LE ULTIME SFILATE DI ALTAROMALTAMODA

« Fasciarsi la testa per la crisi e piangersi addosso non serve a niente» afferma lo stilista, « a Roma siamo alla frutta e se non ci si pone subito rimedio, la manifestazione è a rischio ».
L’ALTA MODA E’ GIA’ CULTURA
di Mariangiola Castrovilli
Al teatro Capranica, fuori calendario c’è Patty Pravo che al termine dell’applaudita sfilata, tutta un inno alla pace di Jamal Taslaq, sale sulla passerella ad abbracciare lo stilista palestinese che la vestirà a San Remo. La donna di Taslaq ultrafemminile ed elegante, indossa abiti ricamati e tempestati di pietre preziose, ispirati a Petra. Giovanna Furlanetto, giovane e dinamica imprenditrice di Furla è pronta a scommettere sui giovani creativi con il nuovo progetto Talent Hub, puntando su innovativi come Nicole Brundage, Courtney Crowford, il siberiano Max Kibardin ed i nostri Stefano Betterelli e le sorelle Lisa ed Alice Ferrari.
Bella e nuova la sfilata di Carlo Contrada per Nathu, per concezioni stilistiche e l’uso di materiali creati nel rispetto dell’ambiente e con il riciclo. In una collezione godibile, portabilissima e non solo indicazione da passerella, Contrada rilegge, sintetizzandolo, il guardaroba femminile con una diversa visione di forma e volumi. Asimmetrici top, con rouche e maniche a chimono, tagli innovativi per i pantaloni a vita alta e per gonne scivolate che regalano a tutte una svelta silhouette verticale. Bello anche il dettaglio couture di una grossa fettuccia di gros-grain a trattenere rouche e pieghe in posizioni strategiche.
Al Museo Boncompagni Ludovisi abbiamo ammirato poi venticinque abiti scultura realizzati nella migliore tradizione delle tele sartoriali, vero fiore all’occhiello dell’Accademia Koefia per valorizzare e raccontare il lato progettuale e creativo della moda nell’interessante mostra intitolata Sottopuntidarte-Sculture in tela.
Abed Mahfouz con citazioni colte, rende omaggio alla Carta Marmorizzata, l’antica tecnica di decorazione giapponese arrivata in Europa alla fine del 500. Ecco allora tutto un trionfo di pitture su stoffe, perle, ricami, piume e scintillanti Swaroswsky sugli abiti-arabesque nelle nuance rosa cipria, colore vedette illuminato però da gialli, blu e corallo. La sera poi rende la sua donna semplicemente irresistibile.
segue … >>>

« Fasciarsi la testa per la crisi e piangersi addosso non serve a niente» afferma lo stilista, « a Roma siamo alla frutta e se non ci si pone subito rimedio, la manifestazione è a rischio ».
L’ALTA MODA E’ GIA’ CULTURA
di Mariangiola Castrovilli
Al teatro Capranica, fuori calendario c’è Patty Pravo che al termine dell’applaudita sfilata, tutta un inno alla pace di Jamal Taslaq, sale sulla passerella ad abbracciare lo stilista palestinese che la vestirà a San Remo. La donna di Taslaq ultrafemminile ed elegante, indossa abiti ricamati e tempestati di pietre preziose, ispirati a Petra. Giovanna Furlanetto, giovane e dinamica imprenditrice di Furla è pronta a scommettere sui giovani creativi con il nuovo progetto Talent Hub, puntando su innovativi come Nicole Brundage, Courtney Crowford, il siberiano Max Kibardin ed i nostri Stefano Betterelli e le sorelle Lisa ed Alice Ferrari.
Bella e nuova la sfilata di Carlo Contrada per Nathu, per concezioni stilistiche e l’uso di materiali creati nel rispetto dell’ambiente e con il riciclo. In una collezione godibile, portabilissima e non solo indicazione da passerella, Contrada rilegge, sintetizzandolo, il guardaroba femminile con una diversa visione di forma e volumi. Asimmetrici top, con rouche e maniche a chimono, tagli innovativi per i pantaloni a vita alta e per gonne scivolate che regalano a tutte una svelta silhouette verticale. Bello anche il dettaglio couture di una grossa fettuccia di gros-grain a trattenere rouche e pieghe in posizioni strategiche.
Al Museo Boncompagni Ludovisi abbiamo ammirato poi venticinque abiti scultura realizzati nella migliore tradizione delle tele sartoriali, vero fiore all’occhiello dell’Accademia Koefia per valorizzare e raccontare il lato progettuale e creativo della moda nell’interessante mostra intitolata Sottopuntidarte-Sculture in tela.
Abed Mahfouz con citazioni colte, rende omaggio alla Carta Marmorizzata, l’antica tecnica di decorazione giapponese arrivata in Europa alla fine del 500. Ecco allora tutto un trionfo di pitture su stoffe, perle, ricami, piume e scintillanti Swaroswsky sugli abiti-arabesque nelle nuance rosa cipria, colore vedette illuminato però da gialli, blu e corallo. La sera poi rende la sua donna semplicemente irresistibile.
segue … >>>
A chiudere la minikermesse romana così piena di polemiche, contestazioni e veleni distribuiti col sorriso sulle labbra, Renato Balestra, uno dei più amati e appassionati creatori che hanno contribuito a far conoscere lo stile italiano nel mondo, con la sua attesissima sfilata all’insegna dell’ottimismo. « Fasciarsi la testa per la crisi e piangersi addosso non serve a niente» afferma lo stilista, « a Roma siamo alla frutta e se non ci si pone subito rimedio, la manifestazione è a rischio ». E delicata ma puntuale la sua critica a commento del calendario di questi giorni, coniugato tra arte e moda « con le mostre non si costruisce una settimana di haute couture, né si salva la manifestazione. L’alta moda è già cultura e gli eventi culturali, magari non in seconda battuta come le mostre su Avendon e la Vreeland, arrivata dopo Milano, Parigi e Londra, devono restare a coronamento ».
Che la festa cominci dunque ed è subito un’apoteosi di colori, di palme, di fiori awaiani disseminati un po’ dovunque, dalle maliziose profonde scollature agli eleganti completi in maglia di seta e sulle camice indossate anche, con lavorazione diversa, dai suoi elegantissimi boy. Da avere subito poi i corti spencer in colori golosi di lucente raso traforato da abbinare a svelte gonne o candidi abitini bon ton. Ma è la sua donna di notte che incanta, affascina e seduce tutta avvolta in tessuti più leggeri di un sospiro e più soavi di un sogno. Per non parlare della sottile poesia della sua sposa, un inno alla speranza accarezzata in un delicato rosa mandorlo in fiore.