Civitavecchia, dopo l’incidente alla centrale Enel il sindaco annuncia: “La chiudo”
Civitavecchia – (Adnkronos) – Dopo l’ultimo infortunio sul lavoro in cui un operaio è morto dopo essere stato investito da un getto di ammoniaca, il primo cittadino Moscherini ha firmato un’ordinanza valida da domani per 15 giorni per consentire verifiche sulla sicurezza.
Enel: “Sì a collaborazione, ma non siamo d’accordo sulla chiusura”.
Diversi gli indagati per la morte di Sergio Capitani tra i quali alcuni dirigenti e responsabili dell’Enel: l’accusa è di omicidio colposo.
Civitavecchia, 6 apr. ore 20.02 – (Adnkronos) – Dopo l’ultimo infortunio mortale alla centrale Enel di Civitavecchia, dove sabato scorso un operaio è morto, il sindaco di Civitavecchia Giovanni Moscherini ha deciso di firmare un’ordinanza, valida da domani, per disporre la chiusura della centrale e consentire verifiche sulla sicurezza.
Provvedimento che ”ordina la sospensione di ogni attività produttiva presso la centrale termoelettrica di Torre Valdaliga Nord per quindici giorni consecutivi a decorrere dal mercoledì 7 aprile compreso, salva la possibilità di revoca anticipata dell’interdizione laddove sia comunicato al Comune, da parte degli enti preposti, l’avvenuto espletamento delle verifiche ritenute opportune”.
Si ordina inoltre ”alla società Enel Produzione Spa di provvedere, in condizione di sospensione dell’attività produttiva, alla verifica dell’idoneità delle procedure adottate e delle misure di sicurezza in essere (verifica ‘a freddo’) nonché, successivamente, di rinnovare tale verifica alla ripresa dell’attività produttiva (verifica ‘a caldo’) e ‘di informare preventivamente il Prefetto di Roma in ordine all’attivazione del provvedimento in questione, nonche’ il commissariato di Polizia di Stato di Civitavecchia”’.
“D’accordo con il sindaco di Viterbo, il presidente della Provincia, il sindaco di Tarquinia e la Regione – aveva spiegato all’ADNKRONOS Moscherini, che ha incontrato al Comune i lavoratori della centrale, oggi in sciopero indetto dopo l’incidente – abbiamo condiviso la proposta di un’ordinanza sindacale per la chiusura della centrale e lo stop alle attività produttive”.
Nelle premesse dell’ordinanza, prosegue il Comune di Civitavecchia, si fa preciso riferimento sia all’incidente del 3 aprile scorso, sia agli incidenti precedenti e alle ”dichiarazioni secondo le quali nella centrale non sarebbero garantiti livelli ottimali di sicurezza sul lavoro”. Il testo cita inoltre gli articoli 1, 32, 35 e 41 della Costituzione e recita che ”appare opportuno disporre la temporanea sospensione di ogni attività produttiva presso la centrale” per consentire i controlli ”ai soggetti preposti alla vigilanza sulla sicurezza ed igiene del lavoro ed alla prevenzione degli infortuni (Ispel, Asl, Inail, Ispettorato del Lavoro) ed alla stessa Enel Produzione Spa”.
Dal canto suo Enel accoglie ”con la massima apertura le verifiche degli organismi preposti sulle condizioni di lavoro e l’applicazione delle norme e collabora fattivamente con gli inquirenti per chiarire ogni aspetto del tragico incidente di sabato” ma ”non condivide la decisione del sindaco di Civitavecchia, Gianni Moscherini, di annunciare la chiusura del sito produttivo per 15 giorni per effettuare i controlli”. Infatti, sottolinea il gruppo energetico, ”siamo convinti che verifiche meticolose e approfondite possono essere effettuate senza fermare l’operatività del sito, sul quale è gia’ in corso una indagine della magistratura”.
Intanto per la morte di Sergio Capitani, la procura di Civitavecchia – secondo quanto si apprende – ha indagato per omicidio colposo numerose persone tra le quali alcuni dirigenti e responsabili dell’Enel.