“Ralph el Demoledor” ed il suo creatore Rich Moore a Mar del Plata

(Mariangiola Castrovilli) – È simpatico, divertente e alla mano. Veste preferibilmente in jeans, scarpe da tennis, camicia e maglione ed ha un sorriso contagioso. Stiamo parlando di Rich Moore, uno dei geni dell’animazione che con il suo primo film “Ralph spaccatutto”, ha totalizzato attorno ai 200 milioni di dollari world wide. Ma Moore non è un tipo attaccato ai soldi, quello che più gli interessa infatti è la risposta del pubblico perché come ci spiega in un incontro con i giornalisti qui alla 27° edizione del Festival del Cine de Mar del Plata «abbiamo lavorato per tre anni e mezzo ma solo quando andò in sala ci rendemmo conto che non era stata una follia, perché il film andava alla grande e l’humour capito e accolto con divertimento».

A rendere possibile questo godibilissimo lavoro però c’è dietro la potente figura del presidente della Pixar John Lassiter, che come confessa Rich «è un grande amico ed un gran cineasta. Quando gli presentai il progetto mi disse che non voleva assolutamente che gli confezionassi il tipico film disneiano perché voleva che lavorassi in totale libertà. Ho apprezzato che nel film potessi mettere anche una buona dose di umorismo perché oltre a non voler dare nessun tipo di lezione ai ragazzi, non volevo nemmeno mettermi nei loro panni. L’importante era trovare il giusto equilibrio».

Moore, cosa l’ha attirata di Ralph? «Che dire, mi sono innamorato di questo personaggio che fa lo stesso lavoro da trent’anni e che ad un certo punto si chiede se è poi questa la vita che vuole. Trovavo affascinante l’idea che una persona fosse stata programmata per fare solo una cosa e che ad un certo punto mettesse in discussione la sua identità. Volevo uscire dalla struttura classica dei film ispirati ai videogiochi, lasciando da parte azione e avventura a favore di qualcosa di più esistenziale».

Moore, bella trovata quella di mostrare universi diversi molto fedeli e credibili come quelli dei videogiochi… «Questo è stato il frutto dello studio di estetiche diverse, non volevamo creare un film con troppa azione né tantomeno sdolcinato, volevamo semplicemente che seguisse un ordine naturale senza costringere i protagonisti in un genere specifico che unisse in un unico sguardo i vari mondi connessi, lasciando tuttavia ad ognuno la propria individualità senza mai renderli omogenei».

Moore nella versione originale per il doppiaggio ci sono attori come come John C. Reilly, Sarah Silverman, Alan Tudyk, Jane Lynch e Jack McBrayer, come li ha scelti? «Confesso di essere un grande ammiratore di John, un interprete che trovo sensibile e camaleontico e quando mi chiese se era possibile registrare con tutti gli altri personaggi contemporaneamente la trovai una buona idea. In effetti non abbiamo avuto problemi e la registrazione fu sorprendentemente buona, riuscendo a catturare le emozioni più genuine e riposte».

– 27° FESTIVAL INTERNACIONAL DE CINE MAR DEL PLATA 2012 –
http://www.youtube.com/playlist?list=PL5iK2t-MC4CHavA5LxMvIx7TgDoPzVMj2&feature=view_all 

Report & Camera by Mariangiola Castrovilli
Editing by Claus

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