Incontro con Douglas Kirkland alla Festa del Cinema di Roma
(Mariangiola Castrovilli) – «Che bel colore di capelli» dice Douglas quando mi seggo di fronte a lui all’esterno dell’Auditorium Parco della Musica, per la nostra intervista, al che dopo una veloce occhiata ribatto «Che belle calze» ed in effetti le calze di Kirkland sono davvero notevoli. Simpatico, disponibile e sorridente il celeberrimo fotografo, vincitore di numerosi premi è conosciuto per i suoi ritratti alle celebrità di tutto il mondo.
Look Magazine e Life Magazine hanno pubblicato i ritratti delle celebrità, soprattutto del mondo dello spettacolo, durante l’era d’oro del fotogiornalismo tra gli anni ’60 e ’70. Poche persone possono infatti vantare più di 2000 progetti, e di aver immortalato più di 600 personalità dello spettacolo – da Marilyn Monroe ad Angelina Jolie ed Elle Fanning.
Numerosi anche i set, infatti Kirkland ha lavorato per più di 150 film, tra cui ricordiamo “Tutti Insieme Appassionatamente” (1963), “2001: Odissea nello Spazio” (1968), “La Mia Africa” (1985), “Titani” (1997), “Moulin Rouge” (2000), “Il Grande Gatsby” (2011) e “I 33” (2014).
Nelle sue fotografie Kirkland ha ritratto sessanta anni di cultura pop spaziando dal fotogiornalismo ai ritratti di personaggi famosi, dalle foto di scena alla documentazione di grandi eventi globali. Alla domanda di rito, se gli piaccia La Festa del Cinema di Roma, risponde affermativamente ed in termini entusiastici, muovendo le mani come di solito facciamo noi italiani per rafforzare il discorso, «Certo che mi piace è un festival molto interessante, dove è bello muoversi, e qui, trovo tutto entusiasmante. Ho delle belle immagine da portare con me …».
Qual’è stato per lei il suo best click? «Direi che il mio best click è stato il primo. E, da allora in poi, sono stati per me tutti importanti». Ricordiamo che le fotografie di Douglas Kirkland sono esposte in tutto il mondo e sono state incluse nelle collezioni permanenti di numerose istituzioni internazionali come la National Portrait Gallery London, la National Portrait Gallery Canberra Australia, il Smithsonian Museum, l’Eastman House, e l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences. La sua mostra: “Douglas Kirkland – A Life in Pictures” al Museo d’ Arte Moderna GOMA di Brisbane, è stata la terza mostra più visitata in tutto il mondo nel 2010. L’archivio di Kirkland è sicuramente qualcosa di infinitamente importante, la memoria cioè di personaggi famosi e la cultura pop della metà del secolo scorso. Lui poi è un personaggio straordinario, orgoglioso dei suoi ottantacinque anni che ci ricorda con un sorriso e con un ultimo sguardo ai miei capelli rossi che, evidentemente, devono averlo colpito.