NELL’OCEANO TRA ROTTE GEOGRAFICHE ED INTERIORI IN NOME DELLA SCIENZA

\"Diario

DIARIO DI BORDO
VI SPEDIZIONE SCIENTIFICA 2009
SULLE ORME DEL GRANDE SQUALO BIANCO

O L T R E . . .

   L E   “ C O L O N N E   D ’ E R C O L E ”

 

\"LE(Gicar)  –  In questo “Diario di Bordo” della VI° spedizione Scientifica in Sud Africa, coordinata dal Biologo Primo Micarelli, ancora non è stata scritta l’ultima pagina. Anzi, crediamo, ce ne saranno ancora molte altre prima di chiudere questo libro elettronico. Saranno proprio le annotazioni personali dei 15 partecipanti al viaggio di studio, che stanno pervenendo pian piano alla redazione (in alcuni casi anche con fotografie) a dare la misura, il senso e la profondità umana, al di là dei dati tecnici, di un\’avventrura (anche se, in fondo, un\’avventura non è) consumata oltre le Colonne d’Ercole di mitica memoria. Un viaggio verso il non normalmente conosciuto, se pur circondati da tutti i mezzi che la tecnologia oggi mette a disposizione e dalle comodità del terzo millennio. In balia delle onde lunghe dell’Oceano Indiano, nell’attesa a volte spasmodica di veder comparire “la pinna del Bianco”, nel percorrere un tragitto semplicemente geografico si finisce con il navigare anche dentro se stessi su rotte interiori davvero mai solcate alla ricerca ed alla scoperta di quell’ignoto che ci attrae e ci turba allo stesso tempo.
 
La felice formula di condensare in un gruppo di studio biologi, studenti universitari, appassionati e subacquei fa di “Sulle Orme del Grande Squalo Bianco” una spedizione unica nel suo genere dove “Scienza & Passione” si fondono nell’unico e superiore interesse per la “conoscenza” e l’educazione (quest\’ultima proprio nell’accezione di trasmettere e condividere conoscenza).
 
\"GREATPer queste ragioni, in Oltrepensiero.it, rivestono particolare importanza le impressioni dei singoli al fine di tratteggiare le linee di una Scienza Umana” che può portare progressi solo se i ricercatori sono convinti delle proprie idee e dei fini da perseguire sostenuti da quell’entusiasmo spontaneo ed inesauribile che nessuno potrà mai scalfire e che affonda le radici nella propria umanità, onestà intellettuale e rigore professionale.
 
Sarà davvero una sorpresa scoprire, in tutta la loro genuinità, questi personaggi “sconosciuti” della spedizione Squalo Bianco fortunatamente ad incommensurabile distanza da quelli ben più noti dei reality show tanto di moda e con i quali non hanno nulla di che condividere. Loro si, “i nostri beniamini”, sono già tornati alle proprie occupazioni di sempre senza essere illuminati dai fari delle televisioni o ad avere in tasca ingaggi da favola. Non conosciamo nemmeno, e non lo vogliamo neanche sapere, cosa accada sotto le loro lenzuola ma sicuramente, grazie a loro, oggi, invece, sappiamo qualcosa di più sullo Squalo Bianco. In fondo, è una questione di stile !
 
Appuntamento con loro, nei prossimi giorni, per tutti i non amanti dei “Caroselli”, su questo “Diario di Bordo” oltre le “Colonne d’Ercole” (che rappresentano il limite estremo oltre il quale l\’uomo desidera spingersi) in memoria e ricordando chi, pur non passando alla “Storia” del piccolo schermo, ci ha fatto e ci fa conoscere con umiltà il mondo in cui viviamo.
 

photo … >>>

 


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DIARIO DI BORDO
VI SPEDIZIONE SCIENTIFICA 2009
SULLE ORME DEL GRANDE SQUALO BIANCO

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   L E   “ C O L O N N E   D ’ E R C O L E ”

 

\"LE(Gicar)  –  In questo “Diario di Bordo” della VI° spedizione Scientifica in Sud Africa, coordinata dal Biologo Primo Micarelli, ancora non è stata scritta l’ultima pagina. Anzi, crediamo, ce ne saranno ancora molte altre prima di chiudere questo libro elettronico. Saranno proprio le annotazioni personali dei 15 partecipanti al viaggio di studio, che stanno pervenendo pian piano alla redazione (in alcuni casi anche con fotografie) a dare la misura, il senso e la profondità umana, al di là dei dati tecnici, di un\’avventrura (anche se, in fondo, un\’avventura non è) consumata oltre le Colonne d’Ercole di mitica memoria. Un viaggio verso il non normalmente conosciuto, se pur circondati da tutti i mezzi che la tecnologia oggi mette a disposizione e dalle comodità del terzo millennio. In balia delle onde lunghe dell’Oceano Indiano, nell’attesa a volte spasmodica di veder comparire “la pinna del Bianco”, nel percorrere un tragitto semplicemente geografico si finisce con il navigare anche dentro se stessi su rotte interiori davvero mai solcate alla ricerca ed alla scoperta di quell’ignoto che ci attrae e ci turba allo stesso tempo.
 
La felice formula di condensare in un gruppo di studio biologi, studenti universitari, appassionati e subacquei fa di “Sulle Orme del Grande Squalo Bianco” una spedizione unica nel suo genere dove “Scienza & Passione” si fondono nell’unico e superiore interesse per la “conoscenza” e l’educazione (quest\’ultima proprio nell’accezione di trasmettere e condividere conoscenza).
 
\"GREATPer queste ragioni, in Oltrepensiero.it, rivestono particolare importanza le impressioni dei singoli al fine di tratteggiare le linee di una Scienza Umana” che può portare progressi solo se i ricercatori sono convinti delle proprie idee e dei fini da perseguire sostenuti da quell’entusiasmo spontaneo ed inesauribile che nessuno potrà mai scalfire e che affonda le radici nella propria umanità, onestà intellettuale e rigore professionale.
 
Sarà davvero una sorpresa scoprire, in tutta la loro genuinità, questi personaggi “sconosciuti” della spedizione Squalo Bianco fortunatamente ad incommensurabile distanza da quelli ben più noti dei reality show tanto di moda e con i quali non hanno nulla di che condividere. Loro si, “i nostri beniamini”, sono già tornati alle proprie occupazioni di sempre senza essere illuminati dai fari delle televisioni o ad avere in tasca ingaggi da favola. Non conosciamo nemmeno, e non lo vogliamo neanche sapere, cosa accada sotto le loro lenzuola ma sicuramente, grazie a loro, oggi, invece, sappiamo qualcosa di più sullo Squalo Bianco. In fondo, è una questione di stile !
 
Appuntamento con loro, nei prossimi giorni, per tutti i non amanti dei “Caroselli”, su questo “Diario di Bordo” oltre le “Colonne d’Ercole” (che rappresentano il limite estremo oltre il quale l\’uomo desidera spingersi) in memoria e ricordando chi, pur non passando alla “Storia” del piccolo schermo, ci ha fatto e ci fa conoscere con umiltà il mondo in cui viviamo.
 

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