UN FILM D’AMORE TRA DUE UOMINI CON AL CENTRO UNA MOGLIE DISORIENTATA
N U I T S D ’ I V R E S S E P R I N T A N I E R E
di Mariangiola Castrovilli
E\’ firmato da Lou Ye, un cineasta di quarantaquattro anni che, dall’esordio nel 1995 con Weekend lovers, ha incentrato tutti i suoi film attorno al tema dell’amore e della denuncia che se da una parte l’hanno reso famoso in occidente, due anni fa, dopo avere presentato proprio qui a Cannes Une jeunesse chinoise che parla della rivoluzione della Tienanmen, gli hanno alienato pesantemente le simpatie dei cinesi .
Siamo a Nanchino in una ventosa primavera dove la pioggia scroscia improvvisa ed una moglie gelosa ingaggia l’investigatore Luo Haitao, per scoprire che il marito l’inganna con un altro uomo. Anche l’amica di Luo, Li Jing viene coinvolta in questa storia di inseguimenti e spionaggio dal buco della serratura e a poco a poco, complice questa strana primavera i personaggi vengono presi da una specie di febbre passionale, corredata da ossessioni e gelosie.
L’uso sapiente inoltre dei telefonini per imbastire situazioni in continua evoluzione catturate dalla sua agile camera mobile HD gli permette di dare al film il ritmo e l’asciuttezza dell’avvincente reportage giornalistico.
segue … >>>
N U I T S D ’ I V R E S S E P R I N T A N I E R E
di Mariangiola Castrovilli
E\’ firmato da Lou Ye, un cineasta di quarantaquattro anni che, dall’esordio nel 1995 con Weekend lovers, ha incentrato tutti i suoi film attorno al tema dell’amore e della denuncia che se da una parte l’hanno reso famoso in occidente, due anni fa, dopo avere presentato proprio qui a Cannes Une jeunesse chinoise che parla della rivoluzione della Tienanmen, gli hanno alienato pesantemente le simpatie dei cinesi .
Siamo a Nanchino in una ventosa primavera dove la pioggia scroscia improvvisa ed una moglie gelosa ingaggia l’investigatore Luo Haitao, per scoprire che il marito l’inganna con un altro uomo. Anche l’amica di Luo, Li Jing viene coinvolta in questa storia di inseguimenti e spionaggio dal buco della serratura e a poco a poco, complice questa strana primavera i personaggi vengono presi da una specie di febbre passionale, corredata da ossessioni e gelosie.
L’uso sapiente inoltre dei telefonini per imbastire situazioni in continua evoluzione catturate dalla sua agile camera mobile HD gli permette di dare al film il ritmo e l’asciuttezza dell’avvincente reportage giornalistico.
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Lou Ye, cosa vuol dire oggi essere omosessuali in Cina? «Non credo di essere l’interlocutore giusto per rispondere a questa domanda», spiega sorridendo il regista, «come per molte cose non è poi così semplice. Certo, è senz’altro più facile del secolo scorso. Nel documento Chinese Mental Health Regulation del 2001, l’omosessualità è ancora classificata come malattia mentale. Nel 2005 però c’è stato un dialogo tra il ministro della Sanità e le associazioni degli omosessuali e della lotta all’AIDS. E’ un enorme passo avanti, anche se restano ancora insoluti numerosi problemi».
Perché la scelta di Nanchino, è forse una città più… aperta? «Credo che Nanchino sia una ‘zona grigia’, non è poi cosí politicizzata come Pechino né commerciale come Shangai e neppure cosí aperta come Shenzen o Hong Kong, ma comunque meno dura di Chongqing e più sviluppata di certe città della Cina dell’ovest. E poi Nanchino è stata la capitale cinese per sei dinastie compresa l’epoca di Yu Dafu. E’ una città che amo molto e anche se legata a pagine buie della storia contemporanea del paese, trovo che sia piena di poesia».
Nuit d’Ivresse printanière è un film d’amore tra due uomini con al centro una moglie disorientata e tradita, non è per caso un Jules et Jim al contrario…? «E’ proprio quello che intendevo fare, una storia d’amore e di desiderio, ed il riferimento a Jules et Jim non e’ casuale, perché è un film che ammiro profondamente».
FILMATO TRATTO DA WWW.VISUM.IT