Il Brasile onora l’Italia (Pistoia, Pisa, Tarquinia) della medaglia dell’Ordine al Merito Giudiziario Militare

Il Brasile onora l’Italia (Pistoia, Pisa, Tarquinia)  della medaglia dell’Ordine al Merito Giudiziario Militare

Tarquinia -Palazzo Comunale(Giulio Carra) – Storie ai confini della memoria o ancora presenti sulla pelle di coloro che sono ancora vivi. Storie legate alla Seconda Guerra Mondiale che vengono tramandate, per non dimenticare, a coloro che guerre, fortunatamente, da allora non hanno mai conosciuto.

Alle città di Pistoia, Pisa e Tarquinia è stata attribuita e consegnata l’Onorificenza all’Ordine al Merito Giudiziario Militare da parte del Tribunale Supremo Militare Brasiliano per aver prestato supporto, durante la seconda guerra mondiale «in modo incontestabile, alla Forza di Spedizione Brasiliana e ai Tribunali della Giustizia Militare che operarono in Italia». Così è affermato nelle motivazioni del riconoscimento.

Le amministrazioni comunali delle rispettive città hanno accolto, nel corso di distinte cerimonie, la delegazione sudamericana, composta dall’Ambasciatore del Brasile in Italia Ricardo Neiva Tavares. da quattro giudici, uno dei quali civile, e da tre ufficiali del più alto grado di ciascuna delle forze armate del Brasile (marina, esercito e aeronautica).

La consegna dellonorificenzaTrasmettiamo la cerimonia integrale, in versione bilingue, portoghese e italiano, che si è svolta a Tarquinia, nella sede del palazzo comunale, per mantenere viva la memoria dei soldati dell’Esercito Brasiliano che lottarono e s’immolarono per la libertà dell’essere umano.

L’aeroporto militare di Tarquinia, durante la seconda guerra mondiale, fu sede del 1º Gruppo Caccia e della Forza di Spedizione Brasiliana: 350 uomini, tra cui 48 piloti, che lottarono e, in alcuni casi diedero la vita, per gli ideali di libertà e giustizia. «A chi si è sacrificato per gli altri e per una Nazione che non era la propria, dobbiamo un ringraziamento pieno e non di maniera,» così è stato sottolineato da molti «perché rappresenta un esempio nobile e forse irraggiungibile».

L'ambasciatore del Brasile in Italia al vecchio aeroporto Amerigo SostegniNelle immagini che tramettiamo anche alcuni momenti relativi alla visita effettuata al vecchio aeroporto militare “Amerigo Sostegni”, dove è stata deposta una corona di fiori per ricordare i militari brasiliani che, tra il 1944 e il 1945, furono di stanza appunto a Tarquinia. Tra queste anche quelle relative ad una mostra appositamente allestita per l’occasione dal Comune di Tarquinia per il coordinamento della Dott.ssa Annamaria Pirozzi, nella Sala degli Stemmi, con documenti, fotografie e cimeli di quegli anni.

D’altronde il Brasile, come pazientemente ricostruito anche recentemente in un articolo dell’editore Andrea Giannasi, «pagò enormemente la sua scelta di partecipare al conflitto. Estromesso dalle trattative per i risarcimenti di guerra dovette pagare interamente il prestito di guerra che gli Stati Uniti avevano accordato a Vargas nel 1942. L’ultima rata dei 361 milioni di dollari giunti in Sudamerica fu pagata il 1° luglio 1954. Il totale dei danni, delle spese, dei prestiti da restituire e degli interessi da pagare sommava a 12 bilioni di cruzeiros (2 milioni di sterline o 2 milioni di marchi, del 1945), e tale perdita non fu mai più pareggiata.»
«Certamente l’amarezza per il torto subito dagli ex-alleati non alimentò tentativi di facili ritorsioni verso i vecchi nemici. Il governo di Rio de Janeiro, che aveva confiscato all’inizio della guerra tutti i beni dei paesi e dei cittadini tedeschi, italiani e giapponesi, superò ogni rancore e restituì tutti i beni sequestrati ai legittimi proprietari. Con questo gesto terminarono tutte le vicende aperte con l’inizio della seconda guerra mondiale ed il Brasile, che aveva vinto la guerra, finì per pagare un conto fin troppo elevato.»

Ma vediamo la cerimonia al termine della quale abbiamo intervistato l’Ambasciatore del Brasile in Italia Ricardo Neiva Tavares, il Vice Sindaco di Tarquinia Renato Bacciardi e Il Presidente del Superiore Tribunale Militare Brasialiano, il Generale Raymundo Nonato De Cerqueira Filho.

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