“La Bottega dei Desideri” (The Summer Kitchen) di Karen Weinreb
(Mariangiola Castrovilli) – Che fareste voi signore se mentre siete all’apice di una splendida vita con un marito super ricco e bello quanto basta perché tutte le amiche ve lo invidino, tre splendidi bambini e vacanze nei posti più chic del pianeta se, all’improvviso, il mondo vi cadesse addosso mentre quattro uomini dell’FBI arrestano il vostro compagno, asso della finanza colpevole però di essersi arricchito con illecite operazioni? Pur senza vivere nell’aristocratica ed esclusiva Bedford sono pronta a scommettere che la ripresa sarebbe molto, molto dura.
Come riemergere da una situazione che ti lascia completamente a terra con gli amici che prima facevano a gara per accettare i tuoi inviti trasformati ora in perfetti sconosciuti che incontrandoti si girano dall’altra parte? L’autrice, la giornalista Karen Weinreb, al suo debutto con “La bottega dei desideri”, fa subito centro raccontando una storia che ha molti punti in comune con la sua e da cui ha dovuto lavorare non poco per uscirne.
Fiducia, amore, felicità e soldi tutti dissolti in un attimo… ma la bella Karen che abbiamo incontrato a Roma durante il suo giro promozionale, è una donna forte e combattiva. Il suo sguardo dolce e deciso che incontra il tuo per fotografarti l’anima, sembra trasmetterti il messaggio di non arrenderti mai. E allora la prima domanda è se da giornalista a scrittrice di successo sia un passo conseguente che viene spontaneo o…?
«Giornalismo e scrivere romanzi sono forme d’arte molto diverse ma nel giornalismo ho imparato ad affinare quelle capacità che poi mi hanno aiutato nella scrittura come per esempio il poter mettermi nei panni degli altri per trasmettere idee in maniera concisa e una sorta di disciplina e di rispetto per il lavoro».
Tempo di crisi e non solo in America dove chi sposa bene si sistema per sempre. Ma, per sempre non esiste… la vita riserva spesso sorprese e non sempre… piacevoli.
«Credo che sia proprio questo il motivo per cui è importante che le donne mantengano la loro indipendenza perché a prescindere da quello che può succedere nella vita hai sempre la possibilità di prenderti cura di te stesso e dei tuoi figli e se sei abbastanza fortunata non ti accadrà nulla».
Tratto dalla sua propria storia quanto è stato facile/difficile alzare la testa e trasferire sui fogli bianchi tutto il dolore per una situazione ormai insostenibile …?
«La prima parte ossia il risorgere dalle ceneri comporta impegno per volerlo fare e voler essere felice. Poi prendi le cose alla giornata e ogni giorno fai dei progressi e quanto più ti ci avvicini tanto più diventa facile e naturale essere forti, indipendenti e coraggiosi. Scrivere per me è stata una soluzione naturale perchè prima da giornalista con due lauree in letteratura avevo lavorato nell’editoria. Scrivere il libro mi ha aiutato a elaborare il vissuto, a riflettere su me stessa e a guardare alla situazione dal punto di vista dei vari personaggi che avevo creato per il libro».
Nora Banks, la protagonista sembra la signora più perfetta dell’aristocratica Bedford, con un cervello che funziona al contrario delle altre madri tutte prese dalla filosofia spicciola per conservarsi il ricco marito del ‘sii bella e taci’, interessate solo allo shopping e a cercare di superare in tutto le altre… Una visione disincantata di questi paradisi per ricchi americani che privilegiano l’avere piuttosto che l’essere…?
«Il romanzo non ha nessuna intenzione di esprimere un giudizio su queste comunità ma di esplorare le motivazioni e le opinioni dei personaggi che ci vivono. La domanda è giusta nel senso che Nora non è mai stata parte integrante di questo mondo e dopo il crollo della sua vita arriva a rendersi conto che costruire una vita incentrata sui soldi è come costruire una casa in una zona alluvionale. Vorrei che i lettori recepissero il mio suggerimento di non attribuire ai soldi un valore eccessivo…».
Il lavoro per Karen come per Nora è il percorso per superare nodi irrisolti, crescere e riappropriarsi della propria vita diventando magari anche famose…
«Nora Banks ricorre alla pasticceria come soluzione alla sua crisi e il fatto che lei apra un’attività così creativa le fa riacquistare fiducia e indipendenza economica. Quello che è avvenuto anche per me con la scrittura».
Lei sta già lavorando al secondo libro e stendendo il plot del terzo, com’è organizzata la sua giornata?
«E’ vero ho una bozza per il terzo però adesso sono concentrata sul secondo. Sono molto disciplinata e siccome posso lavorare solo quando i miei figli sono a scuola inizio la mattina quando escono e continuo fino a quando non devo andare a riprenderli».
Nel suo libro la porta rimane aperta per un ritorno del marito in famiglia, lei invece ha capito che si sta meglio da… single…
«Quando ho scritto il libro non sapevo come sarebbe andata a finire la storia. Perché non era solo la ricostruzione della vita di Nora ma anche un viaggio di crescita all’interno del suo cuore. Nora si deve porre le domande se è meglio vivere da single, aspettare il ritorno del marito o se farsi un amante. Personalmente ho scoperto dopo una prova di riavvicinamento che ero innamorata del mio vivere da… sola».
KAREN WEINREB
{morfeo 24}