FICTION RAI UNO: IL RACCONTO DI COME NESSUN TRAGUARDO SIA IRRAGGIUNGIBILE
L’ UOMO CHE CAVALCAVA NEL BUIO
di Mariangiola Castrovilli

Alessandro Jacchia, coproduttore per la Albatross Entertainment insieme a Rai Fiction, ha detto che il film «vuole sottolineare quel tipo di approccio di oggi del ‘voglio tutto e subito’ per cui ogni scorciatoia è buona per barare in tutti i campi, compreso purtroppo anche quello dello sport a cui invece noi annettiamo un grande valore per la crescita e lo sviluppo dei giovani. Soprattutto l’equitazione capace di sviluppare processi straordinari sul percorso delle riabilitazioni fisiche».
Hill, grande ritorno a cavallo dunque…? «Devo dire che amo i cavalli da sempre, è infatti da oltre trent’anni che lavoro con loro, da quando facevo i western» risponde con un sorriso dello sguardo di un incredibile azzurro perforante come un laser. «In questo film il rapporto tra uomo e natura, in particolare tra uomo e animali, è centrale. Deve essere un rapporto di rispetto reciproco, di fiducia, perché i cavalli sono creature molto più sensibili di quanto si pensi e se si addestrano con metodi basati sulla forza, non si ottengono risultati apprezzabili».
segue … >>>
L’ UOMO CHE CAVALCAVA NEL BUIO
di Mariangiola Castrovilli

Alessandro Jacchia, coproduttore per la Albatross Entertainment insieme a Rai Fiction, ha detto che il film «vuole sottolineare quel tipo di approccio di oggi del ‘voglio tutto e subito’ per cui ogni scorciatoia è buona per barare in tutti i campi, compreso purtroppo anche quello dello sport a cui invece noi annettiamo un grande valore per la crescita e lo sviluppo dei giovani. Soprattutto l’equitazione capace di sviluppare processi straordinari sul percorso delle riabilitazioni fisiche».
Hill, grande ritorno a cavallo dunque…? «Devo dire che amo i cavalli da sempre, è infatti da oltre trent’anni che lavoro con loro, da quando facevo i western» risponde con un sorriso dello sguardo di un incredibile azzurro perforante come un laser. «In questo film il rapporto tra uomo e natura, in particolare tra uomo e animali, è centrale. Deve essere un rapporto di rispetto reciproco, di fiducia, perché i cavalli sono creature molto più sensibili di quanto si pensi e se si addestrano con metodi basati sulla forza, non si ottengono risultati apprezzabili».
segue … >>>

Terence chi è Rocco, il personaggio che la riporta in televisione? «Direi che è un introverso ed un solitario. In realtà è un uomo come tutti noi. L’unica cosa che lo contraddistingue è il dolore che prova per una ferita morale che non si è mai rimarginata… La storia comincia nel momento in cui questo personaggio è chiamato a fare i conti con quella ferita. Credo che sia una cosa che facciamo tutti perché tutti siamo stati feriti. In fondo il senso della vita sta proprio in questo difficile confronto».
Per Salvatore Basile, sceneggiatore al suo esordio da regista L’uomo che cavalcava nel buio è il racconto di come «nessun traguardo sia irraggiungibile se inseguito con onestà e passione vera e che i sacrifici che occorrono per vincere correttamente qualsiasi sfida, sono il vero senso della vita, la gioia più profonda che si possa provare».