ASPETTANDO LA GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO
(Silveria Conte) – Il libro è l’unico oggetto inanimato che possa avere sogni – scrisse una volta il grande Ennio Flaiano.
Ed è proprio a quei sogni travestiti da segni e parole che dal 1995 l’Unesco dedica una giornata, il 23 aprile, a voler sottolineare, semmai ce ne fosse ancora bisogno, come il libro “sia sempre stato un potente strumento di diffusione e conservazione della cultura”. Uno strumento, si legge nel manifesto, che può influenzare i comportamenti e stimolare la comprensione, la tolleranza e il dialogo. La data non è casuale, poiché rappresenta un omaggio a tre fra i più grandi autori di tutti i tempi, che morirono proprio in quel giorno del lontano1616: William Shakespeare, Miguel de Cervantes e Garcilaso de la Vega.
Domenica 15 aprile è stata la volta di un’altra storia, diventata tristemente famosa, quella autobiografica di un altro autore di prestigio, Massimo Carlotto. Nel 1976, a Padova, Massimo Carlotto viene infatti accusato di un omicidio su cui doveva solo testimoniare. Ha solo diciotto anni. Comincia così la sua assurda vicenda che lo porterà a subire undici processi, a passare sei anni in carcere e cinque anni da fuggiasco, tra Francia, Spagna e Messico, fino a quando, diciassette anni dopo, il 7 Aprile 1993, riceve la Grazia Presidenziale. Questa storia scritta dallo stesso Parlotto, è diventata poi un film diretto da Andrea Manni, con Daniele Liotti, Joaquim De Almeida, Alessandro Benvenuti, Luisa Ranieri, che verrà proiettato presso la Saletta degli eventi della Libreria Guida Capua alle ore 19.00, in un evento curato dalle associazioni Architempo e Macchina da presa.
Odifreddi, in un colloquio con il prof. Giorgio Agnisola, e la giornalista Lidia Luberto, ha accompagnato il pubblico nel viaggio che egli stesso, come uomo di scienza e come cittadino, ha compiuto dentro le Scritture e lungo la storia della Chiesa, dalle origini ai giorni nostri, giungendo ad affermare che “il Cristianesimo ha costituito non la molla del pensiero democratico e scientifico europeo, bensì il freno che ne ha gravemente soffocato lo sviluppo civile e morale”.
Piergiorgio Odifreddi insegna logica presso l’Università di Torino e la Cornell University, collabora con Repubblica, l’Espresso e Le Scienze, e dirige per Longanesi la collana di divulgazione scientifica «La Lente di Galileo».
(Silveria Conte) – Il libro è l’unico oggetto inanimato che possa avere sogni – scrisse una volta il grande Ennio Flaiano.
Ed è proprio a quei sogni travestiti da segni e parole che dal 1995 l’Unesco dedica una giornata, il 23 aprile, a voler sottolineare, semmai ce ne fosse ancora bisogno, come il libro “sia sempre stato un potente strumento di diffusione e conservazione della cultura”. Uno strumento, si legge nel manifesto, che può influenzare i comportamenti e stimolare la comprensione, la tolleranza e il dialogo. La data non è casuale, poiché rappresenta un omaggio a tre fra i più grandi autori di tutti i tempi, che morirono proprio in quel giorno del lontano1616: William Shakespeare, Miguel de Cervantes e Garcilaso de la Vega.
Domenica 15 aprile è stata la volta di un’altra storia, diventata tristemente famosa, quella autobiografica di un altro autore di prestigio, Massimo Carlotto. Nel 1976, a Padova, Massimo Carlotto viene infatti accusato di un omicidio su cui doveva solo testimoniare. Ha solo diciotto anni. Comincia così la sua assurda vicenda che lo porterà a subire undici processi, a passare sei anni in carcere e cinque anni da fuggiasco, tra Francia, Spagna e Messico, fino a quando, diciassette anni dopo, il 7 Aprile 1993, riceve la Grazia Presidenziale. Questa storia scritta dallo stesso Parlotto, è diventata poi un film diretto da Andrea Manni, con Daniele Liotti, Joaquim De Almeida, Alessandro Benvenuti, Luisa Ranieri, che verrà proiettato presso la Saletta degli eventi della Libreria Guida Capua alle ore 19.00, in un evento curato dalle associazioni Architempo e Macchina da presa.
Odifreddi, in un colloquio con il prof. Giorgio Agnisola, e la giornalista Lidia Luberto, ha accompagnato il pubblico nel viaggio che egli stesso, come uomo di scienza e come cittadino, ha compiuto dentro le Scritture e lungo la storia della Chiesa, dalle origini ai giorni nostri, giungendo ad affermare che “il Cristianesimo ha costituito non la molla del pensiero democratico e scientifico europeo, bensì il freno che ne ha gravemente soffocato lo sviluppo civile e morale”.
Piergiorgio Odifreddi insegna logica presso l’Università di Torino e la Cornell University, collabora con Repubblica, l’Espresso e Le Scienze, e dirige per Longanesi la collana di divulgazione scientifica «La Lente di Galileo».
PROGRAMMA 14-23 APRILE 2007
Sabato 14 aprile ore 20.00
Mauro Covacich autore di Fiona Einaudi
Il fuggiasco tratto dall´omonimo romanzo di Massimo Carlotto
un film di Andrea Manni
con Daniele Liotti, Joaquim De Almeida, Claudia Coli, Alessandro Benvenuti, Francesca De Sapio, Luisa Ranieri
Piergiorgio Odifreddi autore di Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici) Longanesi
gli studenti incontrano la scrittrice
ex Convento di San Francesco S. Maria C. V.
Giovedì 19 aprile ore 9.30
incontrano
Valeria Di Napoli, nata a Foggia nel 1981, meglio conosciuta con lo pseudonimo di Pulsatilla comincia a scrivere nella sua città d’origine negli anni del Liceo classico, ed ottiene un primo riconoscimento nel 2001, giungendo in finale nel prestigioso Premio Campiello giovani. Si trasferisce maggiorenne dalla Puglia a Milano, dove ha svolto la professione di copywriter, e, negli anni successivi, si sposta a Roma, dove attualmente vive. Nel 2006 con il suo primo romanzo La Ballata delle Prugne Secche, una storia pseudo-autobiografica, ispirata dal suo stesso blog e ricca di spunti comici ed ironici, ha raggiunto, nel luglio 2006, i vertici della classifica italiana delle vendite.
L’ass. cult. ARCHITEMPO
Bibliothè
La storia – quella di un manipolo di giovani della banlieu nera napoletana, spazzati via ad uno ad uno dalla violenza (e dal caso) – è durissima: Matteo (Domenico Balsamo), l’unico superstite, benché non avesse fatto in tempo ad uscire dal gruppo, ottiene un permesso dal carcere, dove era finito anni prima per aver ucciso Alessandro, fratello incestuoso della sua fidanzata, per far visita al padre morente. Nel breve lasso, il ragazzo, oppresso dai sensi di colpa e dalla fune al collo del rimorso, troverà il tempo per mettere mano alla nobile trama dell’espiazione. Organizzerà, allora, con l’aiuto di una suora-coraggio, la fuga di Rosa, sua vicina e vecchia, inconfessata fiamma, costretta dal padre anni prima ad un matrimonio riparatore e irrimediabilmente infelice con un giovane delinquente rozzo e violento.
Enrico Ianiello e Tony Laudadio Onorevole Teatro Casertano
Il Libro
È direttore della recente manifestazione svoltasi l’8 e 9 aprile, a Napoli, `Emozioni Napoli´ maratona di spettacolo dedicata alle varie espressioni artistiche della città del Vesuvio e dell’intera regione.
Festa del Libro: Letture e degustazioni di vino in libertà