EVENTI IN RETROSPETTIVA a cura di Carlo Gattavilla
DIALOGANDO CON…
IL CELEBRE GRUPPO IN CONCERTO A CIVITAVECCHIA IN OCCASIONE DI ITINERARI HA MANDATO IN VISIBILIO IL PUBBLICO DEL TEATRO TRAIANO. LA LORO ESIBIZIONE, CHE HA AVUTO LUOGO NELLA PRIMAVERA SCORSA, RIMARRA’
NELLA STORIA DELLA CITTA’ PORTUALE.
RIVISITIAMO L’EVENTO CON L’INTERVISTA DI CARLO GATTAVILLA
NELLA STORIA DELLA CITTA’ PORTUALE.
RIVISITIAMO L’EVENTO CON L’INTERVISTA DI CARLO GATTAVILLA
Civitavecchia si è inchinata al mito dei New Trolls.
I “folletti” della musica leggera italiana (ospiti d’onore di “Itinerari” col coordinamento del direttore artistico Giulio Castello) si sono esibiti sul palcoscenico del Teatro Traiano per più di due ore regalando a un attento pubblico, i più grandi successi della loro carriera quarantennale spaziando ora sulle note di Visioni ora su Davanti agli occhi miei, passando per Faccia da cane, Miniera fino al Concerto Grosso per chiudere con l’immortale e “divina” Quella carezza della sera.
Calato il sipario, è partita la caccia all’autografo con Nico, Giorgio e Ricky rintanati nei loro camerini ma pronti e disponibili al dialogo. Stranamente si inizia dalla fine, cioè dal futuro. “I progetti dovrebbero essere abbastanza immediati – attacca Giorgio Usai – abbiamo registrato con l’orchestra sinfonica (dal vivo) dal teatro di La Spezia, il Concerto Grosso 1 e 2 che faranno parte del nostro prossimo Cd con un Dvd annesso. Oltre a questi pezzi aggiungeremo cinque o più inediti. Molto presto il tutto dovrebbe prendere forma”.
I “folletti” della musica leggera italiana (ospiti d’onore di “Itinerari” col coordinamento del direttore artistico Giulio Castello) si sono esibiti sul palcoscenico del Teatro Traiano per più di due ore regalando a un attento pubblico, i più grandi successi della loro carriera quarantennale spaziando ora sulle note di Visioni ora su Davanti agli occhi miei, passando per Faccia da cane, Miniera fino al Concerto Grosso per chiudere con l’immortale e “divina” Quella carezza della sera.
Calato il sipario, è partita la caccia all’autografo con Nico, Giorgio e Ricky rintanati nei loro camerini ma pronti e disponibili al dialogo. Stranamente si inizia dalla fine, cioè dal futuro. “I progetti dovrebbero essere abbastanza immediati – attacca Giorgio Usai – abbiamo registrato con l’orchestra sinfonica (dal vivo) dal teatro di La Spezia, il Concerto Grosso 1 e 2 che faranno parte del nostro prossimo Cd con un Dvd annesso. Oltre a questi pezzi aggiungeremo cinque o più inediti. Molto presto il tutto dovrebbe prendere forma”.
DIALOGANDO CON…
IL CELEBRE GRUPPO IN CONCERTO A CIVITAVECCHIA IN OCCASIONE DI ITINERARI HA MANDATO IN VISIBILIO IL PUBBLICO DEL TEATRO TRAIANO. LA LORO ESIBIZIONE, CHE HA AVUTO LUOGO NELLA PRIMAVERA SCORSA, RIMARRA’
NELLA STORIA DELLA CITTA’ PORTUALE.
RIVISITIAMO L’EVENTO CON L’INTERVISTA DI CARLO GATTAVILLA
NELLA STORIA DELLA CITTA’ PORTUALE.
RIVISITIAMO L’EVENTO CON L’INTERVISTA DI CARLO GATTAVILLA
Civitavecchia si è inchinata al mito dei New Trolls.
I “folletti” della musica leggera italiana (ospiti d’onore di “Itinerari” col coordinamento del direttore artistico Giulio Castello) si sono esibiti sul palcoscenico del Teatro Traiano per più di due ore regalando a un attento pubblico, i più grandi successi della loro carriera quarantennale spaziando ora sulle note di Visioni ora su Davanti agli occhi miei, passando per Faccia da cane, Miniera fino al Concerto Grosso per chiudere con l’immortale e “divina” Quella carezza della sera.
Calato il sipario, è partita la caccia all’autografo con Nico, Giorgio e Ricky rintanati nei loro camerini ma pronti e disponibili al dialogo. Stranamente si inizia dalla fine, cioè dal futuro. “I progetti dovrebbero essere abbastanza immediati – attacca Giorgio Usai – abbiamo registrato con l’orchestra sinfonica (dal vivo) dal teatro di La Spezia, il Concerto Grosso 1 e 2 che faranno parte del nostro prossimo Cd con un Dvd annesso. Oltre a questi pezzi aggiungeremo cinque o più inediti. Molto presto il tutto dovrebbe prendere forma”.
I “folletti” della musica leggera italiana (ospiti d’onore di “Itinerari” col coordinamento del direttore artistico Giulio Castello) si sono esibiti sul palcoscenico del Teatro Traiano per più di due ore regalando a un attento pubblico, i più grandi successi della loro carriera quarantennale spaziando ora sulle note di Visioni ora su Davanti agli occhi miei, passando per Faccia da cane, Miniera fino al Concerto Grosso per chiudere con l’immortale e “divina” Quella carezza della sera.
Calato il sipario, è partita la caccia all’autografo con Nico, Giorgio e Ricky rintanati nei loro camerini ma pronti e disponibili al dialogo. Stranamente si inizia dalla fine, cioè dal futuro. “I progetti dovrebbero essere abbastanza immediati – attacca Giorgio Usai – abbiamo registrato con l’orchestra sinfonica (dal vivo) dal teatro di La Spezia, il Concerto Grosso 1 e 2 che faranno parte del nostro prossimo Cd con un Dvd annesso. Oltre a questi pezzi aggiungeremo cinque o più inediti. Molto presto il tutto dovrebbe prendere forma”.
I New Trolls insomma parlano come se la loro carriera iniziasse adesso; evidentemente quarant’anni di carriera non sembrano spaventarli.
“Abbiamo sempre più voglia di fare cose nuove – continua Giorgio – e devo dire che non finisce mai. Se ciò finisse per noi sarebbe la fine”. Poi una parola d’elogio per i tanti spettatori che hanno gremito la platea. “Il pubblico di Civitavecchia è stato eccezionale – sottolinea il tastierista – molto attento, presente e molto partecipe: insomma lo zoccolo duro che molto spesso incontriamo in giro per l’Italia e in questo caso, Civitavecchia non si è smentita”.
Si parla degli innumerevoli successi portati in alto dalla formazione genovese. Ricky Belloni (voce e chitarre) non si sbilancia. “Tutte le nostre canzoni sono come nostri figli – ammette – la cosa è scontata ma sostanzialmente vera. Non c’è un brano che coccoliamo più degli altri. Ci sono brani che ci piace di più suonare e altri che fanno parte della nostra memoria: ma in generale tutti quelli che proponiamo durante la serata sono quelli che più ci appartengono. Quella carezza della sera? – risponde sorridendo – è la canzone più conosciuta. Ha dei pregi così come li hanno altri brani che non sono così noti ma di sicuro ne hanno le qualità”.
Loro stessi, sul palco, hanno ricordato ai meno acuti che i New Trolls hanno partecipato ad otto edizioni del Festival di San Remo, piazzandosi, come sottolinea Nico Di Palo, sempre all’ultimo posto. Gli abbiamo chiesto se tornerebbero su quel palco. “Mai dire mai – sostiene la voce storica del gruppo – onestamente devo dire che San Remo non è proprio il nostro territorio ideale. Noi ci muoviamo meglio dai concerti dal vivo e altre situazioni. Se dovesse arrivare un brano che ci è congeniale, in una situazione ottimale per noi, perché no?”.
C’è poi l’acuto del direttore artistico Giulio Castello: chiede ai New Trolls come fanno ad andare d’accordo, loro che hanno una fede calcistica, diametralmente opposta: un sampdoriano, un genoano e un interista. “Non abbiamo niente da spartire con Nico – sorridono Giorgio e Ricky – in quanto lui partecipa al campionato di serie B”.
Di Palo sembra non accusare il colpo, la mette sul fair play e precisa. “Io sono sampdoriano – precisa – però non sono stato mai contro al Genoa né tanto meno contro le altre squadre: a me del calcio non me ne importa niente. Tengo per la Samp perché sin da piccolo mi piacevano i colori della maglia e poi da ragazzo ho cantato l’inno del Doge”.
Giorgio è in serata di lanciar frecciatine. “Il calcio è uno spettacolo – dice – come lo è un concerto: l’Inter purtroppo non è capace di dar spettacolo”.
Una risata generale rimette tutti d’accordo. Prima di lasciarli, non rifiutano autografi e foto di gruppo. Poi la stretta di mano sta a significare l’epilogo di una serata indimenticabile.
“Abbiamo sempre più voglia di fare cose nuove – continua Giorgio – e devo dire che non finisce mai. Se ciò finisse per noi sarebbe la fine”. Poi una parola d’elogio per i tanti spettatori che hanno gremito la platea. “Il pubblico di Civitavecchia è stato eccezionale – sottolinea il tastierista – molto attento, presente e molto partecipe: insomma lo zoccolo duro che molto spesso incontriamo in giro per l’Italia e in questo caso, Civitavecchia non si è smentita”.
Si parla degli innumerevoli successi portati in alto dalla formazione genovese. Ricky Belloni (voce e chitarre) non si sbilancia. “Tutte le nostre canzoni sono come nostri figli – ammette – la cosa è scontata ma sostanzialmente vera. Non c’è un brano che coccoliamo più degli altri. Ci sono brani che ci piace di più suonare e altri che fanno parte della nostra memoria: ma in generale tutti quelli che proponiamo durante la serata sono quelli che più ci appartengono. Quella carezza della sera? – risponde sorridendo – è la canzone più conosciuta. Ha dei pregi così come li hanno altri brani che non sono così noti ma di sicuro ne hanno le qualità”.
Loro stessi, sul palco, hanno ricordato ai meno acuti che i New Trolls hanno partecipato ad otto edizioni del Festival di San Remo, piazzandosi, come sottolinea Nico Di Palo, sempre all’ultimo posto. Gli abbiamo chiesto se tornerebbero su quel palco. “Mai dire mai – sostiene la voce storica del gruppo – onestamente devo dire che San Remo non è proprio il nostro territorio ideale. Noi ci muoviamo meglio dai concerti dal vivo e altre situazioni. Se dovesse arrivare un brano che ci è congeniale, in una situazione ottimale per noi, perché no?”.
C’è poi l’acuto del direttore artistico Giulio Castello: chiede ai New Trolls come fanno ad andare d’accordo, loro che hanno una fede calcistica, diametralmente opposta: un sampdoriano, un genoano e un interista. “Non abbiamo niente da spartire con Nico – sorridono Giorgio e Ricky – in quanto lui partecipa al campionato di serie B”.
Di Palo sembra non accusare il colpo, la mette sul fair play e precisa. “Io sono sampdoriano – precisa – però non sono stato mai contro al Genoa né tanto meno contro le altre squadre: a me del calcio non me ne importa niente. Tengo per la Samp perché sin da piccolo mi piacevano i colori della maglia e poi da ragazzo ho cantato l’inno del Doge”.
Giorgio è in serata di lanciar frecciatine. “Il calcio è uno spettacolo – dice – come lo è un concerto: l’Inter purtroppo non è capace di dar spettacolo”.
Una risata generale rimette tutti d’accordo. Prima di lasciarli, non rifiutano autografi e foto di gruppo. Poi la stretta di mano sta a significare l’epilogo di una serata indimenticabile.