Fiuggi Family Festival 2010: un’edizione, quest’anno, piena di incontri. Un’avventura per tutta la famiglia per capire, inventare, scoprire e scoprirsi…

Fiuggi Family Festival 2010: un’edizione,  quest’anno, piena di incontri. Un’avventura per tutta la famiglia per capire, inventare, scoprire e scoprirsi…

(Mariangiola Castrovilli) – È bella, bionda e delicata come una porcellana di Sevres con luminosi occhi azzurri che quando sorridono ti fanno intravedere il suo tenace fortissimo amore per la Vita con la v maiuscola. Endocrinologia, dietologia, omeopatia, agopuntrice e Antonella Bevere Astreifarmacologia cinese sono poi le specializzazioni di Antonella Bevere Astrei presidente del Fiuggi Family Festival, la rassegna nata e fortemente voluta insieme a suo marito il Gianni Astreicompianto Gianni Astrei  scomparso l’anno scorso. Presidente, anche lei come suo marito è un medico affermato che porta avanti numerosissimi impegni tra cui appunto questo festival così particolare che in tre anni ha raggiunto oltre ad uno spazio tutto suo anche un grande successo di pubblico e di critica.

Com’è stata quest’esperienza in veste di presidente?
«E’ ancora presto per giudicare, ed i bilanci si traggono qualche tempo dopo la conclusione. Inoltre l’esperienza di presidente è un servizio che svolgo 365 giorni l’anno, non solo durante il festival, non certo una carica onorifica»
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Teatro delle Fonti - Fonte AnticolanaDall’idea alla forma e ritorno lei ha detto alla presentazione romana del FFF. Qual è stato il percorso di questa edizione targata 2010?
«La mia speranza è che sia stato utile per le famiglie e le persone ospiti del Festival per percorrere insieme il tragitto del “progetto famiglia”, per arricchirsi insieme con altri, attraverso le proiezioni, gli incontri e le attività ludiche, di idee, progetti, speranze»
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Un festival estremamente ricco quello di quest’anno pieno di incontri, un’avventura per tutta la famiglia per capire, inventare, scoprire e scoprirsi… Tra i tanti convegni, tavole rotonde, laboratori di tutti i generi qual è quello che secondo lei ha avuto maggior successo?
«Ognuno ha  avuto la possibilità di scegliere il percorso più adatto, quello che risponde di più a interessi, gusti, età…
Senz’altro lo sport (judo) e i videogiochi  che i ragazzi hanno molto apprezzato, le attività pratiche dei laboratori hanno avuto una considerevole frequenza, le proiezioni hanno sempre visto le sale piene…
Ma la sorpresa sono sempre gli incontri culturali di confronto tra famiglie, giornalisti, associazioni e istituzioni che mostrano come ciascuno abbia vivo il desiderio di ascoltare ed essere ascoltato, di costruire insieme il futuro
»

From time to timeI film della selezione tutti accuratamente scelti hanno incantato grandi e piccoli qual’era il suo preferito ed è d’accordo con la scelta della giuria che ha affidata la palma della vittoria ex aequo a From Time to Time di Vicky il VichingoJulian Farrow e a Viky il Vichiingo di Michael Herbig?
 
«All’inizio si dice “vinca il migliore”, penso che l’augurio si sia realizzato, ma auguro anche a tutti i film in concorso successo. Noi contribuiremo a farli conoscere»
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Stiamo vivendo un periodo che  lei in termini medici ha definito di depressione esogena che stanno portando a rinunciare ad aprirsi all’esterno, alla vita.
Quali le strade da percorrere in questi momenti non certo facili da tutti i punti di vista?
«Approfondire la conoscenza della propria scelta e la consapevolezza dei propri desideri  e motivazioni profonde è, come anche in medicina, il primo, e sottolineo solo il primo, passo, inevitabilmente devono seguirne altri»
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Per la seconda volta siete presenti come FFF insieme al Movimento per la vita a Venezia con il Premio Pro Life intitolato a Gianni Astrei assegnato al film che ‘abbia maggiormente contribuito, con i contenuti della storia e con il proprio linguaggio, alla promozione della difesa del valore della vita umana’,  vinto l’anno scorso con  Lo spazio bianco della Comencini.
Com’è l’esperienza di giurata in una rassegna storica come quella di Venezia?

«E’ una giuria per valutare un film che proclami la bellezza della vita, non smielata ma nella profondità del suo valore. L’esperienza è meravigliosa».

Se dovesse tracciare un bilancio di questa terza edizione del Fiuggi Family Festival come lo definirebbe?
«Direi che siamo in crescita come un ogni famiglia che si rispetti… Quindi mi aspetto che il Festival cresca ancora. Di più. Molto di più»
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mikronet

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