CANNES SI COMMUOVE PER IL FILM INTERPRETATO DA CHIARA CASELLI

 
\"FESTIVALIl film nasce da un incontro della giovane regista Mia Hansen-Love con Humbert Balsam, che ha conosciuto nel 2004 e che si suicidato nel 2005. «Voleva produrre il mio primo film» afferma Mia  «Il suo entusiasmo e la sua fiducia sono stati fondamentali per Tout est pardonné ma non ho scritto questo film per gratitudine. Humbert emanava calore, personalità ed un’eccezionale eleganza di modi. Quello che mi ha colpita è stata la sua passione per il cinema, la sua sensibilità che ho percepito come una grande bontà interiore e che mi ha spinta a fare Le père de mes enfants».
 
 
 

I L   P A D R E   D E I   M I E I   F I G L I

di  Mariangiola Castrovilli
 
 
 
\"Louis-doLe père de mes enfants della giovane regista Mia Hansen-Love con Chiara Caselli e Louis-do de Lencquesaing è il commovente film che passa qui a Cannes nella sezione Un certain regard

La storia è quella di Gregoire Canvel (Lencquesaing) un produttore cinematografico che avrebbe tutto per essere felice, una moglie che adora, tre belle bambine ed un lavoro che lo appassiona. La sua ragione di vivere, oltre a scoprire nuovi registi, sono i film che fa perché rispondono alla sua concezione di cinema libero, vicino alla realtà.
 
Affascinante ed affabulatore, costantemente impegnato, il cellulare incollato all’orecchio anche quando si sposta in campagna per passare week-end che dovrebbero essere distensivi con la famiglia, Gregoire sembra invincibile. La sua società però naviga in cattive acque. Troppi i film prodotti, i rischi presi ed i debiti insanabili. Gli avvertimenti ormai piovono da tutte le parti e con questi le minacce, dalle banche alle società ormai tutti rifiutano di dargli una mano e Gegoire entra in una spirale di disperazione che finirà per portarlo al suicidio.
 
Girato con mano leggera e con un senso della poesia non indifferente dalla 29enne Mia Hansen che mantiene le premesse del suo primo film Tout est pardonnè presentato due anni fa nella Quinzaine des realisateurs, il lavoro commuoverà tutti quelli che come Gregoire amano la loro professione appassionatamente e quelli che con queste persone condividono la vita.
 
segue … >>>
 

 
\"FESTIVALIl film nasce da un incontro della giovane regista Mia Hansen-Love con Humbert Balsam, che ha conosciuto nel 2004 e che si suicidato nel 2005. «Voleva produrre il mio primo film» afferma Mia  «Il suo entusiasmo e la sua fiducia sono stati fondamentali per Tout est pardonné ma non ho scritto questo film per gratitudine. Humbert emanava calore, personalità ed un’eccezionale eleganza di modi. Quello che mi ha colpita è stata la sua passione per il cinema, la sua sensibilità che ho percepito come una grande bontà interiore e che mi ha spinta a fare Le père de mes enfants».
 
 
 

I L   P A D R E   D E I   M I E I   F I G L I

di  Mariangiola Castrovilli
 
 
 
\"Louis-doLe père de mes enfants della giovane regista Mia Hansen-Love con Chiara Caselli e Louis-do de Lencquesaing è il commovente film che passa qui a Cannes nella sezione Un certain regard

La storia è quella di Gregoire Canvel (Lencquesaing) un produttore cinematografico che avrebbe tutto per essere felice, una moglie che adora, tre belle bambine ed un lavoro che lo appassiona. La sua ragione di vivere, oltre a scoprire nuovi registi, sono i film che fa perché rispondono alla sua concezione di cinema libero, vicino alla realtà.
 
Affascinante ed affabulatore, costantemente impegnato, il cellulare incollato all’orecchio anche quando si sposta in campagna per passare week-end che dovrebbero essere distensivi con la famiglia, Gregoire sembra invincibile. La sua società però naviga in cattive acque. Troppi i film prodotti, i rischi presi ed i debiti insanabili. Gli avvertimenti ormai piovono da tutte le parti e con questi le minacce, dalle banche alle società ormai tutti rifiutano di dargli una mano e Gegoire entra in una spirale di disperazione che finirà per portarlo al suicidio.
 
Girato con mano leggera e con un senso della poesia non indifferente dalla 29enne Mia Hansen che mantiene le premesse del suo primo film Tout est pardonnè presentato due anni fa nella Quinzaine des realisateurs, il lavoro commuoverà tutti quelli che come Gregoire amano la loro professione appassionatamente e quelli che con queste persone condividono la vita.
 
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\"LAMia come nasce Il padre dei miei figli?
«Dal mio incontro con Humbert Balsam, che ho conosciuto nel 2004 e che si suicidato nel 2005.
Voleva produrre il mio primo film. Il suo entusiasmo e la sua fiducia sono stati fondamentali per Tout est pardonné ma non ho scritto questo film per gratitudine.
Humbert emanava calore, personalità ed un’eccezionale eleganza di modi. Quello che mi ha colpita è stata la sua passione per il cinema, la sua sensibilità che ho percepito come una grande bontà interiore e che mi ha spinta a fare Il padre dei mei figli.
Certo c’è anche il suicidio, lo scacco, la disperazione, ma questo è solo una parte della sua vita che non cancella il resto.
Con un paradosso volevo dimostrare la coesistenza di due opposte tendenze in ciascuno di noi, il conflitto tra luce e buio, forza e vulnerabilità, desiderio di vita e di morte».
 

\"ChiaraChiara Caselli, è la prima volta che fa un personaggio normale di moglie e madre affettuosa e non provocante e provocatorio, in lotta con tutto e tutti, ci voleva la Francia? 
«Ci voleva Mia Hansen-Love che malgrado la giovane età ha una grande sicurezza nei confronti degli attori. Cercava un’interprete straniera e nella realtà la moglie era americana, mentre nel film io sono italiana».
 

Bello questo ruolo a tutto tondo da moglie innamorata a vedova dolente ma piena di forza decisa a non far fallire la società del marito… 
«confesso che all’inizio ho avuto parecchi dubbi, che ho superato solo dopo aver incontrato la moglie di Balsam, perché prima avevo interpretato di tutto ma non mi ero mai cimentata con una persona esistente».

mikronet

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