MAREMMA E GENTI DI MAREMMA: UNA STORIA ITALIANA
Infatti fino al primo trentennio del 900, sono troppe le terre inospitali e improduttive: una palude dilagante e mortifera in tutte le pianure costiere, una siccità che annienta in torride estati i vantaggi dei mitissimi inverni e delle piovose primavere, un complesso di elementi sfavorevoli per un latifondo inadeguato ai tempi e per una coltivazione arretrata e incapace di fornire le risorse ad un popolo in continuo movimento per il richiamo di famiglie povere della zona collinare interna e della montagna amiatina, aretina, pistoiese, abruzzese e marchigiana, che fuggono da territori ancora più miseri. È il sogno antico della Maremma, redenta dai mali, che finalmente ritrova in se stessa le risorse per dare lavoro, casa e benessere ai suoi cittadini.
Infatti fino al primo trentennio del 900, sono troppe le terre inospitali e improduttive: una palude dilagante e mortifera in tutte le pianure costiere, una siccità che annienta in torride estati i vantaggi dei mitissimi inverni e delle piovose primavere, un complesso di elementi sfavorevoli per un latifondo inadeguato ai tempi e per una coltivazione arretrata e incapace di fornire le risorse ad un popolo in continuo movimento per il richiamo di famiglie povere della zona collinare interna e della montagna amiatina, aretina, pistoiese, abruzzese e marchigiana, che fuggono da territori ancora più miseri. È il sogno antico della Maremma, redenta dai mali, che finalmente ritrova in se stessa le risorse per dare lavoro, casa e benessere ai suoi cittadini.
Un latifondo, quello di proprietà della SACRA, che dava lavoro a centinaia di persone, a moltissimi di coloro che oggi sono nonni e contribuiva in maniera determinante a sostenere l’economia locale. Lavori e luoghi di altri tempi ma anche indimenticabile passato che ritorna alla mente. Tra memoria e grande impiego di risorse umane e finanziarie, la Bonifica integrale della S.A.C.R.A nella Maremma Capalbiese è la ripresa dell’impegno di sempre: dagli etruschi ai Lorena fino ai badilanti dei Collacchioni, e nel lavoro dei grandi cantieri del risanamento idraulico e fondiario, e quindi nelle terre bonificate una massa di nuovi Pionieri scommetteva il proprio avvenire e la fine del mesto vagare avanti-indietro dalla maremma alla montagna come pecore in transumanza.