La «Milano-Taranto» incanta: emozioni vissute su due ruote

La «Milano-Taranto» incanta: emozioni vissute su due ruote

TARANTO: arrivo della 24^ edizione Mi-Ta 2010(Ciro Sanarica) – La rievocazione storica della Milano-Taranto si è chiusa ieri pomeriggio sul Lungomare del capoluogo jonico. Alle 17,49 il primo arrivo. Di seguito il carrozzone di partecipanti che hanno animato la ventiquattresima edizione della «classica» su due ruote, che è stata la più lunga della storia. La gara è stata ideata nel 1937 dal tarantino don Mario D’Eintrona. La gara agonistica, interrotta per motivi bellici, si tenne sino al 1956, quando furono abolite le gare su strada. Ultimo vincitore fu Pietro Garissoni, a bordo di una Gilera.

La Gazzetta del Mezzogiorno - SportDal 1987 la «Milano-Taranto» è ripresa come rievocazione. Un tuffo nel passato. Una nota di costume e colore. Il perugino Franco Sabatini vuole far rivivere le emozioni di un tempo ed ad ogni edizione le partecipazioni non mancano. Il presidente del Veteran Moto Club San Martino in Colle studia con accortezza i percorsi per le gare di regolarità al fine di portare i concorrenti a scoprire gli angoli più affascinanti d’Italia. Circa 250 le moto d’epoca iscritte a questa edizione targata 2010. Dalle Gilera Saturno alle Guzzi Falcone, passando per Bmw di tutti i tipi, Laverda di svariate cilindrate, Benelli, Motobi, Lambretta e Vespa. Per non dire di Morini, Guazzoni, Ducati e quattro curiose Slughi della Parilla La Mi-Ta.
Particolare attenzione per una Moto Guzzi Falcone Gran Parata di colore blu, con motore di 500 c.c., degli anni ‘70, appartenuta al corpo dei Corazzieri, e delle quali restano al mondo pochi esemplari; una Guzzi Falcone 500 cc in livrea rossa della Polizia Stradale, degli anni ‘50. Un vero e proprio museo della moto itinerante che, partita sette giorni fa dal capoluogo lombardo, ha percorso l’ultima tappa coincidente col tratto Matera-Taranto. L’arrivo sullo Jonio in parata con ultimo chilometro «libero» da Piazza Ebalia alla rotonda del Lungomare. Musica per le orecchie degli appassionati quei rombi che hanno fatto la storia e che sono esibiti con fierezza da centauri non solo italiani, ma anche tedeschi, olandesi, austriaci, svedesi, monegaschi, statunitensi, belgi e australiani.
Il mondo delle due ruote, senza confini di spazio e tempo. Sì perché ieri oltre 200 persone hanno accolto la compagnia motorizzata.

Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno

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