GIRO D'ITALIA AD IVAN BASSO
Ultima tappa al tedesco Forster
Il ciclista varesino vince l’89esima edizione,
conservando la maglia rosa fino all’ultimo.
Ma è polemica con Simoni che attacca:
”Mi ha chiesto i soldi”
Una supremazia vera e propria che i veleni e le accuse di Gilberto Simoni non sembrano turbare. Lo scalatore trentino, oggi ospite con Basso al ‘Processo alla Tappa’ di RaiSport, ha rifiutato di riappacificarsi con il rivale ed ha rilanciato le accuse: ”Nella mia carriera ho corso con dei corridori con cui bastava uno sguardo per capirsi. Gli do il merito di aver vinto, ma lui per me rimane cancellato”.
segue…>>
Ultima tappa al tedesco Forster
Il ciclista varesino vince l’89esima edizione,
conservando la maglia rosa fino all’ultimo.
Ma è polemica con Simoni che attacca:
”Mi ha chiesto i soldi”
Una supremazia vera e propria che i veleni e le accuse di Gilberto Simoni non sembrano turbare. Lo scalatore trentino, oggi ospite con Basso al ‘Processo alla Tappa’ di RaiSport, ha rifiutato di riappacificarsi con il rivale ed ha rilanciato le accuse: ”Nella mia carriera ho corso con dei corridori con cui bastava uno sguardo per capirsi. Gli do il merito di aver vinto, ma lui per me rimane cancellato”.
Basso aveva conquistato la maglia rosa al termine dell’ottava tappa grazie alla vittoria sull’arrivo in salita di Passo Lanciano, uno dei tre successi di tappa ottenuti dal varesino in questa edizione del Giro d’Italia. La maglia verde di miglior scalatore e quella blu della supercombinata sono invece rimaste rispettivamente sulle spalle dello spagnolo Juan Manuel Garate (Quick Step) e del bergamasco Savoldelli (Discovery Channel). Una maglia rosa tenuta stretta fino ad oggi, quando sull’ultimo traguardo del Giro si è imposto il tedesco Robert Forster (Gerolsteiner). Forster ha regolato il gruppo in volata, allo sprint, ha preceduto l’argentino Axel Richeze (Panaria), il connazionale tedesco Olaf Pollack (T-Mobile) e l’olimpionico livornese Paolo Bettini (QuickStep). Proprio Bettini, grazie al piazzamento all’arrivo e al successo sul traguardo volante di Cambiago, ha conquistato la maglia ciclamino togliendola proprio al vincitore del Giro.