FICTION RAI UNO: IL RACCONTO DI COME NESSUN TRAGUARDO SIA IRRAGGIUNGIBILE

 
\"RaiAffollatissima presentazione alla Casa del Cinema di Villa Borghese a Roma per L’uomo che cavalcava nel buio la fiction in due puntate in prime time su Raiuno domenica 10 e lunedì 11 firmata da Salvatore Basile con tra gli altri Terence Hill, Ivo Garrani, Domenico Mignemi e la bravissima esordiente Marta Gastini .
 
 

L’ UOMO  CHE  CAVALCAVA  NEL  BUIO

di  Mariangiola Castrovilli

 
 
\"\"La storia è quella di Rocco (Terence Hill) coproprietario di una scuderia e brillante insegnante d’equitazione che vede la sua carriera distrutta dalla terribile condanna per truffa sportiva ed omicidio colposo quando il suo pupillo Fabrizio, durante un concorso viene disarcionato da un cavallo che risulta poi dopato. Sebbene innocente Rocco invece di confessare la verità si addossa la colpa di tutto e sparisce. Undici anni dopo ritornerà nella scuderia che ora deve essere venduta ma dovrà vedersela con tutti quello che ha lasciato irrisolto, comprese le sue ferite che sanguinano ancora…
 
Alessandro Jacchia, coproduttore per la Albatross Entertainment insieme a Rai Fiction, ha detto che il film «vuole sottolineare quel tipo di approccio di oggi del ‘voglio tutto e subito’ per cui ogni scorciatoia è buona per barare in tutti i campi, compreso purtroppo anche quello dello sport a cui invece noi annettiamo un grande valore per la crescita e lo sviluppo dei giovani. Soprattutto l’equitazione capace di sviluppare processi straordinari sul percorso delle riabilitazioni fisiche».
 
Hill, grande ritorno a cavallo dunque…? «Devo dire che  amo i cavalli da sempre, è infatti da oltre trent’anni che lavoro con loro, da quando facevo i western» risponde con un sorriso dello sguardo di un incredibile azzurro perforante come un laser. «In questo film il rapporto tra uomo e  natura, in particolare tra uomo e animali, è centrale. Deve essere un rapporto di rispetto reciproco, di fiducia, perché i cavalli sono creature molto più sensibili di quanto si pensi e se si addestrano con metodi basati sulla forza, non si ottengono risultati apprezzabili».
 
segue … >>>
 

 
\"RaiAffollatissima presentazione alla Casa del Cinema di Villa Borghese a Roma per L’uomo che cavalcava nel buio la fiction in due puntate in prime time su Raiuno domenica 10 e lunedì 11 firmata da Salvatore Basile con tra gli altri Terence Hill, Ivo Garrani, Domenico Mignemi e la bravissima esordiente Marta Gastini .
 
 

L’ UOMO  CHE  CAVALCAVA  NEL  BUIO

di  Mariangiola Castrovilli

 
 
\"\"La storia è quella di Rocco (Terence Hill) coproprietario di una scuderia e brillante insegnante d’equitazione che vede la sua carriera distrutta dalla terribile condanna per truffa sportiva ed omicidio colposo quando il suo pupillo Fabrizio, durante un concorso viene disarcionato da un cavallo che risulta poi dopato. Sebbene innocente Rocco invece di confessare la verità si addossa la colpa di tutto e sparisce. Undici anni dopo ritornerà nella scuderia che ora deve essere venduta ma dovrà vedersela con tutti quello che ha lasciato irrisolto, comprese le sue ferite che sanguinano ancora…
 
Alessandro Jacchia, coproduttore per la Albatross Entertainment insieme a Rai Fiction, ha detto che il film «vuole sottolineare quel tipo di approccio di oggi del ‘voglio tutto e subito’ per cui ogni scorciatoia è buona per barare in tutti i campi, compreso purtroppo anche quello dello sport a cui invece noi annettiamo un grande valore per la crescita e lo sviluppo dei giovani. Soprattutto l’equitazione capace di sviluppare processi straordinari sul percorso delle riabilitazioni fisiche».
 
Hill, grande ritorno a cavallo dunque…? «Devo dire che  amo i cavalli da sempre, è infatti da oltre trent’anni che lavoro con loro, da quando facevo i western» risponde con un sorriso dello sguardo di un incredibile azzurro perforante come un laser. «In questo film il rapporto tra uomo e  natura, in particolare tra uomo e animali, è centrale. Deve essere un rapporto di rispetto reciproco, di fiducia, perché i cavalli sono creature molto più sensibili di quanto si pensi e se si addestrano con metodi basati sulla forza, non si ottengono risultati apprezzabili».
 
segue … >>>
 
\"\"Il doping e l‘affannosa ricerca del risultato sportivo a tutti i costi… «Ecco, appunto, parliamo di doping. Proprio in questi giorni è venuto fuori che cinque cavalli delle olimpiadi erano dopati… questo è un tema di estrema attualità da cui non si può prescindere oggi se si fa un film incentrato in ambito sportivo».   
 
Terence chi è Rocco, il personaggio che la riporta in televisione? «Direi che è un introverso ed un  solitario. In realtà è un uomo come tutti noi. L’unica cosa che lo contraddistingue è il dolore che prova per una ferita morale che non si è mai rimarginata… La storia comincia nel momento in cui questo personaggio è chiamato a fare i conti con quella ferita. Credo che sia una cosa che facciamo tutti perché tutti siamo stati feriti. In fondo il senso della vita sta proprio in questo difficile confronto».
 
Per Salvatore Basile, sceneggiatore al suo esordio da regista L’uomo che cavalcava nel buio è il racconto di come «nessun traguardo sia irraggiungibile se inseguito con onestà e passione vera e che i sacrifici che occorrono per vincere correttamente qualsiasi sfida, sono il vero senso della vita, la gioia più profonda che si possa provare».
 

mikronet

Lascia un commento