RESIDUI TEATRO PRESENTA LAURA C
Liberamente tratto da “Aspettando Godot” di S. Beckett,
lo spettacolo denuncia fatti di mafia e ‘ndrangheta realmente accaduti.
Laura C debutterà in prima nazionale a Roma
al Rialto Santambrogio dal 3 all’8 ottobre ‘06
Come Wladimiro ed Estragone in Aspettando Godot di Samuel Beckett fanno del palcoscenico uno spazio di azioni, dialoghi, movimenti, apparentemente fini a loro stessi perché questo qualcosa sembra non arrivare mai; in realtà dietro la storia raccontata nell’immobilità temporale si nasconde una verità sconcertante che i nostri eroi cercano di scoprire. Mentre Beckett non conosceva il suo Godot, Diego e Salvatore sanno con certezza cosa stanno aspettando ed è qui che cronaca e teatro diventa un binomio inscindibile. Ma qual è la storia realmente accaduta?
Laura C è una normalissima nave mercantile che durante la seconda guerra mondiale scompare per sempre nei fondali marini portando con sé alimenti, vestiario, armi e un quantitativo di tritolo incommensurabile destinato alle truppe nazi-fasciste che aspettavano i rifornimenti in Africa settentrionale. L’emergenza guerra ed una cattiva amministrazione degli affari della marina militare hanno occultato per sempre la scomparsa della nave e, soprattutto, ciò che essa trasportava.
Non a caso, nella piece, la Magistratura prenderà il posto del Bambino dell’Aspettando Godot per sottolineare la sua innocenza di fronte ad un sistema che permette complici, ma non intromissioni.
Proprio la Magistratura ha lasciato trapelare la notizia che tutto il tritolo trasportato dalla nostra Laura C sia stato utilizzato per atroci e noti delitti: il duplice omicidio Falcone-Borsellino, l’attentato a Roma in via Fauro e in Laterano, a Firenze in via dei Georgofili nel ’93, l’attentato al sindaco di Reggio Calabria Scoppellitti nel 2004 e il più recente attentato al giudice di Caltanissetta Ottavio Sferlazza nel 2005.
Allo stato attuale non è possibile dare certezze, o almeno questo è stato detto. La verità, in fondo, è un relitto celato negli abissi.
Testo di Francesco Beltrani e Pasquale Marino
Regia di Gregorio Amicuzi
Con Michele Rispoli, Pasquale Marino, Gregorio Amicuzi
Musiche di A. D’Ntoni
Allestimento e disegno luci di Ignazio Abbatepaolo
Costumista: Margherita Pansini
Sarta: Annamaria Ciliberti
IL FATTO DI CRONACA – LA RASSEGNA STAMPA – LA COMPAGNIA …>>>
Liberamente tratto da “Aspettando Godot” di S. Beckett,
lo spettacolo denuncia fatti di mafia e ‘ndrangheta realmente accaduti.
Laura C debutterà in prima nazionale a Roma
al Rialto Santambrogio dal 3 all’8 ottobre ‘06
Come Wladimiro ed Estragone in Aspettando Godot di Samuel Beckett fanno del palcoscenico uno spazio di azioni, dialoghi, movimenti, apparentemente fini a loro stessi perché questo qualcosa sembra non arrivare mai; in realtà dietro la storia raccontata nell’immobilità temporale si nasconde una verità sconcertante che i nostri eroi cercano di scoprire. Mentre Beckett non conosceva il suo Godot, Diego e Salvatore sanno con certezza cosa stanno aspettando ed è qui che cronaca e teatro diventa un binomio inscindibile. Ma qual è la storia realmente accaduta?
Laura C è una normalissima nave mercantile che durante la seconda guerra mondiale scompare per sempre nei fondali marini portando con sé alimenti, vestiario, armi e un quantitativo di tritolo incommensurabile destinato alle truppe nazi-fasciste che aspettavano i rifornimenti in Africa settentrionale. L’emergenza guerra ed una cattiva amministrazione degli affari della marina militare hanno occultato per sempre la scomparsa della nave e, soprattutto, ciò che essa trasportava.
Non a caso, nella piece, la Magistratura prenderà il posto del Bambino dell’Aspettando Godot per sottolineare la sua innocenza di fronte ad un sistema che permette complici, ma non intromissioni.
Proprio la Magistratura ha lasciato trapelare la notizia che tutto il tritolo trasportato dalla nostra Laura C sia stato utilizzato per atroci e noti delitti: il duplice omicidio Falcone-Borsellino, l’attentato a Roma in via Fauro e in Laterano, a Firenze in via dei Georgofili nel ’93, l’attentato al sindaco di Reggio Calabria Scoppellitti nel 2004 e il più recente attentato al giudice di Caltanissetta Ottavio Sferlazza nel 2005.
Allo stato attuale non è possibile dare certezze, o almeno questo è stato detto. La verità, in fondo, è un relitto celato negli abissi.
Testo di Francesco Beltrani e Pasquale Marino
Regia di Gregorio Amicuzi
Con Michele Rispoli, Pasquale Marino, Gregorio Amicuzi
Musiche di A. D’Ntoni
Allestimento e disegno luci di Ignazio Abbatepaolo
Costumista: Margherita Pansini
Sarta: Annamaria Ciliberti
IL FATTO DI CRONACA – LA RASSEGNA STAMPA – LA COMPAGNIA …>>>
Il carico del piroscafo, costituito da alimenti, vestiario e tonnellate di armi munizione ed esplosivo, era diretto in Africa a rifornire le truppe nazi–fasciste impegnate sul fronte settentrionale dell’Africa. Il recupero continuò fino a quando un violento alluvione ingrossò la fiumara Molaro e trascinò completamente Laura C nei fondali.
Uno spettacolo ispirato al disastro della nave silurata nel ‘41
Laura C, l’attesa beckettiana
[…] I debiti, dichiarati, al teatro di S. Beckett sono molti: ma alla mancanza di senso della condizione umana che il teatro dell’irlandese esprime si sostituisce il senso compiuto con cui il fare incessante e inesausto del tempo in Calabria nota il vivere. Il dialogare di Totò e Didì non si arriccia sulla pretestuosità come espressione della mancanza di senso: ma nella perfetta sovrapponibilità delle due figure si affanna davanti a eventi che l’omertà retroproietta rispetto all’immagine che producono. […] Elemento che scandisce la recitazione e con questa si accorda: la musica. Questa si annoda agli elementi circensi che esaltano il fare surreale e lo humour nero e amaro di certi momenti. La recitazione sfutta alcuni stereotipi fino a trasformarli in un momento primigenio e istintivo della scena tanto da assecondare il dubbio che l’umorismo della vita consenta di superare o, quantomeno, di assecondare l’attesa stessa.
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