GIRO D'ITALIA AD IVAN BASSO

Ultima tappa al tedesco Forster

Il ciclista varesino vince l’89esima edizione,
conservando la maglia rosa fino all’ultimo.
Ma è polemica con Simoni che attacca:
”Mi ha chiesto i soldi”

Ivan Basso

Milano, 28 mag. (Adnkronos/Ign) – L’ultima tappa l’ha vinta il tedesco Robert Forster ma il re di questo 89 esimo Giro D’Italia è Ivan Basso (nella foto). Per il ciclista varesino è stata una corsa fantastica. Un vero e proprio trionfo, da dominatore. Il corridore della Csc, che nell’albo d’oro succede a Paolo Savoldelli, ha ottenuto l’affermazione di maggior prestigio in carriera conservando la maglia rosa al termine della ventunesima ed ultima tappa, 140 chilometri di passerella da Museo del Ghisallo a Milano.

Una supremazia vera e propria che i veleni e le accuse di Gilberto Simoni non sembrano turbare. Lo scalatore trentino, oggi ospite con Basso al ‘Processo alla Tappa’ di RaiSport, ha rifiutato di riappacificarsi con il rivale ed ha rilanciato le accuse: ”Nella mia carriera ho corso con dei corridori con cui bastava uno sguardo per capirsi. Gli do il merito di aver vinto, ma lui per me rimane cancellato”.

                                                                                                             segue…>> 

Ultima tappa al tedesco Forster

Il ciclista varesino vince l’89esima edizione,
conservando la maglia rosa fino all’ultimo.
Ma è polemica con Simoni che attacca:
”Mi ha chiesto i soldi”

Ivan Basso

Milano, 28 mag. (Adnkronos/Ign) – L’ultima tappa l’ha vinta il tedesco Robert Forster ma il re di questo 89 esimo Giro D’Italia è Ivan Basso (nella foto). Per il ciclista varesino è stata una corsa fantastica. Un vero e proprio trionfo, da dominatore. Il corridore della Csc, che nell’albo d’oro succede a Paolo Savoldelli, ha ottenuto l’affermazione di maggior prestigio in carriera conservando la maglia rosa al termine della ventunesima ed ultima tappa, 140 chilometri di passerella da Museo del Ghisallo a Milano.

Una supremazia vera e propria che i veleni e le accuse di Gilberto Simoni non sembrano turbare. Lo scalatore trentino, oggi ospite con Basso al ‘Processo alla Tappa’ di RaiSport, ha rifiutato di riappacificarsi con il rivale ed ha rilanciato le accuse: ”Nella mia carriera ho corso con dei corridori con cui bastava uno sguardo per capirsi. Gli do il merito di aver vinto, ma lui per me rimane cancellato”.

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I contrasti tra i due, che si sono ignorati sia sul podio che in studio, erano emersi eri al termine dell’ultimo tappone dolomitico: Simoni, andato in fuga con Basso, era stato staccato dal varesino della Csc a 5 chilometri dal traguardo. Subito dopo aveva accusato il neocampione con queste parole: ”A cinque chilometri dalla fine mi è venuto a chiedere dei soldi per lasciarmi la tappa”.

Basso aveva conquistato la maglia rosa al termine dell’ottava tappa grazie alla vittoria sull’arrivo in salita di Passo Lanciano, uno dei tre successi di tappa ottenuti dal varesino in questa edizione del Giro d’Italia. La maglia verde di miglior scalatore e quella blu della supercombinata sono invece rimaste rispettivamente sulle spalle dello spagnolo Juan Manuel Garate (Quick Step) e del bergamasco Savoldelli (Discovery Channel). Una maglia rosa tenuta stretta fino ad oggi, quando sull’ultimo traguardo del Giro si è imposto il tedesco Robert Forster (Gerolsteiner). Forster ha regolato il gruppo in volata, allo sprint, ha preceduto l’argentino Axel Richeze (Panaria), il connazionale tedesco Olaf Pollack (T-Mobile) e l’olimpionico livornese Paolo Bettini (QuickStep). Proprio Bettini, grazie al piazzamento all’arrivo e al successo sul traguardo volante di Cambiago, ha conquistato la maglia ciclamino togliendola proprio al vincitore del Giro.

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