Ferragosto con i Consigli dello Chef: «Chista è ‘na vera Norma!»

Ferragosto con i Consigli dello Chef: «Chista è ‘na vera Norma!»

Pasta alla Norma
Un vero simbolo della tradizione culinaria siciliana è la Pasta alla Norma, un piatto a base di maccheroni conditi con salsa di pomodoro, melanzane fritte, ricotta salata grattugiata e basilico fresco. Ma come nasce?

Sembrerebbe che a dare il nome “Norma” alla ricetta sia stato Nino Martoglio (1870-1921), il noto commediografo catanese, che davanti ad un piatto di pasta così condito esclamò: «Chista è ‘na vera Norma!», ad indicarne la suprema bontà, paragonandola al capolavoro del grande compositore Vincenzo Bellini, al quale è dedicato il Teatro Massimo di Catania, indiscussa città d’origine di questo piatto. Ora vediamo la ricetta!

PASTA ALLA NORMA

Ingredienti:
350 g di pasta (in genere maccheroni)
2 grosse melanzane
500 g di pomodori pelati
50 g di ricotta salata
1 spicchio d’aglio
Basilico q.b.
Olio evo q.b.
Sale e pepe q.b.
Olio per friggere (arachide)

Preparazione:
1. Lavate e tagliate le melanzane a fette alte circa 1 centimetro, mettetele su un asse inclinata, cospargetele di sale e lasciatele riposare per circa un’ora in modo che perdano la loro acqua amara.
2. Spezzettate i pomodori, ponete sul fuoco un tegame con l’olio e l’aglio, quando l’aglio inizierà a colorire unite i pomodori con il basilico, il sale e il pepe appena macinato. Lasciate cuocere a fiamma bassa per circa 15 minuti.
3. Lavate sotto l’acqua corrente le fette di melanzane, asciugatele e fatele friggere in una padella con abbondante olio ben caldo. Appena saranno cotte e croccanti, passatele nella carta assorbente da cucina e salatele leggermente.
4. Mettete sul fuoco una pila contenente abbondante acqua, portatela ad ebollizione e versatevi la pasta.
5. Scolate la pasta al dente, aggiungetela al sugo di pomodoro, successivamente aggiungete le melanzane fritte e mescolate.
6. Infine servite con una grattugiata di ricotta salata ed una fogliolina di basilico fresco.

Vini consigliati:
Per quanto riguarda i vini bianchi: zibibbo secco, falanghina in purezza.
Per i rossi: merlot, cerasuolo di vittoria.

Noi ci vediamo alla prossima ricetta!

Ludovico Maria SenesiCHEF & SOMMELIER

«Mi chiamo Ludovico Maria Senesi, classe 2000, diplomato all’ISIS “Giuseppe Di Vittorio” sezione enogastronomica di Ladispoli (RM). Nonostante la mia giovane età ho approfondito vari argomenti di questa mia passione come la panificazione, l’arte del cioccolato presso la Perugina, il finger food. Inoltre ho ottenuto il certificato HACCP ed infine, ma non ultima cosa, il conseguimento della qualifica di sommelier internazionale nel 2018. Non sono mancate le esperienze lavorative, anche in ristoranti di prestigio, che sono risultate fondamentali per una formazione a 360 gradi. Con questa rubrica spero di riuscire a farvi apprezzare il mondo enogastronomico e farvelo vedere come lo vedo io: un mondo fantastico, divertente, faticoso ma che da tante soddisfazioni se fatto con passione».

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