MAREMMA E GENTI DI MAREMMA: UNA STORIA ITALIANA

CAPALBIO - foto Flickr

Toscana, Capalbio in provincia di Grosseto. Un piccolo paese arroccato su un monte del preappennino a ridosso del Mar Tirreno. Oggi meta preferita di vip del mondo dello spettacolo e di noti uomini politici, com’era ai primi del novecento? Un insegnante, un parroco, né ripercorre la storia raccontando la Maremma e le Genti di Maremma tratteggiando l’emozionante epopea di un passato in una collana di sette volumi che rappresentano un vero e proprio documento storico, memoria non solo per gli abitanti di questa terra, ma anche, al di là delle diversità,  per tanti altri angoli della nostra Italia di quando, nelle bonifiche integrali del territorio, masse di pionieri scommettevano sul proprio avvenire.

“   Q U A N D O   C A P A L B I O   E R A   L A  S.A.C.R.A.  ”

MAREMMA TOSCANA - foto Flickr

La Maremma nella poesia e nell’arte di fine 800 è considerata un territorio originale che esprime la forza di un’accogliente campagna, luminosa per il sole pulito e per le inviolate boscaglie che si sovrappongono ai prati delle pianure e poi risalgono adagio le coste delle colline sempre più alte. Questo quadro non ha rappresentato la generalità delle condizioni della vecchia Maremma.
Infatti fino al primo trentennio del 900, sono troppe le terre inospitali e improduttive: una palude dilagante e mortifera in tutte le pianure costiere, una siccità che annienta in torride estati i vantaggi dei mitissimi inverni e delle piovose primavere, un complesso di elementi sfavorevoli per un latifondo inadeguato ai tempi e per una coltivazione arretrata e incapace di fornire le risorse ad un popolo in continuo movimento per il richiamo di famiglie povere della zona collinare interna e della montagna amiatina, aretina, pistoiese, abruzzese e marchigiana, che fuggono da territori ancora più miseri. È il sogno antico della Maremma, redenta dai mali, che finalmente ritrova in se stessa le risorse per dare lavoro, casa e benessere ai suoi cittadini.
L’ OPERA … >>>

cASALI IN MAREMMA 



CAPALBIO - foto Flickr

Toscana, Capalbio in provincia di Grosseto. Un piccolo paese arroccato su un monte del preappennino a ridosso del Mar Tirreno. Oggi meta preferita di vip del mondo dello spettacolo e di noti uomini politici, com’era ai primi del novecento? Un insegnante, un parroco, né ripercorre la storia raccontando la Maremma e le Genti di Maremma tratteggiando l’emozionante epopea di un passato in una collana di sette volumi che rappresentano un vero e proprio documento storico, memoria non solo per gli abitanti di questa terra, ma anche, al di là delle diversità,  per tanti altri angoli della nostra Italia di quando, nelle bonifiche integrali del territorio, masse di pionieri scommettevano sul proprio avvenire.

“   Q U A N D O   C A P A L B I O   E R A   L A  S.A.C.R.A.  ”

MAREMMA TOSCANA - foto Flickr

La Maremma nella poesia e nell’arte di fine 800 è considerata un territorio originale che esprime la forza di un’accogliente campagna, luminosa per il sole pulito e per le inviolate boscaglie che si sovrappongono ai prati delle pianure e poi risalgono adagio le coste delle colline sempre più alte. Questo quadro non ha rappresentato la generalità delle condizioni della vecchia Maremma.
Infatti fino al primo trentennio del 900, sono troppe le terre inospitali e improduttive: una palude dilagante e mortifera in tutte le pianure costiere, una siccità che annienta in torride estati i vantaggi dei mitissimi inverni e delle piovose primavere, un complesso di elementi sfavorevoli per un latifondo inadeguato ai tempi e per una coltivazione arretrata e incapace di fornire le risorse ad un popolo in continuo movimento per il richiamo di famiglie povere della zona collinare interna e della montagna amiatina, aretina, pistoiese, abruzzese e marchigiana, che fuggono da territori ancora più miseri. È il sogno antico della Maremma, redenta dai mali, che finalmente ritrova in se stessa le risorse per dare lavoro, casa e benessere ai suoi cittadini.
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cASALI IN MAREMMA 

Quando Capalbio era la SACRA - Laurum Editrice

(Luigi Bellumori)  –  «Don Luciano Domenichelli, parroco a Capalbio dal 1975, già insegnante, che ha ricoperto diversi incarichi di rilievo per la Diocesi, in un lungo lavoro di ricerca ha composto una collana di 7 volumi che raccontano della terra e delle genti di Maremma e di Capalbio. In un prezioso lavoro di ricostruzione, grazie all’autorizzazione data dal Marchese Antonio Resta Pallavicino alla consultazione dell’archivio della società SACRA, è riuscito a dare alla luce un prezioso volume di 680 pagine – edito dalla Laurum che racconta uno spaccato importante della storia di Capalbio, del suo territorio, dei suoi uomini e delle sue donne, delle loro abitudini: Quando Capalbio era la Sacra, questo è il titolo dell’opera che rappresenta molto di più di un racconto, di un saggio o di un minuzioso elenco di nomi, dati, accadimenti. E’ l’emozionante epopea di un passato, un documento storico che allo stesso tempo è memoria per tutti i capalbiesi.
Un latifondo quello di proprietà della SACRA che dava lavoro a centinaia di persone, a moltissimi di coloro che oggi sono nonni e contribuiva in maniera determinante a sostenere l’economia locale. Lavori e luoghi di altri tempi ma anche indimenticabile passato che ritorna alla mente. Tra memoria e grande impiego di risorse umane e finanziarie, la Bonifica integrale della S.A.C.R.A nella Maremma Capalbiese è la ripresa dell’impegno di sempre: dagli etruschi ai Lorena fino ai badilanti dei Collacchioni, e nel lavoro dei grandi cantieri del risanamento idraulico e fondiario, e quindi nelle terre bonificate una massa di nuovi Pionieri scommetteva il proprio avvenire e la fine del mesto vagare avanti-indietro dalla maremma alla montagna come pecore in transumanza.

Con queste pagine di suggestivo impatto emotivo, si tramanda a noi oggi non solo lo studio di Don Luciano, ma si rammenta con vivida chiarezza ciò che la Maremma capalbiese era e di quei giorni come si scandivano i ritmi di vita della stragrande maggioranza delle famiglie capalbiesi. La SACRA oggi proprietaria di una distesa di terreni che si trovano tra il mare e la rete ferroviaria, con annesso lo specchio lacustre del Burano,  ha saputo in questi anni mantenere integro  un ambiente unico per il  suo genere, è  protagonista con il dipanarsi dei destini di centinaia di persone,  di questo quadro storico dal 1922 all’avvento della Riforma Agraria descritto da Don Luciano con l’amore per una terra che lo ha  adottato e la conoscenza delle vicende al di sopra di revisionismi, con la sola passione di raccontare e affascinare il lettore.

Per queste ragioni, in occasione del prossimo Consiglio Comunale di Capalbio, è stato chiesto di valutare la formalizzazione di un invito a Don Luciano mirato ad aprire una parentisi sul libro e sull’intera collana da lui realizzanda. Spesso a Capalbio trovano meritati onori scittori di ogni parte d’Italia, avere un storico appassionato sul territorio deve essere motivo non solo di apprezzamento, ma di riconoscimento per il lavoro che ha fatto  che allo stesso tempo è preziosa memoria per tutti noi, documento completo  per  future generazioni.»
 

Quando Capalbio era la S.A.C.R.A.
di Luciano Domenichelli

Editrice Laurum
Collana Storia e Archeologia

Pagine 680
Formato 17X24 cm
Prezzo di copertina Euro 30,00
ISBN 978-88-87346-62-6

 

LAURUM EDITRICE

Via Brodolini, Trav. A n° 27
58017 Pitigliano
GROSSETO

Tel. +39.0564.616220
Fax +39.0564.617763

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