IL TERREMOTO IN ABRUZZO: QUANDO A PARLARE SONO I SOCCORRITORI
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Sono rientrati sabato notte i volontari dell’Aeop Associazione Europea Operatori Polizia della Protezione Civile di Tarquinia (Viterbo), dall’Abruzzo dove sono intervenuti per portare il loro supporto alle squadre operative presenti sul territorio che stanno lavorando alle attività di soccorso nelle zone terremotate…
«Onna appare come una città fantasma dove non ci sono più le case – continua Sacripanti – ormai ridotte a cumuli di pietre mischiate a tutto quello che normalmente si trova in casa, che ti può far solo immaginare la potenza devastante del terremoto. Dopo Onna siamo stati distaccati direttamente dal Cto del centro operativo della Guardia di Finanza di Coppito a dare aiuto al gruppo della Protezione Civile di Novara e Ladispoli (Roma) nel piccolo paesino di Picenze sulle colline a pochi chilometri da L’Aquila per installare un campo d’accoglienza riunito, per tre piccole frazioni con poco più di mille abitanti. In quel frangente a Coppito abbiamo incontrato e salutato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che era arrivato per pianificare le operazioni di soccorso con tutti i rappresentanti degli enti e dei gruppi di volontariato presenti sul territorio. A Picenze insieme alla gente del posto che a perso tutto o quasi, abbiamo montato oltre 25 tende del Ministero dell’Interno e stabilito una situazione che può temporaneamente portare un minimo di tranquillità ad alcune famiglie rimaste senza tetto».
segue … >>>
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Sono rientrati sabato notte i volontari dell’Aeop Associazione Europea Operatori Polizia della Protezione Civile di Tarquinia (Viterbo), dall’Abruzzo dove sono intervenuti per portare il loro supporto alle squadre operative presenti sul territorio che stanno lavorando alle attività di soccorso nelle zone terremotate…
«Onna appare come una città fantasma dove non ci sono più le case – continua Sacripanti – ormai ridotte a cumuli di pietre mischiate a tutto quello che normalmente si trova in casa, che ti può far solo immaginare la potenza devastante del terremoto. Dopo Onna siamo stati distaccati direttamente dal Cto del centro operativo della Guardia di Finanza di Coppito a dare aiuto al gruppo della Protezione Civile di Novara e Ladispoli (Roma) nel piccolo paesino di Picenze sulle colline a pochi chilometri da L’Aquila per installare un campo d’accoglienza riunito, per tre piccole frazioni con poco più di mille abitanti. In quel frangente a Coppito abbiamo incontrato e salutato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che era arrivato per pianificare le operazioni di soccorso con tutti i rappresentanti degli enti e dei gruppi di volontariato presenti sul territorio. A Picenze insieme alla gente del posto che a perso tutto o quasi, abbiamo montato oltre 25 tende del Ministero dell’Interno e stabilito una situazione che può temporaneamente portare un minimo di tranquillità ad alcune famiglie rimaste senza tetto».
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«Torneremo ancora da loro, ci siamo attaccati a quella gente, e la dimostrazione l’abbiamo avuta quando venerdì scorso, di sera, siamo rientrati a Tarquinia per la processione e la mattina dopo, alle 5, siamo ripartiti per l’Abruzzo… quando ci hanno rivisto sembrava fossero passate settimane. Già oggi abbiamo ricevuto telefonate di auguri da quella gente che si trova nella miseria e quei piccoli gesti che per noi nella vita quotidiana sono niente, per loro sono una ricchezza. Per gli sfollati vedere un’uniforme vicino a loro, di qualsiasi colore essa sia, li rassicura. Abbiamo lavorato a fianco di persone che parlavano dialetti diversi, ma tutti con lo stesso principio comune, quello di portare aiuto a chi oggi è nello sconforto e nella totale distruzione serve tutto. Per fortuna la macchina dei soccorsi ha risposto tempestivamente alla richiesta di aiuto delle popolazioni colpite dal terremoto inviando strutture sanitarie, mezzi per l’assistenza, cibo e acqua a volontà».
«Mentre noi ci stiamo organizzando con i colleghi romani dell’Aeop per una raccolta umanitaria da destinare alle zone colpite dal sisma – conclude Alessandro Sacripanti – abbiamo inviato i nostri cari auguri di buona Pasqua alle persone che abbiamo lasciato in Abruzzo ed a quelli del piccolo paesino di Picenze a L\’Aquila che stanno vivendo i loro giorni tra la disperazione e la voglia di tornare alla normalità, e per questo li ringrazio di avermi insegnato a conoscere e ad apprezzare il vero valore della vita!».
«Torneremo presto a Picenze, vorrei raccontare anche tante cose che ho visto a L’Aquila, ma quello che mi sento di dire più di ogni altra cosa adesso è “non possiamo lasciarli soli, continuiamo ad aiutarli”».