarquinia hanno con gli scrittori. Un’iniziativa importante quella legata alla cultura contemporanea che dalla porta principale degli istituti scolastici accede al contatto diretto con i giovani anche se non viene data un’adeguata risonanza. D’altronde l’intero centro tirrenico sembra quasi essere sfiorato dall’evento indetto per celebrare sotto il profilo internazionale il suo massimo poeta, che in questa promettente edizione ha dato un lungo respiro alla manifestazione finalmente non più circoscritta ai fuochi pirotecnici di una sola giornata. Aggirandosi nella città nessun banner, nessuno striscione, nessun riferimento tangibile e pregnante si nota per dare risalto ad eventi collaterali che pur si svolgono o ad altri molto importanti che sono in procinto di verificarsi. Possibile ad esempio, anche se non fosse venuta spontanea loro l’idea, che librerie di una città d’arte e di cultura non siano state spronate, nel loro complesso, nel rimanere coinvolte con la presentazione editoriale, nelle proprie vetrine o negli scaffali, non solo di quei pochi libri che ancora si trovano su Cardarelli, ma anche degli emeriti autori che fanno e faranno tappa su queste sponde del Mar Tirreno? Nelle librerie delle grandi città avere per così si dire tra le mani uno di questi scrittori significherebbe toccare il cielo con un dito. Sono quelli che rilasciano autografi sulle copie vendute del loro ultimo best-seller e con i quali non è sempre facile farsi scattare una fotografia insieme!
Inoltre non tutti sanno che nel 2007 il primo premio (ex-aequo) per il miglior film-cortrometraggio in concorso al “Calabria Film Festival” è stato attribuito a “Vento Antico” di Gianfranco Mingozzi con la seguente motivazione: « Quel vento antico, quelle antiche voci e gli odori e le stagioni di un tempo vissuto. È Vincenzo Cardarelli, il grande poeta, che rievoca con parole alate, il mito della città dove nacque, Tarquinia e della civiltà di cui questa città era al centro: il mondo degli etruschi».
Ma la cosa che lascia più interdetti, forse è un’impressione sbagliata, è che nei programmi di presentazione di questa VII° Edizione del Tarquinia-Cardarelli non appare siano stati ritagliati spazi per il “festeggiato”. Possibile che non sia stata prevista una conferenza, una giornata specificatamente dedicata a Lui, al Poeta, a Cardarelli? Dobbiamo forse ipotizzare che il tutto rientri in una svista dei ben tre uffici stampa, delegati per l’occasione, che da Firenze, Viterbo e Tarquinia seguono il grande evento?
Si tratta, in ogni caso, di note a margine ad un grande evento del quale, quando non è possibile nulla dire, si vanno a scovare travicelli e pulci tanto per parlarne.
Un’altra notizia che ad esempio serpeggia e circola nei corridoi underground del Premio è il riferimento ad una proposta effettuata a suo tempo ufficialmente nel massimo consesso provinciale di Viterbo e della quale non si è avuta più eco.

segue … >>> 

Dietro una città che appare appena sfiorata da un evento culturalmente elevato e cassa di risonanza per importanti autori italiani e stranieri sembra che nessuno spazio specifico, paradossalmente, sia stato ritagliato per ricordare in maniera predominante la figura di uno dei massimi esponenti del novecento culturale e letterario del nostro Paese.
La cortina di silenzio per il giallo a tinte rosa-fosche sulle compensazioni per la centrale a carbone di Civitavecchia che strarebbero finanziando lo svolgimento del Premio e la dimenticata proposta di un riconoscimento ufficiale ai No-coke ed agli Agricoltori.  
 
Il commento di Gicar

“ C A R D A R E L L I A N A M E N T E    F L U T T U A N D O ”

 
\"VincenzoE così, mentre proseguono gli appuntamenti con gli autori importanti, il Premio Letterario Internazionale Tarquinia-Cardarelli 2008 si avvicina pian piano alle giornate del 12 e 13 dicembre appuntamento di gran gala finale previsto dal protocollo per le premiazioni di rito.
Si iniziano a fare i primi raffronti con le edizioni degli anni trascorsi mentre scorrono quasi in sordina gli incontri che gli studenti delle scuole della città di Tarquinia hanno con gli scrittori. Un’iniziativa importante quella legata alla cultura contemporanea che dalla porta principale degli istituti scolastici accede al contatto diretto con i giovani anche se non viene data un’adeguata risonanza. D’altronde l’intero centro tirrenico sembra quasi essere sfiorato dall’evento indetto per celebrare sotto il profilo internazionale il suo massimo poeta, che in questa promettente edizione ha dato un lungo respiro alla manifestazione finalmente non più circoscritta ai fuochi pirotecnici di una sola giornata. Aggirandosi nella città nessun banner, nessuno striscione, nessun riferimento tangibile e pregnante si nota per dare risalto ad eventi collaterali che pur si svolgono o ad altri molto importanti che sono in procinto di verificarsi. Possibile ad esempio, anche se non fosse venuta spontanea loro l’idea, che librerie di una città d’arte e di cultura non siano state spronate, nel loro complesso, nel rimanere coinvolte con la presentazione editoriale, nelle proprie vetrine o negli scaffali, non solo di quei pochi libri che ancora si trovano su Cardarelli, ma anche degli emeriti autori che fanno e faranno tappa su queste sponde del Mar Tirreno? Nelle librerie delle grandi città avere per così si dire tra le mani uno di questi scrittori significherebbe toccare il cielo con un dito. Sono quelli che rilasciano autografi sulle copie vendute del loro ultimo best-seller e con i quali non è sempre facile farsi scattare una fotografia insieme!
Inoltre non tutti sanno che nel 2007 il primo premio (ex-aequo) per il miglior film-cortrometraggio in concorso al “Calabria Film Festival” è stato attribuito a “Vento Antico” di Gianfranco Mingozzi con la seguente motivazione: « Quel vento antico, quelle antiche voci e gli odori e le stagioni di un tempo vissuto. È Vincenzo Cardarelli, il grande poeta, che rievoca con parole alate, il mito della città dove nacque, Tarquinia e della civiltà di cui questa città era al centro: il mondo degli etruschi».
Ma la cosa che lascia più interdetti, forse è un’impressione sbagliata, è che nei programmi di presentazione di questa VII° Edizione del Tarquinia-Cardarelli non appare siano stati ritagliati spazi per il “festeggiato”. Possibile che non sia stata prevista una conferenza, una giornata specificatamente dedicata a Lui, al Poeta, a Cardarelli? Dobbiamo forse ipotizzare che il tutto rientri in una svista dei ben tre uffici stampa, delegati per l’occasione, che da Firenze, Viterbo e Tarquinia seguono il grande evento?
Si tratta, in ogni caso, di note a margine ad un grande evento del quale, quando non è possibile nulla dire, si vanno a scovare travicelli e pulci tanto per parlarne.
Un’altra notizia che ad esempio serpeggia e circola nei corridoi underground del Premio è il riferimento ad una proposta effettuata a suo tempo ufficialmente nel massimo consesso provinciale di Viterbo e della quale non si è avuta più eco.

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\"ACome si ricorderà  lo scorso anno, in occasione della sesta edizione, Maurizio Costanzo, parafrasando un verso di Vincenzo Cardarelli “l’amore brucia la vita e fa passare il tempo”, puntò l’attenzione sulla battaglia che i “No coke” stavano conducendo proprio a Tarquinia, giungendo al 24° giorno di sciopero della fame collettivo. “E’ una battaglia giusta e mi farò portavoce delle loro istanze –sottolineò nell’occasione Costanzo- anche con il Sindaco di Roma (allora in carica – ndr) Walter Veltroni. Cerchiamo di evitare che il carbone inquini questi territori”.
Addirittura nel corso della cerimonia di premiazione, a sorpresa, anche Paolo Mieli, Direttore del Corriere della Sera, espresse il suo apprezzamento per la determinazione del Movimento Contro  il Carbone.“Io sono un iper-ottimista e sono convinto –dichiarò Mieli- che presto ci saranno tempi migliori, anche per Tarquinia. Penso che la vostra battaglia sarà vinta. E in questo noi faremo la nostra parte”.
Il materiale fossile rientrò prepotentemente all\’attenzione della “ribalta letteraria” e di nuovo, precisamente, sulla scena del Premio Cardarelli, nel luglio scorso. Proprio nel corso di una riunione del Consiglio provinciale di Viterbo il consigliere  Massimo Miccini prendendo la parola in tema di impatto ambientale affermò che la difesa del territorio nell’Alto Lazio fosse trascurata. «Chiedo all’Assessore Piazzai» sottolineò nel corso di quella seduta  «su Tarquinia, cosa significano le compensazioni dell\’Enel. Il territorio chi lo difende? Chiedo che il Premio Cardarelli venga convertito e dato ai No-Coke di Tarquinia e ritengo che all\’interno dello stesso venga espresso un alto riconoscimento agli agricoltori di quel territorio».
Il Presidente della Provincia Mazzoli rispose affermando che «Sulle compensazioni, ad oggi (allora – ndr), non è ancora stato definito nulla. Le posizioni della Provincia sono chiare e le abbiamo anche condivise. Vogliamo strumenti di controllo tenendo presente il nostro No al carbone. In relazione al Premio Cardarelli, raccolgo la richiesta anche se non sta a me decidere. La commissione valuterà».
Ora, con il tempo che ha compiuto il suo corso ed il comune di Tarquinia che ha accettato quelle compensazioni, non sono pochi coloro che si chiedono che fine abbia fatto quella proposta e quale sia stata quella commissione, cui il presidente della provincia di Viterbo fece riferimento e che, alla luce dei fatti, non avrebbe preso in considerazione la proposta di cui oggi si ha memoria. Ma c’è di più. L’ombra del carbone sembra oggi aleggiare davvero sul premio Carderelli se mai rispondesse a verità la notizia che lo stesso si stia svolgendo anche con i fondi (alcune decine di migliaia di euro) provenienti proprio da quelle compensazioni. Per certi versi nulla di scandaloso, in fondo la cultura per affermarsi, purtroppo, ha sempre avuto bisogno di mecenati !

 

\"Vincenzo

 

Passaggio notturno

Giace lassù la mia infanzia.
Lassù in quella collina
ch’io riveggo di notte,
passando in ferrovia,
segnata di vive luci.
Odor di stoppie bruciate
m’investe alla stazione.
Antico e sparso odore
simile a molte voci che mi chiamino.
Ma il treno fugge. Io vo non so dove.
M’è compagno un amico
che non si desta neppure.
Nessuno pensa o immagina
che cosa sia per me
questa materna terra ch’io sorvolo
come un ignoto, come un traditore.

mikronet

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