UN FILM D’AMORE TRA DUE UOMINI CON AL CENTRO UNA MOGLIE DISORIENTATA

 
\"FESTIVALCon la gran festa dell’inaugurazione del 62° Festival di Cannes, aperto con la frase rituale a tutte le latitudini, del Presidente della giuria, un’elegantissima ed affascinante Isabelle Huppert e lo spettacolo multicolore del pubblico fuori e dentro il teatro con in mano coloratissini palloncini in tema con Up, siamo ormai entrati nei 15 giorni non stop di cinema a go go in cui non ci sarà più un attimo di tempo per respirare. Apre la competizione ufficiale un film del regista Lou Ye dove viene affrontato il tema dell’omossessulità. Una pellicola che non è difficile prevedere sarà pesantemente censurata in Cina.
 
 
 

N U I T S   D ’ I V R E S S E   P R I N T A N I E R E

di  Mariangiola Castrovilli
 
 
 
\"PhotoIl primo film in competizione, Nuit d’ivresse printanière batte bandiera cino-francese. 
E\’ firmato da Lou Ye, un cineasta di quarantaquattro anni che, dall’esordio nel 1995 con Weekend lovers, ha incentrato tutti i suoi film attorno al tema dell’amore e della denuncia che se da una parte l’hanno reso famoso in occidente, due anni fa, dopo avere presentato proprio qui a Cannes Une jeunesse chinoise che parla della rivoluzione della Tienanmen, gli hanno alienato pesantemente le simpatie dei cinesi .
 
\"PhotoQui con Nuit d’ivresse printanière affronta il tema dell’omosessualità e lo fa in maniera erotica, con evidenti citazioni da Jules et Jim, con una carnalità senza veli e non occorre la palla di cristallo per predire che sarà pesantemente censurato in patria, come lo è dal 2007 e se poi si aggiunge che il film è stato interamente girato in Cina dove aveva la proibizione di girare per cinque anni, il quadro è completo.
 
Siamo a Nanchino in una ventosa primavera dove la pioggia scroscia improvvisa ed una moglie gelosa ingaggia l’investigatore Luo Haitao, per scoprire che il marito l’inganna con un altro uomo. Anche l’amica di Luo, Li Jing viene coinvolta in questa storia di inseguimenti e spionaggio dal buco della serratura e a poco a poco, complice questa strana primavera i personaggi vengono presi da una specie di febbre passionale, corredata da ossessioni e gelosie.
 
\"PhotoBravissimi gli attori che trascinano gli spettatori in un’illusione erotica talmente reale da diventare loro stessi parte della storia, ma bravo soprattutto il regista che riesce a catturare vibrazioni di oggi con una sensibilità al diapason.

L’uso sapiente inoltre dei telefonini per imbastire situazioni in continua evoluzione catturate dalla sua agile camera mobile HD gli permette di dare al film il ritmo e l’asciuttezza dell’avvincente reportage giornalistico.
 

segue … >>>

 

 
\"FESTIVALCon la gran festa dell’inaugurazione del 62° Festival di Cannes, aperto con la frase rituale a tutte le latitudini, del Presidente della giuria, un’elegantissima ed affascinante Isabelle Huppert e lo spettacolo multicolore del pubblico fuori e dentro il teatro con in mano coloratissini palloncini in tema con Up, siamo ormai entrati nei 15 giorni non stop di cinema a go go in cui non ci sarà più un attimo di tempo per respirare. Apre la competizione ufficiale un film del regista Lou Ye dove viene affrontato il tema dell’omossessulità. Una pellicola che non è difficile prevedere sarà pesantemente censurata in Cina.
 
 
 

N U I T S   D ’ I V R E S S E   P R I N T A N I E R E

di  Mariangiola Castrovilli
 
 
 
\"PhotoIl primo film in competizione, Nuit d’ivresse printanière batte bandiera cino-francese. 
E\’ firmato da Lou Ye, un cineasta di quarantaquattro anni che, dall’esordio nel 1995 con Weekend lovers, ha incentrato tutti i suoi film attorno al tema dell’amore e della denuncia che se da una parte l’hanno reso famoso in occidente, due anni fa, dopo avere presentato proprio qui a Cannes Une jeunesse chinoise che parla della rivoluzione della Tienanmen, gli hanno alienato pesantemente le simpatie dei cinesi .
 
\"PhotoQui con Nuit d’ivresse printanière affronta il tema dell’omosessualità e lo fa in maniera erotica, con evidenti citazioni da Jules et Jim, con una carnalità senza veli e non occorre la palla di cristallo per predire che sarà pesantemente censurato in patria, come lo è dal 2007 e se poi si aggiunge che il film è stato interamente girato in Cina dove aveva la proibizione di girare per cinque anni, il quadro è completo.
 
Siamo a Nanchino in una ventosa primavera dove la pioggia scroscia improvvisa ed una moglie gelosa ingaggia l’investigatore Luo Haitao, per scoprire che il marito l’inganna con un altro uomo. Anche l’amica di Luo, Li Jing viene coinvolta in questa storia di inseguimenti e spionaggio dal buco della serratura e a poco a poco, complice questa strana primavera i personaggi vengono presi da una specie di febbre passionale, corredata da ossessioni e gelosie.
 
\"PhotoBravissimi gli attori che trascinano gli spettatori in un’illusione erotica talmente reale da diventare loro stessi parte della storia, ma bravo soprattutto il regista che riesce a catturare vibrazioni di oggi con una sensibilità al diapason.

L’uso sapiente inoltre dei telefonini per imbastire situazioni in continua evoluzione catturate dalla sua agile camera mobile HD gli permette di dare al film il ritmo e l’asciuttezza dell’avvincente reportage giornalistico.
 

segue … >>>

 

\"IlLou Je, come nasce questo film?  «La sceneggiatura molto aperta e che ha continuato ad evolversi durante tutte le riprese ed anche in post produzione è di Mei Fung, con cui ho lavorato in passato, ma l’idea mi è venuta da un romanzo di Yu Dafu, ‘Nuits enivrantes du printemps’ dove due personaggi al crepuscolo, magari dopo aver fatto l’amore, leggono uno dei suoi testi. E questo è il solo punto in comune con il libro, ma era assolutamente essenziale».
 
Lou Ye, cosa vuol dire oggi essere omosessuali in Cina?  «Non credo di essere l’interlocutore giusto per rispondere a questa domanda», spiega sorridendo il regista, «come per molte cose non è poi così semplice. Certo, è senz’altro più facile del secolo scorso. Nel documento Chinese Mental Health Regulation del 2001, l’omosessualità è ancora classificata come malattia mentale. Nel 2005 però c’è stato un dialogo tra il ministro della Sanità e le associazioni degli omosessuali e della lotta all’AIDS. E’ un enorme passo avanti, anche se restano ancora insoluti numerosi problemi».
 
\"Se sarà proiettato in Cina, scioccherà senz’altro i suoi connazionali… non crede?  «Molti cinesi lo vedranno comunque. Questa storia d’amore quotidiana credo che piacerà molto senza ‘scioccarli’ poi troppo, perché comprenderanno che tutto questo fa comunque parte della vita. Il pubblico cinese è di gran lunga più aperto dell’Ufficio per il Cinema, e per dirla tutta trovo ridicolo che un’amministrazione sia la sola a decidere quello che un miliardo e trecentomila persone debbano vedere o non. Mi piacerebbe suggerire loro di credere nel giudizio del pubblico e di non aver paura del cinema…».
 
Perché la scelta di Nanchino, è forse una città più… aperta?  «Credo che Nanchino sia una ‘zona grigia’, non è poi cosí politicizzata come Pechino né commerciale come Shangai e neppure cosí aperta come Shenzen o Hong Kong, ma comunque meno dura di Chongqing e più sviluppata di certe città della Cina dell’ovest. E poi Nanchino è stata la capitale cinese per sei dinastie compresa l’epoca di Yu Dafu. E’ una città che amo molto e anche se legata a pagine buie della storia contemporanea del paese, trovo che sia  piena di poesia».         
 
Nuit d’Ivresse printanière è un film d’amore tra due uomini con al centro una moglie disorientata e tradita, non è per caso un Jules et Jim al contrario…? «E’ proprio quello che intendevo fare, una storia d’amore e di desiderio, ed il riferimento a Jules et Jim non e’ casuale, perché è un film che ammiro profondamente».
 

FILMATO TRATTO DA  WWW.VISUM.IT

mikronet

Lascia un commento