“Gigi, Questo sono io” in onda su RaiUno

Rai Uno(Mariangiola Castrovilli) – Vestito casual in t shirt e pantaloni scuri, sorriso aperto, simpatico e disponibile, Gigi D’Alessio è uno che non se la tira. Sarà  forse dovuto come confessa lui stesso «all’essere cresciuto in un quartiere difficile di Napoli dove non si facevano sconti. Solo l’amore per la musica mi ha salvato da un percorso diverso, visto che la mattina mettevo gambe in spalla per andare al conservatorio e studiavo, studiavo, senza grilli per la testa…».
 
GIGI, QUESTO SONO IO“Gigi, Questo Sono Io” è il titolo delle due prime serate in onda su Raiuno giovedì 4 ed 11 marzo.
 
Questo sono io, come recita il sottotitolo, Gigi D’Alessio lo spiega come un marchio di fabbrica, il suo, per far capire che lui è proprio così, senza sovrastrutture e sicuramente senza infingimenti  «E’ come sono realmente. Non mi piace indossare la maschera di qualcun altro. Magari sbaglierò i verbi, sarò timido, arrossirò, ma sono io al naturale, perché l’artista passa, l’uomo resta».

MAURO MAZZA - DIRETTORE DI RAI UNOIl  direttore di RaiUno Mauro Mazza  esulta e non lo nasconde «Una stagione felice» esordisce sorridendo alla presentazione di Gigi, questo sono io nel salone degli Arazzi, il salotto buono di Viale Mazzini «dopo San Remo ed un’ultima settimana senza tracolli… In questo momento era importante che Raiuno desse a Gigi due serate di grande musica e grande televisione a testimoniare il suo successo in Italia e all’estero».
 
Gigi D'AlessioGigi da parte sua confessa di sentire il peso di questa grande responsabilità. «l’azienda infatti sta investendo molto su di me, uno studio straordinario con scenografie spettacolari, ma dovete tener presente che questo è un programma musicale, non facciamo informazione culturale… spero di non deludere nessuno, soprattutto chi paga il canone. E’ un incontro con i miei amici di sempre, che hanno accettato con grande entusiasmo, riempiendomi di gioia».

«Non  ho niente da promuovere» prosegue Gigi ormai lanciato, «tanto è vero che ho eliminato alcune mie canzoni a favore di quelle dei miei colleghi che fanno ormai parte della storia della musica italiana, come Claudio Baglioni, Massimo Ranieri, Renato Zero e Lucio Dalla. Con loro mi divertirò ad interagire, come del resto farò coinvolgendo anche il pubblico, giocando  con duetti e performance inedite».

Gigi D'AlessioGigi come vive quest’esperienza tutta sua? «Fino ad ora sono stato sempre ospite di programmi televisivi e questo nuovo status di show man  se da una parte mi fa felice dall’altra mi fa tremare le vene e i polsi. Come logo ho scelto il mio pianoforte, l’amico di sempre che non mi ha mai tradito. In  questo programma sto facendo esperienza non solo come musicista, ma come uomo».

Si parla della Loren come ospite… «Mi auguro che possa esserci perché poi molto dipende dagli agenti… quello che posso anticipare è che la seconda serata sarà veramente una bella sorpresa». Lei è stato protagonista di una campagna contro il bullismo… «Credo che la musica serva anche a questo. Sant’Agostino  diceva che chi fa musica prega due volte. E come dicevo prima la musica mi ha sempre salvato».

Questo riconoscimento televisivo ha subito notevoli ritardi… «Infatti, avremmo dovuto andare in onda un anno fa, ma si vede che non era il momento giusto… Io ho tanta fede, ed evidentemente il cambio ai vertici di Raiuno con una direzione più… illuminata e con un occhio più lungo ha accelerato il tutto. Certo, bisogna anche dire che venendo da Napoli sono sempre stato guardato con più preconcetti che se fossi arrivato da Belluno…».

GIGI D'ALESSIONel suo show ci saranno anche canzoni inedite?
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Faremo un omaggio a De Andrè con Claudio Baglioni detteremo, con Lucio Dalla il 4 marzo festeggeremo il suo compleanno, e poi Noemi, Mario Biondi.  Devo confessare che non avendo fatto il night mi è mancato un pezzo di vita per cui mi metterò a confronto con Biondi, magari suonando jazz cercheremo di raccontare aneddoti significativi per chi ci ascolta»
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D’Alessio come vede l’invasione di  giovani vincitori sui palchi più prestigiosi…? «direi che oggi grazie ai talent scout i ragazzi hanno una visibilità esponenziale. Io ricordo però che per fare Uno Mattina, programma antelucano con inizio alle 6 am dove mi vedevano si e no i panettieri, dormii in macchina. Trovo che forse ai ragazzi di oggi manca la gavetta. Io ero molto più emozionato a San Remo, anche perché sono cresciuto a mollichine, mentre Valerio che ha vinto era imperturbabile, assolutamente distaccato… io se avessi vinto al posto suo avrei pianto per una settimana».

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