FATTI E POESIA a cura di Reno Bromuro
* FATTI: DAL 12 MAGGIO 1993 AL 14 MAGGIO 2002
* PARLIAMONE: INTERCETTAZIONI TELEFONICHE
* POESIA: PARLOTTIO DI PASSERI DI ENZO ZITO
Un abbraccio circolare con tutto l’amore che posso,
Reno
A Reno gli auguri più calorosi di tutta la redazione di Oltrepensiero.it per una pronta e definitiva guarigione. Il suo carattere indomito, nonostante tutto e la sua non più giovanissima età, non gli ha impedito di inviarci, in ogni caso, il suo contributo.
Grazie Reno.
* FATTI: DAL 12 MAGGIO 1993 AL 14 MAGGIO 2002
* PARLIAMONE: INTERCETTAZIONI TELEFONICHE
* POESIA: PARLOTTIO DI PASSERI DI ENZO ZITO
Un abbraccio circolare con tutto l’amore che posso,
Reno
A Reno gli auguri più calorosi di tutta la redazione di Oltrepensiero.it per una pronta e definitiva guarigione. Il suo carattere indomito, nonostante tutto e la sua non più giovanissima età, non gli ha impedito di inviarci, in ogni caso, il suo contributo.
Grazie Reno.
10 maggio 2000
: le dichiarazioni sulla riforma della Sanità fatte dal neoministro Umberto Veronesi provocano molte polemiche. Veronesi critica duramente la riforma Bindi, che ha imposto ai medici la scelta fra pubblico e privato, aprendo un altro fronte di polemica nella maggioranza di governo.Ritengo che più che alla sinistra debba prepararsi a resistere ai processi che ancora lo aspettano insieme ai suoi sodali, ed anche all’opinione pubblica che, seppur lentamente, comincia a conoscere la verità».
Ma, la notizia “bomba” del giorno sono le intercettazioni telefoniche che metterebbero in risalto il marcio che c’è nel campionato di calcio italiano, responsabili il direttore generale della Juventus e le sue telefonate intercettate. Durante la disputa di Venerdì 5 u.s. Enrico Mentana e i suoi ospiti a MATRIX hanno approfondito e scandagliato, rivoluzionando il problema e ricomponendolo logicamente, ma senza risolverlo; però hanno messo in risalto il marcio esistente nel mondo calcistico, perché ci sono cariche che creano conflitti d’interessi tra tutte le squadre più forti del campionato e i maggiori responsabili fanno parte del Club della Juve, dimenticando il vice presidente del Milan, che è anche dirigente della Federazione Calcio, ma il maggiore indiziato deve necessariamente essere la squadra più forte del momento. Non è la prima volta, in ventinove anni in cui “la Vecchia Signora” ha vinto lo scudetto. E’ un caso, oppure una persecuzione per infangare gli scudetti vinti? E poi, siamo certi che quest’anno lo vincerà, visto che il Milan è a soli tre punti e basterebbe una piccola scivolata della “Vecchia Signora” perché dica addio al numero ventinove? Parliamone! Mi piacerebbe sapere il vostro parere, scrivetemi e ne parliamo.
* LA POESIA DELLA SETTIMANA:
PARLOTTIO DI PASSERI di Enzo Zito
Enzo Zito aveva iniziato a scrivere da appena un lustro. La chiamata della poesia era stata tardiva, gli era giunta dopo aver lavorato tutta la vita a progettare costruzioni edilizie. Non aveva frequentato ambienti letterari, forse perché si era venuta a creare una situazione non molto ideale per gli scrittori, per non parlare dei poeti, liberati da troppo pesanti ipoteche in voga, forse squilibrati per la mancanza di punti di riferimento: ignorati dagli editori e da chi naviga svogliatamente in Internet vagliando i siti in parte graditi, ma in ogni caso tali da non fornire un criterio di giudizio. Forse, Enzo Zito, avendo letto che la poesia, in questi ultimi anni, è dispersa, «arrabattata», imbastita e ricucita, ha preferito misurarsi più direttamente con se stesso, ha scelto con maggiore libertà, ha prodotto testi affascinanti e colorici, immaginifici e arricchiti da metafore, valutabili su un metro più ampio che non è quello voluto dalla moda. Visto con quest’ottica ha arricchito la pluralità di segni che il lettore e lo studioso cerca per necessità creativa, o forse per evitare che sfuggano quelle immagini che domani potrebbero essere le stesse che più contano, navigando in un mare aperto in cui non è facile orientarsi subito sui fondali profondi e rovinosi.
Il suo particolare classicismo, lo lega ad una filosofia creazionista e finalista, esempio massimo d’oggettivismo e razionalismo poetico da cui egli resta estraneo ai propri problemi, per addentrarsi in quelli del nostro tempo, ad una civiltà oggettivistica e irrazionale perché pone i significati nei fatti e non nelle idee.
Il divino, lo stoicismo e la scepsi, il complesso di rinunzia, l’arte povera; da questo insieme si genera la «Musa Cosmico – Naturalista» nei confronti dell’avversa contemporaneità e del suo inferno d’eccidi e barbarie. Quest’inferno lo fa Poeta naturalista ed altruista, mostrandoci il mondo che vorrebbe come quello dantesco volutamente rovesciato. Il punto comune col Sommo, nel sublime, pur capovolto, della poesia è la solitudine e la coscienza delle persone.
La piacevolezza per i contenuti realistici trasfigurati in «Arte maggiore» perché l’«Io creativo» e il «Sé razionale» raggiungono quell’equilibrio che ogni Artista dovrebbe raggiungere, superando la conflittualità degli opposti, per ricevere e… dare il meglio della produzione artistica, appunto, perché il lettore vi riconosca l’Arte maggiore, scevra da contenuti astratti, perché è evidente la giusta convinzione: «la poesia si fa con le parole, la musica con le note, la pittura con i colori», e non mettere in ombra ciò che i nostri padri sapevano, cioè che «la poesia non si fa soltanto con i suoni e la pittura non si fa unicamente col disegno e con i colori»
Zito era in conflitto con la sua epoca, la viveva e la soffriva fino in fondo, in quanto la sentiva nella propria individuale specificità che coincide con il puro umano.
PARLOTTIO DI PASSERI
sanno di nulla
tenue ricordo
di lontana vicinanza