Biological Risk for Hypogea in Italia e Repubblica di Corea. Etruschi e Dinastia Baekje al centro di un progetto di ricerca internazionale presentato a Tarquinia

Biological Risk for Hypogea in Italia e Repubblica di Corea. Etruschi e Dinastia Baekje al centro di un progetto di ricerca internazionale presentato a Tarquinia

Etruschi - Baekje
La Biblioteca Comunale V. Cardarelli (Palazzo Bruschi Falgari – via Umberto I, 34), di Tarquinia ospiterà il workshop conclusivo (in lingua inglese) del progetto bilaterale fra l’Italia e la Repubblica di Korea dal titolo “Biological Risk for Hypogea: Shared Data among Italy and Republic of Korea“. Esperti dei due Paesi illustreranno i risultati (dati condivisi tra Italia e Corea del Sud) delle ricerche condotte sui siti ipogei dell’ UNESCO World Heritage List di Roma e Tarquinia e le Antiche Tombe della Dinastia Baekje in Korea a rischio biologico ai fini della loro conservazione e dell’ambiente e per il controllo dei danni ecologici nel patrimonio culturale di entrambe le Nazioni.

Workshop Italia Corea - Programma Lato BIl Workshop Internazionale, al quale parteciperanno anche professori universitari ed archeologi, è stato promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dalla Repubblica di Corea, dal Dipartimento di Scienze dell’Università di Roma Tre e dalla Korea National University of Cultural Heritage. Il meeting scientifico-culturale ha visto anche il coinvolgimento dell’Associazione Amici delle Tombe dipinte di Tarquinia, della Direzione Regionale Musei del Lazio e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale.

Parteciperanno come relatori, per l’Univesità Roma Tre, la prof.ssa Giulia Caneva, organizzatrice dell’evento – responsabile scientifico del progetto, e le dott.sse Flavia Bartoli, Annalaura Casanova, Daniela Isola. Per la Korea National University of Cultural Heritage, J. Y. Chung e J. H. Lee. Per la Konkuk University, G. Y. Yu e H. S. Lee. Per la National Research Institute of Cultural Heritage interverrà H. J. Park. Tra gli altri relatori, Daniele F. Maras per la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale e Adele Cecchini per L’Associazione Amici delle Tombe di pinti di Tarquinia. Prenderanno parte al Workshop anche T. Rinaldi (Univ. Sapienza), L. Bruno (Univ. Tor Vergata), L. Zucconi (Università della Tuscia – Viterbo).

Q U I >>> I dettagli del Programma. Sarà possibile seguire l’incontro in diretta streaming (Venerdì 12 novembre a partire dalle ore 10.00) anche tramite il canale Facebook dell’Associazione Amici delle Tombe Dipinte di Tarquinia – (facebook.com/amicitombeditarquinia)

INTERNATIONAL WORKSHOP OF A JOINT RESEARCH PROJECT

(Fonte: mdpi.com) – La crescita biologica rappresenta una delle principali minacce per la conservazione del patrimonio culturale sotterraneo. La conoscenza delle condizioni che favoriscono i vari gruppi tassonomici è importante nel delinearne le modalità di controllo. Unendo le esperienze sugli ipogei in Italia e nella Repubblica di Corea, il progetto si propone di eseguire una revisione critica e un confronto dei modelli di biodeterioramento (BP) trovati, dei materiali utilizzati e dei trattamenti conservativi applicati. A tal fine gli studiosi si sono concentrati sulle tombe etrusche (Italia, VII-III secolo a.C.) e sulle tombe antiche della dinastia Baekje (Repubblica di Corea, VI-VII secolo d.C.), la maggior parte delle quali sono state designate dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.

TOMBE ETRUSCHE IN ITALIA
La pratica di costruire ipogei e di decorarli con pitture murali si sviluppò in diverse città etrusche soprattutto nel Lazio settentrionale, in Toscana, Umbria e Romagna coprendo un periodo che va dal VII al III secolo a.C. Dal 2004 entrambe le Necropoli di Cerveteri e Tarquinia (Lazio) sono divenute Patrimonio dell’Umanità UNESCO per le loro tombe dipinte che rivestono un’importanza straordinaria in quanto riflettono la vita quotidiana e le pratiche funerarie degli Etruschi e testimoniano le conquiste della loro cultura. Gli studiosi hanno raccolto informazioni sui fenomeni di biodeterioramento in 23 tombe etrusche (foto sottostante) presenti in tre necropoli del Lazio a Tarquinia, Cerveteri, Veio e altre due in Toscana a Chiusi.

Tombe Etrusche in Italia
Nella foto: Ubicazione dei casi studio italiani e dettagli di due tombe appartenenti ai siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO della Necropoli di Tarquinia (Monterozzi) ( a ) veduta esterna, ( b ) pitture murali, e di Cerveteri (Banditaccia): ( c ) veduta esterna, ( d ) pitture murali. ( b , d : Courtesy of Amici delle Tombe di Tarquinia).

LE ANTICHE TOMBE DELLA DINASTIA BAEKJE NELLA REPUBBLICA DI COREA
Molte delle tombe con pitture murali sono state costruite dalla gente di Goguryeo nella penisola coreana. Le tombe di Goguryeo si trovano in tutta la Corea del Nord e nella regione di Jian, in Cina. Sessantatre di queste tombe sono state designate come siti del patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 2004. Ci sono circa dieci tombe di questo tipo nella Repubblica di Corea, costruite dal V al XV secolo. Sono stati gestiti come siti storici per la loro importanza culturale e attualmente l’accesso a queste tombe è limitato a causa dei danni causati dall’esposizione all’ambiente esterno e dall’afflusso.

Le antiche tombe della dinastia Baekje nella Repubblica di Corea
Nella foto: Posizione dei casi di studio della Corea del Sud e dettagli dei siti del patrimonio mondiale dell’UNESCO delle antiche tombe a Songsan-ri, Gongju ( a ) vista esterna, ( b ) dipinti murali [ 63 ] e antiche tombe a Neungsan-ri , Buyeo: ( c ) veduta esterna [ 64 ], ( d ) dipinti murali [ 64 ].

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