CI SIAMO ABBUFFATI DI POESIA… di Silvia Parma

Silvia Parma, emcee per i POETI AD ALTA VOCE, ci guida nel mondo
dei Poetry Slam, un nuovo modo di fare poesia che, anche in Italia,  
sta raccogliendo i consensi di scrittori famosi.
CIBARSIDIVERSI, l’evento che si è svolto a Bologna agli inizi del mese
di maggio, è uno dei tanti esempi.
 

Bologna

…Perché “CIBARSIDIVERSI”, organizzata dai POETI AD ALTA VOCE a Bologna è stata davvero una serata conviviale: abbiamo diviso poesia e cibo, ed i poeti, arrivati anche da Vicenza, Forlì e Firenze, hanno avuto ampio spazio sul palco e l’hanno fatta da protagonisti. C’è chi ha letto versi propri, già scritti da tempo e chi, invece, si è cimentato nel Poetry Slam organizzato con la formula ad Improvvisazione.

La Gara Poetica –o Poetry Slam- , già coinvolgente per la sua stessa formula competitiva, ha aumentato i toni, inserendo alcune novità rispetto al regolamento “classico” di Marc Smith, il padre americano delle competizioni poetiche, che da vent’anni a questa parte si sono diffuse in Europa ed ora anche in Italia.

Innanzitutto le votazioni : non più cinque giurati scelti tra il pubblico, che votano a punti su lavagnette, ma TUTTI i presenti che danno la propria preferenza per alzata di mano …E poi il fatto che gli slammers recitino versi scritti all’impronta, su argomenti scelti a sorte sempre dal pubblico, con pochi minuti di preparazione, e non più versi già pronti.

La sfida nelle eliminatorie è a coppie, differente per ogni coppia, solo uno passa il turno. Meccanismo che si ripete per semifinali e finale, fino al vincitore.

                                                                                                              segue…>>



Silvia Parma, emcee per i POETI AD ALTA VOCE, ci guida nel mondo
dei Poetry Slam, un nuovo modo di fare poesia che, anche in Italia,  
sta raccogliendo i consensi di scrittori famosi.
CIBARSIDIVERSI, l’evento che si è svolto a Bologna agli inizi del mese
di maggio, è uno dei tanti esempi.
 

Bologna

…Perché “CIBARSIDIVERSI”, organizzata dai POETI AD ALTA VOCE a Bologna è stata davvero una serata conviviale: abbiamo diviso poesia e cibo, ed i poeti, arrivati anche da Vicenza, Forlì e Firenze, hanno avuto ampio spazio sul palco e l’hanno fatta da protagonisti. C’è chi ha letto versi propri, già scritti da tempo e chi, invece, si è cimentato nel Poetry Slam organizzato con la formula ad Improvvisazione.

La Gara Poetica –o Poetry Slam- , già coinvolgente per la sua stessa formula competitiva, ha aumentato i toni, inserendo alcune novità rispetto al regolamento “classico” di Marc Smith, il padre americano delle competizioni poetiche, che da vent’anni a questa parte si sono diffuse in Europa ed ora anche in Italia.

Innanzitutto le votazioni : non più cinque giurati scelti tra il pubblico, che votano a punti su lavagnette, ma TUTTI i presenti che danno la propria preferenza per alzata di mano …E poi il fatto che gli slammers recitino versi scritti all’impronta, su argomenti scelti a sorte sempre dal pubblico, con pochi minuti di preparazione, e non più versi già pronti.

La sfida nelle eliminatorie è a coppie, differente per ogni coppia, solo uno passa il turno. Meccanismo che si ripete per semifinali e finale, fino al vincitore.

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 Poetry Slam

Perché facciamo Poetry Slam? Per coinvolgere quanti più poeti possibile, per dare a tutti la possibilità di raccontarsi sul palco coi propri versi.
Ma soprattutto perché nei Poetry Slam il pubblico diventa parte attiva, tutti sono coinvolti: ognuno può esprimere un parere su quanto ascolta, e non subisce passivamente le letture o performance. In fondo è come chi osserva un quadro o ascolta musica, il pubblico degli slam può commentare assieme ai poeti le proprie emozioni, positive o negative.
Il gioco diventa allora condivisione dell’esperienza, mettersi alla prova senza rischio, ma, proprio per questo, con sincerità e a nudo, senza le barriere delle convenzioni a cui i Readings tradizionali ci hanno un po’ abituato.
I risultati degli Slam sono sempre una sorpresa: capita che a vincere siano poeti emeriti sconosciuti contro scrittori che hanno già pubblicato o addirittura “famosi”.
E, quando si tratta di slam ad improvvisazione, quello che colpisce di più, oltre la bellezza dei versi e l’abilità di chi li ha scritti, è il patos che la lettura immediata di una poesia appena composta trasmette: l’emozione non ha tempo di venire filtrata da una rielaborazione o eventuali ritocchi, ma è lì, sul palcoscenico, assieme a chi l’ha provata e scritta. E il pubblico lo percepisce, eccome, e ne fa tesoro.
Forse è questo che attira i poeti sul palco. Forse è per questo che nomi affermati di poesia e spettacolo ci seguono con costanza e ci appoggiano.

Poeti ad Alta Voce

La prima antologia dei poetry slam “POETI AD ALTA VOCE”, riunisce versi dei poeti/slammers, tra cui il prof. Giorgio Celli, Carlo Rotino, Franz Campi (musicista e autore del testo di “Banane e Lampone”, che è anche il primo illustre “emcee”-o maestro di cerimonia- bolognese, ed al quale i Poeti Ad Alta Voce devono il loro primo palco importante per un Poetry Slam), Roberto Freak Antoni degli Skiantos, Luciano Manzalini dei Gemelli Ruggeri, Loredana Magazzeni, Lello Voce (scrittore e poeta che dieci anni fa ha portato gli Slam in Italia), Alberto Masala, Alberto Bertoni, solo per citarne alcuni.
Per la cronaca: prima classificata Antonella Chinaglia (FE), secondo Lupo Angel (PG), terzi a parimerito Urbano Briganti e Leila Falà (BO) sul tema “Oriente” (l’ultimo di tutti quelli estratti a sorte).
..Ah dimenticavo , i ringraziamenti agli ospiti che ci hanno tenuto compagnia: il prof. Celli, Luciano Manzalini, i vignettisti Zap e Ida, il pianista Davide Sale, lo storiografo Gianni Ghiselli e i sempre più numerosi poeti che partecipano con il loro lavoro e rendono possibile il nostro.

Per chi volesse conoscere più da vicino l’Associazione POETI AD ALTA VOCE può scrivere a poetiadaltavoce@libero.it oppure silviaparma@libero.it

mikronet

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