Squali bianchi è “Allarme Codice Rosso”: ormai prossima l’estinzione ?

Squali bianchi è “Allarme Codice Rosso”: ormai prossima l’estinzione ?

Squalo biancoIn tutti gli oceani del mondo non ne rimangono più di 3.500 esemplari ma c’è chi sostiene che il numero sarebbe di gran lunga inferiore. Pesca e inquinamento le cause principali di una strage che sembra non avere fine dietro le quinte di speculazioni che arrivano a sborsare fino a 25.000 euro per l’acquisto di una loro mandibola. I ricercatori di tutto il mondo compresi quelli italiani lanciano un disperato appello per la loro salvaguardia. In Sudafrica e in Italia la pesca è vietata, ma in molte nazioni lo squalo bianco non è ancora una specie protetta.

Mondo Marino Aquarium«La grave notizia diramata dall’ANSA relativa a studi di ricercatori statunitensi che indicherebbero in meno di 3500 gli esemplari di squalo bianco (Carcharodon carcharias) che solcano gli oceani del pianeta purtroppo non ci sorprende ma ci riempie sempre più di amarezza.
Squalo biancoDal 2003 portiamo avanti come gruppo di Studio attualmente inserito nell’Unità di Studio e Ricerca sugli Squali bianchi, osservazioni in Sudafrica
– afferma il biologo Primo Micarelli (Ph.D) – in collaborazione con Michael Rutzen noto subacqueo che si immerge senza la protezione della gabbia in presenza dei bianchi proprio per cercare di smitizzarli e rendere più incisive le azioni di conservazione.
Il grande problema di questa specie è che si tratta di animali cosmopoliti ovvero presenti in tutti i mari temperati tra cui il nostro Mediterraneo e non tutti i paesi hanno firmato convenzioni di salvaguardia o divieto della pesca di questo animale. Dalla fine degli Anni 90 con l’esempio del Sudafrica alcuni paesi tra cui anche l’Italia hanno vietato la pesca (in Mediterraneo non è possibile pescare nelle acque territoriali italiane, il bianco, lo Squalo elefante e la Manta, mentre tutti gli altri squali sono oggetto di attiva pesca con rischi seri anche per loro).
Squalo biancoPurtroppo restano ancora molte zone dove la pesca per le mandibole che sono vendute fino a 25.000 euro è attiva, è necessario tenere conto che questi animali raggiungono la maturità sessuale molto tardi, nei maschi, quando raggiungono la lunghezza di 3,5-4 metri e per le femmine i 4,5metri molto in là con l’età con gravi difficoltà per mantenere costante il numero di piccoli.
Ci sono inoltre altri gravi problemi, l’inquinamento, la riduzione delle prede tipiche dei bianchi, tutti fattori che stanno mettendo a serio rischio le possibilità di sopravvivenza dell’ultimo grande predatore degli Oceani.
E’ necessario quindi da un lato
– conclude il Prof. Micarelli –  aiutare i ricercatori negli sforzi di conoscere le migrazioni e le altre caratteristiche dell’ancora misteriosa biologia di questo animale del quale non si sa ad esempio dove e come si riproduca, mentre dall’altro è impellente convincere le nazioni che ancora non lo hanno inserito come specie protetta a non ritardare questo provvedimento ed a renderlo efficace.»

Fonte:
Unità di studio e Ricerca sugli Squali Bianchi
Centro Studi sugli Squali
Aquarium Mondo Marino
Univ. Cosenza e Siena

 

SQUALO BIANCO QUASI ESTINTO, MENO DI 3500 AL MONDO

(ANSA) – ROMA, 20 FEB – Dopo essere diventato il simbolo del terrore in mare per la sua abilità nell’uccidere, ora il grande squalo bianco, protagonista dei film di Spielberg, è ora il momento di lottare contro un nemico ben più temibile: l’estinzione. Secondo uno studio dell’università di Stanford ne sono infatti rimasti meno di 3500 esemplari, un numero inferiore anche a quello delle tigri. I biologi marini, gli stessi che hanno scoperto che questo animale può percorrere distanze fino a 18 mila chilometri, hanno presentato i risultati del loro studio ad una conferenza a San Diego. Seguendo alcuni esemplari con dei trasmettitori radio, è stato possibile determinare le rotte preferite da questi esemplari, che sono in grado di fare migliaia di chilometri dal sud al nord del Pacifico o di andare dal Sud Africa all’Australia e ritorno in nove mesi. Applicata a dati precedenti l’analisi ha però rivelato che le stime sul numero fatte finora hanno spesso contato due volte lo stesso esemplare, perché veniva trovato a grande distanza. Spesso i ricercatori vedevano uno squalo nel sud della California, e un altro qualche mese dopo a migliaia di chilometri di distanza – spiega Ronald O’Dor, uno degli autori – ora sappiamo che in realtà era lo stesso esemplare. Questa specie è molto più rara di quanto si pensasse. Lo squalo bianco è responsabile di circa 10 attacchi all’uomo ogni anno, anche se secondo gli studiosi sono per lo più accidentali perché l’animale lo scambia per una balena. A minacciarlo è soprattutto la pesca.

(ANSA). Y91
20/02/2010 15:26
www.ansa.it/ambiente/notizie/notiziari/natura/20100220152635032084.html

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