TUTELA E SALVAGUARDIA DEGLI SQUALI
DIARIO DI BORDO
VI SPEDIZIONE SCIENTIFICA 2009
SULLE ORME DEL GRANDE SQUALO BIANCO
SULLE ORME DEL GRANDE SQUALO BIANCO
Commenti e bilanci dopo il rientro dal Sud Africa
dell\’unico gruppo di ricerca italiano attivo sullo Squalo Bianco
“ T A N T O D I C A P P E L L O . . . ”
di Giulio Carra
Il “Diario di Bordo” 2009 della VI Spedizione Scientifica “Sulle Orme del Grande Squalo Bianco” in Sudafrica, si chiude con queste pagine. Vi diamo però subito appuntamento al prossimo anno, con il già annunciato VII Viaggio di Studio 2010, perché usare solo la parola “chiudere” ci mozza il fiato, ci fa venire il groppo in gola e ci stringe il cuore.
Forse in questi anni Oltrepensiero.it si è affezionato troppo, e non ci dispiace, a questa squadra, a questo team, coordinato dal biologo Primo Micarelli, che pur mutando in parte, nel corso delle varie missioni i suoi componenti, al di là delle ricerche, degli studi, delle osservazioni e dei dati tecnici, ha espresso sempre un affiatamento fuori dal comune dandoci al contempo una lezione di umanità e di umiltà nel fine ultimo della scoperta, del sapere qualcosa in più, sul mondo che ci circonda e nella “battaglia” per la salvaguardia di una specie in via di estinzione. Condividiamo quanto affermato da una di loro: “non si può dare un morso ad un sogno e poi gettarlo via come se questa esperienza non fosse mai stata vissuta”. E facciamo anche nostra la frase che uno dei professori universitari di questo viaggio ci ha consegnato, in punta di piedi, ricordando Madre Teresa di Calcutta: “…non si possono fare grandi cose, ma si possono fare piccole cose con un grande cuore!. Forse tutto ciò non ha niente a che vedere con la “scienza” nella sua accezione più rigorosa, ma con il senso da dare alla “Vita” ed a quello che facciamo, crediamo proprio di si.
Vi lasciamo, ora, ai loro saluti. Sono impressioni, considerazioni, flash di vissuto, annotazioni scritte di pugno, confessioni, in alcuni casi vere e proprie lettere inviate alla redazione, piccoli racconti da antologia fino ad arrivare alle interviste che abbiamo voluto effettuare od alle foto ed ai filmati che ci hanno voluto ancora inviare. Con esse anche i programmi futuri e le prime analisi sui risultati ottenuti nel corso della spedizione, quest’anno dedicata al bicentenario della nascita di Darwin, che ha solcato le acque dell’Oceano Indiano, in Sud Africa, a largo della costa di Gansbaai nell’Ecosistema Marino di Dyer Island.
I lettori abbiano cura di sfogliare queste ultime pagine del “Diario di Bordo” 2009, che costituiscono quasi un libro a se, e siamo orgogliosi di metterle on-line in contrapposizione alle storie e storielle, tanto seguite, dei reality show che ci hanno assillato in questi ultimi mesi “in un paese, l\’Italia, dove la ricerca scientifica viene sempre messa in secondo piano, non incoraggiata e, per certi versi, ostacolata” e che continua ad essere meno importante dei calzini di un calciatore di serie C o dell’ultimo entrato nella casa del Grande Fratello”. Fortunatamente quest’anno qualcuno ha iniziato ad accorgersi di loro sul piano mediatico. Il riferimento è al collega Mario Zucchi della Televisione Svizzera di Lingua Italiana che ha dedicato ampi spazi nel corso della trasmissione “Latele”, all’unico gruppo di ricerca italiano attivo sullo Squalo Bianco che gode dell’appoggio dell’Associazione Posidonia, del Dipartimento di Ecologia dell\’Università della Calabria e del Museo di Storia Naturale della Calabria ed Orto Botanico.
Vogliamo ringraziare la spedizione per aver battezzato, uno degli squali identificati, “Oltrepensiero”. E’ il secondo, a dire il vero, per noi dopo quello del 2007. Fanno oggi entrambi compagnia, nelle acque di quell’oceano, all’altro cui è stato dato il nome della televisione svizzera. Un pensiero delicato, simbolico e significativo, per noi anche di prestigio, che siamo certi sarà riservato anche ad altre televisioni e mezzi di informazione nostrani quando si renderanno conto, non per ragioni da rotocalco, del ruolo che questi ragazzi stanno svolgendo in campo scientifico e per la tutela degli squali finanche nell\’ambito di congressi internazionali. Di particolare importanza e valenza anche la prima mostra italiana sullo Squalo Bianco che si è svolta la scorsa estate a Marina di Grosseto. Non dimentichiamo, inoltre, che la prima laurea italiana sullo Squalo Bianco, inaugurando quello che abbiamo definito un importante “Nuovo Fronte Accedemico” per la nostra nazione, esce proprio da questa Scuola” ora impegnata nell’emisfero australe anche in compagnia con alcune università italiane ed europee.
“Tanto di cappello…”, se ancora l’antico adagio ed il simbolico gesto possono avere accoglienza, in questo nostro mondo, per esprimere stima, riconoscenza e rispetto !
DIALOGANDO CON . . . SARA ANDREOTTI – BIOLOGA MARINA > > >
FOTO GALLERY – FOLLOWING THE GREAT WHITE SHARK > > >
segue … >>>
DIARIO DI BORDO
VI SPEDIZIONE SCIENTIFICA 2009
SULLE ORME DEL GRANDE SQUALO BIANCO
SULLE ORME DEL GRANDE SQUALO BIANCO
Commenti e bilanci dopo il rientro dal Sud Africa
dell\’unico gruppo di ricerca italiano attivo sullo Squalo Bianco
“ T A N T O D I C A P P E L L O . . . ”
di Giulio Carra
Il “Diario di Bordo” 2009 della VI Spedizione Scientifica “Sulle Orme del Grande Squalo Bianco” in Sudafrica, si chiude con queste pagine. Vi diamo però subito appuntamento al prossimo anno, con il già annunciato VII Viaggio di Studio 2010, perché usare solo la parola “chiudere” ci mozza il fiato, ci fa venire il groppo in gola e ci stringe il cuore.
Forse in questi anni Oltrepensiero.it si è affezionato troppo, e non ci dispiace, a questa squadra, a questo team, coordinato dal biologo Primo Micarelli, che pur mutando in parte, nel corso delle varie missioni i suoi componenti, al di là delle ricerche, degli studi, delle osservazioni e dei dati tecnici, ha espresso sempre un affiatamento fuori dal comune dandoci al contempo una lezione di umanità e di umiltà nel fine ultimo della scoperta, del sapere qualcosa in più, sul mondo che ci circonda e nella “battaglia” per la salvaguardia di una specie in via di estinzione. Condividiamo quanto affermato da una di loro: “non si può dare un morso ad un sogno e poi gettarlo via come se questa esperienza non fosse mai stata vissuta”. E facciamo anche nostra la frase che uno dei professori universitari di questo viaggio ci ha consegnato, in punta di piedi, ricordando Madre Teresa di Calcutta: “…non si possono fare grandi cose, ma si possono fare piccole cose con un grande cuore!. Forse tutto ciò non ha niente a che vedere con la “scienza” nella sua accezione più rigorosa, ma con il senso da dare alla “Vita” ed a quello che facciamo, crediamo proprio di si.
Vi lasciamo, ora, ai loro saluti. Sono impressioni, considerazioni, flash di vissuto, annotazioni scritte di pugno, confessioni, in alcuni casi vere e proprie lettere inviate alla redazione, piccoli racconti da antologia fino ad arrivare alle interviste che abbiamo voluto effettuare od alle foto ed ai filmati che ci hanno voluto ancora inviare. Con esse anche i programmi futuri e le prime analisi sui risultati ottenuti nel corso della spedizione, quest’anno dedicata al bicentenario della nascita di Darwin, che ha solcato le acque dell’Oceano Indiano, in Sud Africa, a largo della costa di Gansbaai nell’Ecosistema Marino di Dyer Island.
I lettori abbiano cura di sfogliare queste ultime pagine del “Diario di Bordo” 2009, che costituiscono quasi un libro a se, e siamo orgogliosi di metterle on-line in contrapposizione alle storie e storielle, tanto seguite, dei reality show che ci hanno assillato in questi ultimi mesi “in un paese, l\’Italia, dove la ricerca scientifica viene sempre messa in secondo piano, non incoraggiata e, per certi versi, ostacolata” e che continua ad essere meno importante dei calzini di un calciatore di serie C o dell’ultimo entrato nella casa del Grande Fratello”. Fortunatamente quest’anno qualcuno ha iniziato ad accorgersi di loro sul piano mediatico. Il riferimento è al collega Mario Zucchi della Televisione Svizzera di Lingua Italiana che ha dedicato ampi spazi nel corso della trasmissione “Latele”, all’unico gruppo di ricerca italiano attivo sullo Squalo Bianco che gode dell’appoggio dell’Associazione Posidonia, del Dipartimento di Ecologia dell\’Università della Calabria e del Museo di Storia Naturale della Calabria ed Orto Botanico.
Vogliamo ringraziare la spedizione per aver battezzato, uno degli squali identificati, “Oltrepensiero”. E’ il secondo, a dire il vero, per noi dopo quello del 2007. Fanno oggi entrambi compagnia, nelle acque di quell’oceano, all’altro cui è stato dato il nome della televisione svizzera. Un pensiero delicato, simbolico e significativo, per noi anche di prestigio, che siamo certi sarà riservato anche ad altre televisioni e mezzi di informazione nostrani quando si renderanno conto, non per ragioni da rotocalco, del ruolo che questi ragazzi stanno svolgendo in campo scientifico e per la tutela degli squali finanche nell\’ambito di congressi internazionali. Di particolare importanza e valenza anche la prima mostra italiana sullo Squalo Bianco che si è svolta la scorsa estate a Marina di Grosseto. Non dimentichiamo, inoltre, che la prima laurea italiana sullo Squalo Bianco, inaugurando quello che abbiamo definito un importante “Nuovo Fronte Accedemico” per la nostra nazione, esce proprio da questa Scuola” ora impegnata nell’emisfero australe anche in compagnia con alcune università italiane ed europee.
“Tanto di cappello…”, se ancora l’antico adagio ed il simbolico gesto possono avere accoglienza, in questo nostro mondo, per esprimere stima, riconoscenza e rispetto !
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Le notizie tecniche, i filmati e le fotografie presenti in questo Diario di Bordo sono espressione del lavoro di gruppo della VI Spedizione Scientifica in Sud Africa “Sulle Orme del Grande Squalo Bianco” 2009. La Redazione di Oltrepensiero.it intende ringraziare tutti i componenti per la collaborazione prestata. Sia consentito però esprimere particolare gratitudine a quanti tra essi quotidianamente, per precisi incarichi, hanno lavorato per farci giungere in tempo reale o utile dal Sud Africa e dall’Italia le elaborazioni. Il riferimento è a Primo Micarelli, Sara Andreotti, Enrico Rabboni, Franco Iosa, Daniele Giglioli, Sara Spinetti ed Andrea Amitrano.