Presentato con successo il libro “Il Teorema dell’Arte” edito da Mondadori
Sabato 28 novembre, nella sala del consiglio comunale di Tarquinia (VT) stracolma di gente, si è svolta la presentazione del libro “Il teorema dell’Arte”, edito da Mondadori che sarà nelle librerie dal 3 dicembre.
Hanno fatto gli onori di casa il sindaco Mauro Mazzola e il vice-sindaco Giovanni Olivo Serafini.
Ha aperto il dibattito il vescovo di Tarquinia e Civitavecchia Monsignor Carlo Chenis: «Gli artisti devono ritrovare i fondamenti dell’arte» ha detto l’alto prelato che è anche un critico d’arte «è da evitare un ritorno al “dejà vu” che riaffiora in tempi di crisi artistica e cercare i germi di autentica bellezza. Non bisogna copiare, ma scoprire l’essenza delle cose e della vita. Gli artisti devono essere individui che sanno fare e pensare per ricreare. Occorre umiltà e tanto studio e non bisogna sentirsi artisti ma esserlo veramente».
Il fondatore del movimento arcaista e autore principale del libro, Massimo Stefani ha sottolineato che «L’arcaismo come numero di aderenti è già nella storia, ma adesso deve entrarci anche per la qualità delle opere. La colpa della decadenza dell’arte contemporanea è degli artefici del profitto ad ogni costo, ma anche gli artisti hanno la loro parte di colpa. Essi devono lottare per riprendersi i nostri valori che sono quelli umani».
Silvano Olmi, collaboratore del quotidiano locale “Il Nuovo Corriere Viterbese”, ha citato Dante e un passo del XIII canto del paradiso, sottolineando come la perfezione artistica possa essere raggiunta solo attraverso un intervento divino. «Il libro è scritto a più mani e fa riflettere profondamente chi lo legge. Gli artisti devono riscoprire la fiamma che arde nei loro cuori e la vera arte, senza estremizzazioni sciocche o inutili brutte copie di quanto realizzato in passato».
Intenso e approfondito l’intervento del pittore Stefano Solimani: «L’arcaismo è fedeltà alle leggi che regolano l’arte. Con questo teorema possiamo dimostrare cosa si intende veramente per arte. L’opera d’arte è eterna e dobbiamo abolire la parola “antico” dal vocabolario dell’artista».
Grandi lodi al libro sono state fatte da Carlo Motta, direttore del settore libri illustrati della Mondadori. «All’inizio eravamo un poco perplessi, ma dopo averlo letto ci siamo resi conto che è un libro intenso e travolgente, scritto da persone che vogliono bene all’arte».
Il critico d’arte e editore della rivista “Boé” Sandro Serradifalco ha sottolineato «». L’onestà intellettuale degli autori» e come la lettura del libro «sia un crescendo di emozioni e il teorema sia sconvolgente nella sua semplicità
La regista e giornalista televisiva Katia Princi Menniti, che ha curato l’edizione del libro ha detto di non aver apportato alcuna correzione al testo. «Ho lasciato che le parole sgorgassero, perché il libro è un inno d’amore verso l’arte».
La conclusioni le ha tratte il critico e storico dell’arte Paolo Levi, direttore del Catalogo d’Arte della Mondadori. «Il libro è composto da tanti tasselli assemblati e unificati che creano il teorema. L’artista oggi è solo e l’arte è ridotta a strumento di profitto. Massimo Stefani ha creato un movimento d’opinione che può andare molto lontano».