GLI U.F.O. NELLO SPAZIO

AVVISTAMENTI DI ASTRONAUTI USA E COSMONAUTI RUSSI !


di      A L E S S A N D R O   S A C R I P A N T I

Lo sbarco sulla Luna

La sensazionale notizia arrivata in Italia il 26.07.2006, che Edward “Buzz” Aldrin, eroe dello spazio, per essere stato il secondo uomo ad aver poggiato piede sulla Luna, ha rivelato all’emittente inglese Channel Five, nel programma intitolato “Apollo 11: The Untold Story” (Apollo 11 – la storia mai raccontata), che durante la missione Apollo 11, la prima nella storia astronautica ad arrivare sul suolo lunare, i tre astronauti; Neil Armstrong, Michael Collins e lo stesso Aldrin, furono “scortati” da un ufo durante il percorso che li portava al primo allunaggio del 20 luglio 1969.

La casistica ufologica spaziale, comunque non ha inizio con gli avvistamenti degli astronauti arrivati sulla Luna, ma come ci ricorda e ha scritto il Console Alberto Perego: L’aviazione extraterrestre ha sempre seguito, controllato ed osservato da vicino, tutti i nostri esperimenti spaziali.
Risulta che siano stati osservati e seguiti in orbita da oggetti volanti non identificati per primo lo Sputnik I (3-10-1957), lo Sputnik II (3-11-1957), lo Juno II (1-11-1959), l’Echo I (2-08-1960), il Polaris (10-01-1961), il Minutemann (18-03-1963).

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AVVISTAMENTI DI ASTRONAUTI USA E COSMONAUTI RUSSI !


di      A L E S S A N D R O   S A C R I P A N T I

Lo sbarco sulla Luna

La sensazionale notizia arrivata in Italia il 26.07.2006, che Edward “Buzz” Aldrin, eroe dello spazio, per essere stato il secondo uomo ad aver poggiato piede sulla Luna, ha rivelato all’emittente inglese Channel Five, nel programma intitolato “Apollo 11: The Untold Story” (Apollo 11 – la storia mai raccontata), che durante la missione Apollo 11, la prima nella storia astronautica ad arrivare sul suolo lunare, i tre astronauti; Neil Armstrong, Michael Collins e lo stesso Aldrin, furono “scortati” da un ufo durante il percorso che li portava al primo allunaggio del 20 luglio 1969.

La casistica ufologica spaziale, comunque non ha inizio con gli avvistamenti degli astronauti arrivati sulla Luna, ma come ci ricorda e ha scritto il Console Alberto Perego: L’aviazione extraterrestre ha sempre seguito, controllato ed osservato da vicino, tutti i nostri esperimenti spaziali.
Risulta che siano stati osservati e seguiti in orbita da oggetti volanti non identificati per primo lo Sputnik I (3-10-1957), lo Sputnik II (3-11-1957), lo Juno II (1-11-1959), l’Echo I (2-08-1960), il Polaris (10-01-1961), il Minutemann (18-03-1963).

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Risulta che avevano già visto gli  ufo, gli astronauti e cosmonauti Gagarin, Titov, Mac Divitt, Cooper, Iegorov, Leonov, White, Borman, Lowell, Tereskova. Va ricordato tra l’altro che Yury Gagarin, cosmonauta russo, dell’allora U.R.S.S. (Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche), fu il primo uomo ‘ufficiale’ a varcare la soglia dell’orbita terrestre e viaggiare nello spazio.
L’allora maggiore Jurij Gagarin il 12 aprile 1961 alle ore 09.07 di Mosca, all’interno della navicella Vostok 1, Cosmonauti sovietici(Oriente 1) del peso di 4,7 tonnellate, parte per il volo spaziale e compie un’intera orbita ellittica attorno alla terra, raggiungendo una massima distanza di 302 km e una minima di 175 km e volando ad una velocità di 27.400 km/ora.
Durante il volo, guardando dalla navicella quello che nessuno aveva mai visto prima, comunica alla base che la terra è blu … è bellissima. Dopo 108 minuti di volo intorno al nostro pianeta, senza avere il controllo della navicella spaziale ma guidato da un computer controllato dalla base, la capsula frena la sua corsa accendendo i retrorazzi in modo da consentire il rientro nell’atmosfera terrestre. Gagarin viene espulso dall’abitacolo e paracadutato a terra. Il volo termina alle 10,20 ora di Mosca, in un campo vicino alla città di Takhtarova, diventando eroe dell’Unione Sovietica.
Dopo aver menzionato, alcuni passi dei due grandi storici eventi dell’uomo nell’era spaziale, va ricordato che subito dopo la dichiarazione di Aldrin alla televisione britannica, e riportata anche dal TGCOM, dal telegiornale di Mediaste Studio Aperto e dai quotidiani La Repubblica e La Stampa, l’eroe americano dello spazio fa incredibilmente marcia indietro, smentendo ogni sua dichiarazione e affermando di non aver mai osservato nessun ufo durante il viaggio verso la Luna.

Da La Stampa del 26/7/2006 di Vittorio Sabadin

MISTERI DELLO SPAZIO A 37 ANNI DALLO SBARCO SULLA LUNA L’EQUIPAGGIO DELL’APOLLO 11 RIVELA DETTAGLI SORPRENDENTI
«Eravamo sulla Luna scortati da un Ufo»

Trentasette anni fa, esattamente in questi giorni, milioni di persone in tutto il mondo affollavano i bar per seguire da preistoriche tv in bianco e nero l’avventura dell’Apollo 11, la capsula che avrebbe portato l’uomo sulla Luna. Coperte dalle voci dei commentatori, si udivano sullo sfondo le incomprensibili comunicazioni tra la base di Houston e i tre astronauti nella navicella: Neil Armstrong, Edward «Buzz» Aldrin e Michael Collins.
Due frasi, scambiate il 19 luglio, poco prima dello sbarco, erano sembrate a tutti i tecnici che seguivano la missione una normale richiesta di informazioni, ma nascondevano un segreto che Aldrin ha rivelato solo adesso: l’Apollo 11 non era solo nello spazio.
L’equipaggio chiese alla base dove si trovasse rispetto a loro l’S-IVB, il terzo modulo del razzo che li aveva spinti verso la Luna.
Lo sbarco sulla LunaDopo qualche minuto, Houston rispose che si trovava a 6000 miglia nautiche, circa 11 mila chilometri. «Non poteva dunque essere quello – ha rivelato Aldrin – il grande oggetto che vedevamo dall’oblò ad una certa distanza da noi. Era a forma di anello e si muoveva ad ellissi. Collins decise di guardarlo meglio con un
cannocchiale, non era sicuramente il nostro razzo»
.
I tre astronauti decisero di non comunicare altro alla base, e di parlarne solo al loro ritorno in un briefing riservato. «Che cosa potevamo fare? – ha spiegato Aldrin -. Dovevamo metterci a gridare ragazzi, c’è qualcosa che si muove qui di fianco, avete idea di che cosa possa essere? Molta gente ascoltava le comunicazioni tra noi e Houston, gente di tutti i tipi. Temevamo che qualcuno potesse chiedere di annullare la missione, a causa di una minaccia aliena o per qualunque altra stupida ragione.
Così decidemmo solo di informarci per precauzione su dove si trovasse l’S-IVB».
Tornati sulla Terra, accolti dal presidente americano Richard Nixon a bordo della portaerei Hornet, gli astronauti raccontarono le fasi dell’avvistamento ai responsabili della missione. La Nasa decise di non renderle pubbliche. Il dottor David Baker, all’epoca Senior Scientist dell’Apollo 11, ha spiegato che l’Agenzia spaziale americana, temendo il ridicolo, aveva vincolato l’equipaggio al segreto. «Molti tecnici della Nasa si sono convinti che gli Ufo esistono – ha detto Baker – e questo ha spinto ancora di più l’agenzia ad una politica di segretezza.
Nessuno riuscì a scoprire che cosa fosse l’oggetto che quelli dell’Apollo 11 avevano visto, ma è certo che questi avvistamenti non erano rari fino dai tempi dei primi viaggi in orbita: molti equipaggi avevano incontrato oggetti strani».
Anche se il nome di Neil Armstrong è rimasto nella memoria di tutti come quello dell’eroe della missione, il primo uomo a mettere piede sulla Luna, in realtà il vero protagonista di Apollo 11 fu Edwin Buzz Aldrin, colonnello dell’aviazione americana, discendente da una famiglia svedese di fabbri e predestinato ai voli sul nostro satellite dal cognome della madre: Moon. Ci sono pochissime foto di Armstrong sulla Luna, ma ce ne sono moltissime di Aldrin, che molti appassionati dei misteri lunari accusano adesso di non avere raccontato tutta la verità.
Basta fare una ricerca sul web con Google o Yahoo per rendersi conto di quante persone nel mondo siano convinte che, anche dopo l’allunaggio, «c’era qualcosa di strano là fuori».
La convinzione nasce da presunte intercettazioni delle comunicazioni fra gli astronauti e la Nasa, fatta da radioamatori a terra. Sceso sul suolo lunare, Armstrong affermò di vedere una intensa luce che proveniva da un cratere. La comunicazione si sarebbe interrotta bruscamente, ma non per le decine di persone che la intercettavano da casa.
 «Che cosa sono? Che cosa sono? Potete dirci che cosa sono? – avrebbero continuato Armstrong e Aldrin -. Oh Dio, non ci credereste. Siamo qui, stiamo tutti bene, ma abbiamo dei visitors.
Vi dico che ci sono altre navi spaziali qui e sono tutte allineate al bordo del cratere».
Di questa flotta galattica non c’è traccia nelle foto e nei filmati che la Nasa ha reso pubblici. Qualcosa dovrebbe potersi vedere negli altri documenti video, custoditi nei National Archives, ma – giusto perché il mistero degli Ufo lunari possa continuare ad affascinarci senza essere smentito -, dei 700 nastri della missione ne sono misteriosamente spariti 698 e l’unica macchina rimasta in grado di trasmetterli non esiste più: era conservata al Goddard Space Flight Center’s Data Evaluation Lab, chiuso e smantellato per mancanza di fondi.

La Smentita:

Patetica smentita di Aldrin a “Coast To Coast”:
non abbiamo visto UFO sulla Luna
NASA= NEVER A STRAIGHT ANSWER (Mai Una Risposta Chiara)
In onda dalle 23 alle 23:30 dello scorso 31 Luglio, durante il programma radiofonico “Coast to Coast” (C2C) condotto da George Noory, l’astronauta dell’Apollo 11 Buzz Aldrin ha nuovamente parlato della sua carriera e delle sue passeggiate sulla Luna. Smentendo inoltre quanto da lui affermato nel documentario “Apollo 11: The Untold Story” (Apollo 11, la storia non raccontata) trasmesso dall’emittente televisiva britannica Channel Five la sera di Lunedì, 24 Luglio, Aldrin ha chiarito in merito al suo avvistamento UFO durante la missione Apollo che ciò che vide, in realtà, furono lampi luminosi notturni, all’epoca misteriosi. Ma in una missione successiva – ha spiegato – i lampi vennero identificati come “particelle Z ad alta velocità”, ovvero, niente ET. Aldrin ha inoltre nuovamente raccontato di come dovettero aggiustare il Lander dopo la rottura di un componente di un interruttore automatico.
George Noory: La vita extraterrestre mi ha sempre interessato… qualcuno ha detto… hai visto qualcosa?
Buzz Aldrin: Charles Bertlitz scrisse qualcosa sull’Incidente di Roswell – cercando di approfittare di presunte osservazioni di persone e insoliti avvistamenti… che io e Neil avremmo visto delle creature verdi… cose di questo genere hanno danneggiato la mia reputazione e quella di altre persone. Così decisi di portarlo in tribunale e fargli causa perché continuava a ripetere frasi inesatte. Vincemmo la causa. Si spera sia servito ad alcune persone nel fare più attenzione a dire la verità sui fidati servitori del nostro governo. Penso sia da irresponsabili sollevare questioni che sono stati ampiamente spiegate. Vidi alcuni lampi di luce di notte mentre cercavo di andare a dormire. Pensai che si trattasse di particelle-z… ma la gente ingigantì la cosa…
GN: Non hai visto astronavi sulla Luna?
BA: No, solo la nostra.
GN: Credi che ci siano extraterrestri là fuori?
BA: Non credo sia così sorprendente – ci sono miliardi di galassie… ma parlare di viaggi intergalattici… quando comprendiamo le leggi della fisica… la velocità della luce non è qualcosa che creature delle proporzioni degli esseri umani… la velocità della luce non può essere superata. Fa cambiare il tempo, fa crescere la massa all’infinito… ma nei limiti della percezione e dell’identificazione, ci sarà sicuramente una comprensione che condizioni abitabili esistono nel nostro universo…
Fonte: www.dnamagazine.it

50 ANNI DI UFO NELLO SPAZIO
OSSERVATI DA ASTRONAUTI USA E COSMONAUTI RUSSI
AVVISTAMENTI UFO DA PARTE DEGLI ASTRONAUTI:   dichiarazioni  e  testimonianze

Maggiore Gordon Cooper

I1 Maggiore Cooper fu uno degli astronauti del progetto Mercury, e I’ultimo americano a volare nello spazio da solo. Il 15 Maggio 1963 partì verso lo spazio a bordo di una capsula Mercury, per un viaggio di 22 orbite intorno al mondo. Durante I’ultima,comunico’ alla stazione di rilevamento di Muchea (presso Perth, Australia occidentale) che poteva vedere un oggetto luminoso verde davanti a lui, che si avvicinava velocemente alla sua capsula. L’UFO era reale e solido, perché fu rilevato dal radar di Muchea. L’avvistamento di Cooper fu riportato dalla NBC, che stava seguendo il volo passo passo; ma quando egli atterrò, ai giornalisti fu detto che non sarebbe stato loro consentito di domandargli nulla in proposito. Il Maggiore Cooper era un fermo sostenitore degli UFO.
Oltre dieci anni prima, nel 1951, ne aveva avvistati mentre pilotava un jet F-86 Sabre sopra la Germania ovest. Erano metallici, a forma di disco e volavano molto alti, surclassando agevolmente tutti i caccia americani.

Archivio NASA (foto N. AS12-49-7278)

Cooper testimoniò anche di fronte alle Nazioni Unite: Io ritengo che questi velivoli extraterrestri ed i loro equipaggi stiano visitando il pianeta da altri pianeti. Molti astronauti erano riluttanti a parlare di UFO… Ho avuto occasione, nel 1951, di avere due giorni di osservazione di molti dei loro voli: erano di differenti dimensioni, e volavano in formazione da combattimento, solitamente da est ad ovest sull’Europa.
E secondo un’intervista registrata da J. L. Ferrando, il Maggiore Cooper affermò: Ho vissuto per molti anni con un segreto in una segretezza imposta a tutti gli specialisti in astronautica. Ora posso rivelare che ogni giorno, in America, i nostri radar agganciano oggetti di forma e composizione a noi sconosciute. E ci sono migliaia di testimonianze e una quantità’ di documenti per provarlo, ma nessuno vuole renderli pubblici. Perché? Perché le autorità temono che la gente possa pensare Dio sa a che tipo di terribili invasori. Così, la parola d’ordine è: ‘Dobbiamo evitare a tutti i costi il panico.
Fui inoltre testimone di uno straordinario fenomeno, qui sulla Terra. Accadde in Florida alcuni mesi fa. Vidi coi miei occhi un’area definita del terreno bruciata dalle
fiamme, con quattro tacche lasciate da un oggetto volante che era sceso nel bel mezzo di un campo. Alcuni esseri avevano lasciato il velivolo (c’erano tracce che lo provavano). Sembrava avessero effettuato topografia; avevano raccolto campioni di terreno; e infine, tornarono da dove erano venuti, sparendo ad enorme velocità. So per certo che le autorità fecero di tutto per tenere I’evento lontano da stampa e TV, per paura di reazioni di panico da parte del pubblico.

Ed White e James McDivitt
Nel Giugno del 1965, gli astronauti Ed White (il primo americano a passeggiare nello spazio) e James McDivitt stavano passando sopra le Hawaii in una capsula
Gemini, quando videro un bizzarro oggetto metallico. L’UFO aveva lunghi bracci sporgenti; McDivitt riprese immagini con una cinepresa, che non sono mai state diffuse.

James Lovell e Frank Borman
Nel Dicembre del 1965, anche gli astronauti Gemini James Lovell e Frank Borman videro un UFO nel corso della seconda orbita del loro volo record di 14 giorni.
Borman riportò di aver visto un’astronave sconosciuta poco distante dalla loro capsula. Il Controllo Gemini a Cape Kennedy gli disse che stava osservando    
I’ultimo stadio del loro stesso razzo Titan. Borman confermò di poter vedere perfettamente il razzo, ma che poteva vedere anche qualcosa di completamente diverso.

Questa comunicazione fu riportata durante il volo di James Lovell sulla Gemini 7:

Archivio NASA (foto N. AS12-51-8553)Lovell: Oggetto non identificato a ore 10 in alto.

Controllo: Qui Houston. Ripetete, Sette

Lovell: Ho detto che abbiamo un oggetto non identificato a ore 10 in alto

Controllo: Gemini 7, è il razzo o un avvistamento effettivo?

Lovell: Abbiamo diversi avvistamenti effettivi.

Controllo: Distanza o dimensioni stimate?

Lovell:Abbiamo in vista anche il razzo.


Neil Armstrong e BULZ Aldrin                                        

Secondo 1’astronauta della NASA Neil Armstrong, gli alieni hanno una base sulla Luna, e ci hanno detto a chiare lettere di andarcene e star lontani.
In base ai resoconti sinora non confermati, sia Neil Armstrong che Edwin Buzz Aldrin videro un UFO poco dopo il loro storico allunaggio con’Apollo 11, il 21 Luglio 1969. Ricordo di aver sentito uno di loro riferirsi ad una luce in o sopra un cratere durante la trasmissione televisiva, con il Controllo Missione che richiedeva ulteriori informazioni. Non si sentì niente altro. Secondo un ex impiegato della NASA, Otto Binder, alcuni radioamatori, con le loro stazioni riceventi in VHF, che aggiravano i ripetitori televisivi della NASA, raccolsero il seguente scambio:
NASA: Cosa c’e’ là? Controllo Missione chiama Apollo 11.
Apollo 11: Questi ‘babies’ sono enormi signore! smisurati! Oh mio Dio! Non ci credereste Vi dico che ci sono altre astronavi la’ allineate sul bordo piu’lontano del cratere! Sono sulla luna e ci osservano!
Un certo. professore, che desiderava rimanere anonimo, intavolò una discussione con Neil Armstrong durante un simposio della NASA.
Professore: Cos’è successo veramente lassù con 1’Apollo 11?
Armstrong: Fu incredibile. Naturalmente, tutti sapevamo che c’era una possibilità; il fatto è che ci hanno intimato di starcene lontani! (gli alieni) Da allora non ci fu più alcuna questione a proposito di stazioni spaziali o città lunari.
Professore: Cosa intende con ‘intimato di starcene lontani’?
Armstrong: Non posso entrare nei dettagli, eccetto che per dire che le loro navi erano molto superiori alle nostre, sia in dimensioni che in tecnologia. Ragazzi,
erano grosse – e minacciose! No, non se ne parla nemmeno di una stazione spaziale.
Professore: Ma la NASA effettuò altre missioni dopo Apollo 11?
Armstrong: Naturalmente, la NASA aveva I’incarico a quel tempo, e non poteva rischiare il panico sulla Terra. Ma in realtà’ fu un veloce scoop e a casa di nuovo.
Secondo il Dott. Vladimir Azhazha:
Neil Armstrong ritrasmise il messaggio al Controllo Missione, che due grandi oggetti misteriosi li stavano osservando dopo essere atterrati nei pressi del modulo lunare.
Ma questa trasmissione non fu mai sentita dal grande pubblico, perché la NASA la censurò.
Archivio NASA (foto N. AS13-62-8898)Secondo il Dott. Aleksandr Kasantev, Buzz Aldrin riprese un filmato a colori degli UFO dall’interno del modulo,e continuo’a filmarli dopo che lui ed Armstrong  furono usciti.
Armstrong ha confermato che la storia era vera, ma rifiutò di entrare in maggiori dettagli, oltre ad ammettere che dietro I’insabbiamento c’era la CIA.

Donald Slayton
Donald Slayton, un astronauta Mercury, rivelò in un’intervista di aver visto un UFO nel 1951: Stavo collaudando un caccia P51 a Minneapolis, quando avvistai questo oggetto. Ero a circa 10.000 piedi in un bel pomeriggio limpido e soleggiato. Pensai fosse un aereo,poi realizzai che nessun aereo poteva volare così in alto.
Come fui più vicino, mi sembrò un pallone meteorologico, grigio e di circa un metro di diametro. Ma appena mi ci misi dietro a quella dannata cosa, non sembrava
più un pallone, ma un disco.
Nello stesso istante, capii che si stava improvvisamente allontanando da me, ed eccomi là che correvo a circa 300 miglia all’ora. Lo seguii per un po’, e poi all’improvviso quell’affare prese semplicemente il volo. Tirò una virata in salita a 45 gradi, accelerò e sparì in un attimo.

Joseph A. Walker, pilota NASA
L’ 11 Maggio 1962, il pilota NASA Joseph Walker disse che uno dei suoi compiti, durante i suoi voli con 1′ X-15, era rilevare gli UFO. Ne ha filmati cinque o sei
durante il suo volo record, ad una quota di cinquanta miglia, nell’Aprile 1962. Era la seconda volta che riprendeva UFO in volo.
Ad una conferenza presso il Secondo Convegno Nazionale sugli Utilizzi Pacifici delle Ricerche Spaziali presso Seattle, Washington, disse: Non mi sento di fare
speculazioni su di essi. Tutto quello che so, appare nel filmato sviluppato dopo il volo.
Sino ad oggi, nessuno di questi filmati è stato fatto visionare al pubblico.

Maggiore Robert White
Archivio NASA (foto N. AS16-114-18423)Il 17 Luglio 1962, il Maggiore Robert White riferi’ di un UFO durante il suo volo con 1′ X-15. Egli riportò: Non ho idea di cosa potesse trattarsi. Era di colore grigiastro e distava circa 10-12 metri.Allora, secondo un articolo della rivista Time, il Maggiore White esclamò alla radio: Ci sono delle cose là fuori! Ci sono
assolutamente !

Comandante Eugene Cernan
Eugene Cernan era il comandante dell’Apollo 17. In un articolo del Los Angeles Times del 1973, a proposito degli UFO disse: Mi è stato domandato (a proposito degli UFO) e ho risposto pubblicamente che pensavo fossero qualcun altro, qualche altra civiltà.

Maurice Chatelain, NASA
Nel 1979 Maurice Chatelain, I’ex capo dei Sistemi di Comunicazione della NASA, Confermo’ che Armstrong aveva davvero riportato di vedere due UFO sul bordo di un cratere. Chatelain ritiene che alcuni UFO possano provenire dal nostro sistema solare, per la precisione da Titano.
L’incontro era risaputo alla NASA, ma nessuno ne ha parlato sinora.
… tutti i voli Apollo e Gemini erano seguiti, a distanza ma talvolta anche molto da vicino, da veicoli spaziali di origine extraterrestre – dischi volanti, o UFO, se
preferite chiamarli così. Ogni volta che succedeva, gli astronauti informavano il Controllo Missione, che poi ordinava il silenzio assoluto.
Penso che fu Walter Schirra sulla Mercury 8 il primo degli astronauti ad usare il nome in codice Babbo Natale, per indicare la presenza di dischi volanti nello
spazio vicino alla capsula. Comunque, le sue comunicazioni venivano a malapena notate dal grosso pubblico.
Ando’un po’ diversamente quando James Lovell, sul modulo di comando dell’Apollo 8, spunto da dietro la Luna e disse a chiunque ascoltasse: ‘Per favore, sappiate che c’è un Babbo Natale.’ Anche se ciò capitò durante il giorno di Natale del 1968, molte persone presentirono un significato nascosto in quelle parole.
Le voci persistono. La NASA può ben essere un ente civile, ma molti dei suoi programmi sono basati sul bilancio della difesa, e molti degli astronauti sono soggetti ai regolamenti di sicurezza militare, oltre il fatto che la National Security Agency seleziona tutti i filmati e probabilmente anche le comunicazioni radio.
Abbiamo dichiarazioni di Otto Binder,del Dott. Garry Henderson e di Maurice Chatelein, che gli astronauti avevano I’ordine tassativo di non discutere dei loro
avvistamenti .
E Gordon Cooper ha testimoniato al comitato delle Nazioni Unite che uno degli astronauti era stato testimone di un UFO al suolo.
Se non c’é segretezza, come mai questi avvistamenti non sono stati resi pubblici?

Scott Carpenter, NASA
Quando gli astronauti erano nello spazio, non erano mai soli. C’era una sorveglianza costante da parte degli UFO.

Riferimenti:
.  Above Top Secret, di Timothy Good
· Grent Mvstenes.· UFOs, di Robert Jackson
· Genesis Revisited, di Zechana Sitchin
· The UFO Encyclopedia, di John Spencer

(Fonte: Leland Lehrman, The Gate, New Haven, C7: USA, 10 Agosto 1995) (Tratto da:  NEXUS N.3 GENN-FEBB.1996)

Fonte : sito internet C.U.N. www.cun-italia.net

Le Missioni NASA e URSS:

MERCURY MA-6 Friendship 7 – 26/02/1962

John Glenn, durante il volo orbitale sopra l’Australia, comunica a Houston di vedere migliaia di particelle luminose che lo scortano per 6.000 chilometri. Al rientro nell’atmosfera sarà seguito da un globo luminoso che l’astronauta esclude trattarsi di una meteora: per le sue dichiarazioni Glenn sarà allontanato dai voli. (Francesco Ogliari).

MERCURY MA-7 Aurora 7 – 24/05/1962

Le particelle luminose che scortano l’astronave Mercury vengono scorte sopra l’Australia da Scott Carpenter, velocissime, in formazione. Carpenter esclama: Dunque esistono! Ditelo a Glenn che aveva ragione!. In fase di recupero, per un errore di calcolo, Scott Carpenter resta in acqua un’ora. Quando lo ritrovano asserisce di essere stato aiutato da un alone arancione, poi verde, attorno alla capsula. Il calore esterno non penetrò mai in cabina, anche se la temperatura era elevatissima. (Francesco Ogliari).

U.F.O:VOSTOK 4 – 12/08/1962
L’astronauta russo Pavel Popovic, durante le 45 rivoluzioni attorno alla Terra: Vedo le famose particelle luminose. (Francesco Ogliari).

MERCURY MA-8 Sigma 7 – 3/10/1962

Walter Schirra, su Mercury Sigma 7: Scott (Carpenter), le vedo anch’io le tue particelle luminose, mi scortano! (Francesco Ogliari).

MERCURY MA-9 Faith 7 – 15/05/1963

Gordon Cooper: Durante il volo scorsi un’enorme palla luminosa che mi veniva addosso: era un disco volante verde con fascia rossa.
La comunicazione di Carpenter a terra viene tagliata dalla NASA e l’astronauta ha il divieto di fare ulteriori dichiarazioni in tal senso ai giornalisti. (Tribuna Illustrata n. 28 – 9/07/1967) (Francesco Ogliari).

VOSTOK – 18/03/1965

Viene collocato in orbita il satellite artificiale russo Vostok, pilotato da Berezev e Leonov. Il primo cosmonauta ad uscire dalla capsula e a farsi trascinare in volo nello spazio cosmico fu Leonov. Si saprà poi che egli aveva visto un misterioso oggetto rotondo. (Alberto Perego).

GEMINI 1 – 8/04/1965

Viene lancia la Gemini 1, con due piloti a bordo. Fu un pieno successo, ma si apprese in seguito, da fonti riservate, che la Gemini era ancora nella sua prima orbita quando era stata avvicinata da quattro dischi che le si erano affiancati: dua ai lati, uno di sopra e uno dietro. (Alberto Perego).

GEMINI 4 – 3/06/1965

A bordo della Gemini 4, Mc Divitt avvista sopra le Hawaii un oggetto misterioso con sporgenze simili a braccia. Lo fotografa. Rivede altri due oggetti simili sopra le Canarie: alla NASA un portavoce ufficiale riferisce alla United Press: Un attento esame delle immagini scattate dall’oggetto non mostra nulla che somigli a un satellite. Mc Divitt dichiara che l’oggetto visto e gli altri due hanno forma di disco luminescente. (Francesco Ogliari).
Mac Divitt ammise di aver visto tre oggetti misteriosi attorno alla Gemini 4. Il primo oggetto, visto sulle Hawaii, venne descritto come un apparecchio con tre lunghe antenne. Si disse che poteva trattarsi di un vecchio Pegasus, vagante nello spazio. Ma che cosa erano gli altri due oggetti visti sulle Antille? Furono pubblicate fotografie di un oggetto visto da Mac Divitt e si disse che assomigliava ad una piccola cometa! (Alberto Perego).

GEMINI 7 – 4/12/1965
Frank Borman e James Lovell avvistano un oggetto non identificato durante il loro volo.
Borman affermò di aver visto l’oggetto ad una certa distanza dalla capsula. Da terra gli fu risposto che quello che aveva visto era lo stadio finale del loro razzo propulsore Titan. Borman replicò che il razzo propulsore era al suo posto e che lui stava vedendo qualcosa di completamente diverso.

GEMINI 8 – 16/03/1966
Veniva posta in orbita un’ Agena e dopo un’ora e quaranta minuti la Gemini 8. I piloti Scott e Armstrong riuscivano ad agganciarsi all’Agena a 300 Km d’altezza. Pochi minuti dopo Armstrong comunicava alla Base che la Gemini 8 si era messa a vibrare paurosamente e a ruotare su se stessa insieme all’Agena.
La Base dette immediatamente ordine di rientrare. U.F.O:Occorse però più di mezz’ora perché la Gemini riuscisse a staccarsi dall’Agena. I razzi di stabilizzazione, improvvisamente, ripresero a funzionare da soli. Armstrong dichiarò ai giornalisti che anche la Gemini 8 aveva incontrato le famose lucciole spaziali, già segnalate da Glenn e da Carpenter in precedenti voli orbitali. (Alberto Perego).

GEMINI 9 – 3/06/1966
Cernan riuscì a rimanere fuori della capsula per un’ora e trenta minuti (invece di due ore e trenta minuti come programmato), perché il suo casco cominciò a surriscaldarsi a 297 Km d’altezza, durante la 31esima orbita, all’inizio del terzo giorno di volo. La Gemini 9 ricevette allora l’ordine di rinunciare all’inseguimento dell’ATDA (satellite che avrebbe dovuto essere inseguito e poi agganciato dalla Gemini 9) e di rientrare.
Riuscì inspiegabile che l’ATDA, dopo aver compiuto 20 orbite attorno alla Terra, era stato improvvisamente circondato da cinque oggetti volanti, quattro dei quali non avevano potuto essere identificati. (Alberto Perego).

GEMINI 10 – 18/7/1966

Young e Collins fotografano dischi volanti. Collins rilascerà un’allucinante intervista trasmessa da Gianni Bisach per Prima Pagina, della RAI TV italiana, sulla sua esperienza. (Francesco Ogliari).

U.F.O:GEMINI 11 – 13/09/1966

Conrad e Gordon videro passare un oggetto misterioso ruotante su se stesso, poco distante dalla Gemini e riuscirono a fotografarlo. (Alberto Perego).

APOLLO 7 – 11/10/1968
Schirra, Eisele e Cunningham fotografano casualmente due oggetti sconosciuti sui monti del Pakistan.

APOLLO 8 – 21-27/12/1968

Durante la missione di Borman, Lovell e Anders vengono avvistati Ufo a forma di dischi mentre la capsula orbitava intorno alla Luna. Gli astronauti dicono: Siamo stati informati che Santa Claus esiste. (Maurice Chatelain).

APOLLO 9 – 3/03/1969
Mc Divitt, Scott e Schweickart realizzano il congiungimento col modulo lunare. Nella notte il sonno degli astronauti è stato turbato da misteriose trasmissioni radio per quattro volte consecutive. (Corriere della Sera – 5/03/1969) (Francesco Ogliari).

APOLLO 10 – 18-26/5/1969
Avvistati due Ufo seguire la capsula durante orbita lunare e volo di ritorno. (Maurice Chatelain).

APOLLO 11 – 20/7/1969 (allunaggio)
Poco prima che Neil Armstrong mettesse piede sulla Luna, due UFO gli passarono sulla testa e il suo compagno Buzz Aldrin scattò molte istantanee che li ritraevano. (Maurice Chatelain).
Buzz Aldrin, in occasione del venticinquesimo anniversario dello sbarco sulla Luna, ha dichiarato, alla presenza di Neil Armstrong, nel corso di una cerimonia celebrativa in Italia:
…un UFO c’era con noi… Poco dopo aver lasciato il campo gravitazionale della Terra diretti alla Luna, tutti e tre, Neil Armstrong, Mike Collins ed io, vedemmo apparire sull’oblò un oggetto luminoso che ci seguiva a distanza… Ne informammo Houston, la base. Pensammo che fosse l’ultimo stadio del Saturno 5, il missile che ci aveva lanciato, ma i conti non tornavano. Non poteva essere neppure la sonda robot lanciata dai sovietici per batterci almeno simbolicamente nella corsa alla Luna, perché era più avanti di noi. Che cos’era? Non lo so, non lo scoprimmo mai. L’oggetto ci accompagnò per molte ore e poi scomparve… (La Stampa – 24/07/1994) (Roberto Pinotti).

U.F.O:

APOLLO 12 – 14-24/11/1969
Poche ore dopo la partenza, i tre cosmonauti , Gordon, Conrad e Bean, comunicano alla Base di Houston di essere inseguiti da un oggetto volante non identificabile. La Base di Houston replicò: Andate pure a dormire tranquilli! Domani vi diremo di che cosa si tratta.
Il giorno dopo venne ufficialmente spiegato che l’oggetto misterioso era un riflesso (!?) di uno degli stadi esauriti del Saturno che, invece di immettersi in orbita solare, aveva proseguito nella stessa direzione dell’Apollo!!! L’opinione pubblica mondiale aveva intuito che cosa poteva effettivamente essere quell’oggetto luminoso che, a 40 chilomentri di distanza dall’Apollo 12, era apparso alla televisione di proporzioni enormi. (Alberto Perego).

APOLLO 13 – 12/04/1970
Missione Apollo 13 – Forma luminosa cilindrica fotografata durante la missione.

APOLLO 14 – 31/01-9/02/1971
Shepard avvista le luci misteriose che scortano l’astronave. Subito dopo comunica il suo messaggio di pace al mondo e l’invito a far sì che le scoperte scientifiche siano messe a punto solo per opera di pace. Contemporaneamente cade per la seconda volta il misterioso buio su New York, Filadelfia, Albany, Providence, Ottawa, Toronto e altre città restano bloccate da cause che restano ancora sconosciute. (Francesco Ogliari).

APOLLO 15 – 26/07-7/08/1971
foto che mostrano lo spostamento di un corpo bluastro, scattate nella zona di atterraggio dell’Apollo 15.

APOLLO 16 – 16-27/04/1972
La missione dell’Apollo 16 era composta dagli astronauti Ken Mattingly, Charlie Duke e John W. Young, che ha realizzato il video.
Nel filmato si vede un oggetto volante non identificato a forma di piatto, mentre l’Apollo 16 si avvicina alla luna
APOLLO 17 – 7-19/12/1972
Visti Ufo presso la Terra, vicino alla Luna e tra i due pianeti. (Maurice Chatelain)

Fonti: Notiziario UFO n. 7/9 (Luglio,Agosto,Novembre,Dicembre 1996) – Direttore Resp. Roberto Pinotti
Fonte : www.edicolaweb.net

Le foto (meno quella di Y. Gagarin) sono tratte dall’archivio NASA – www.nasa.gov

Alessandro Sacripanti

mikronet

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