LE EMOZIONI E LE INQUIETUDINI DI BENEDETTO BRUNI
Sabato 21 ottobre presso la sala comunale di Arcille (GR) alle ore 18,00
sarà presentato il libro Emozioni di Benedetto Bruni.
Insieme all’autore interverranno il Prof. Claudio Spinelli e il Dott. Arsenio Carosi.
Nel 1943, la famiglia Bruni si sposta al podere Marruchetino, più vicino alla scuola.
Costretto dagli eventi bellici ad un infanzia di privazioni e di paura, anche l’adolescenza non gli riserva grandi soddisfazioni: duri lavori di campagna dall’alba al tramonto. Nel 1950 la famiglia Bruni si trasferisce nel podere La Carletta, a soli 15 km da Grosseto…
(Claudio Spinelli) Pur non essendo un critico letterario, ma un professore di chirurgia, Benedetto Bruni, con grande senso di amicizia, mi ha proposto di scrivere una breve presentazione sulla sua opera di poesie scelte. Il mio mestiere, dovendo confrontarmi quotidianamente con le problematiche riguardanti la vita e la morte, mi ha insegnato a conoscere non solo gli aspetti più esteriori dell’uomo ma anche quelli più nascosti, i sentimenti dell’animo umano. Ho sempre apprezzato di Benedetto il profondo senso di umanità, in particolare il suo altruismo, la sua sensibilità incondizionata, la sua semplicità e la sua onestà intellettuale; doti rilevabili similmente in Rosy.
(Arsenio Carosi) Non è mai scontata la conoscenza di una persona. Capita talora di viverci accanto e scoprirne all’improvviso talenti e virtù nascoste. Tanto inattese da restarne stupiti, incantati.
È successo a me quando mi si è rivelata la vocazione di Benedetto Bruni, allorché per la prima volta ho potuto conoscere il frutto della sua “passione”, quando ho appreso che la poesia rappresentava per Lui il miglior beneficio alla stanchezza, dopo una lunga giornata di duro lavoro. Avverti, in queste circostanze, tutti i limiti e le parzialità dei correnti rapporti umani e gioisci di scoperte che ne arricchiscono il valore. Trovi conferma che dentro il cuore e la testa delle persone non risiede solo l’imponderabile, c’è la vita senza confini, si situano passioni e tensioni che la rigidità delle parole mantiene nascosti, salvo… un’anima poetica in grado di farle scorrere sull’inchiostro. Ho vissuto con trasporto e attenzione la lettura del lavoro di Benedetto che abbraccia un periodo di oltre trent’anni della sua vita. Un’opera speculare alle sue traversie e alle sue esperienze, che riflette gioie e dolori (tanti), momenti d’intimità e di emozione, di ansia e di meditazione, nelle situazioni e negli ambienti che Egli si trova a percorrere. leggi tutto …>>>
Sabato 21 ottobre presso la sala comunale di Arcille (GR) alle ore 18,00
sarà presentato il libro Emozioni di Benedetto Bruni.
Insieme all’autore interverranno il Prof. Claudio Spinelli e il Dott. Arsenio Carosi.
Nel 1943, la famiglia Bruni si sposta al podere Marruchetino, più vicino alla scuola.
Costretto dagli eventi bellici ad un infanzia di privazioni e di paura, anche l’adolescenza non gli riserva grandi soddisfazioni: duri lavori di campagna dall’alba al tramonto. Nel 1950 la famiglia Bruni si trasferisce nel podere La Carletta, a soli 15 km da Grosseto…
(Claudio Spinelli) Pur non essendo un critico letterario, ma un professore di chirurgia, Benedetto Bruni, con grande senso di amicizia, mi ha proposto di scrivere una breve presentazione sulla sua opera di poesie scelte. Il mio mestiere, dovendo confrontarmi quotidianamente con le problematiche riguardanti la vita e la morte, mi ha insegnato a conoscere non solo gli aspetti più esteriori dell’uomo ma anche quelli più nascosti, i sentimenti dell’animo umano. Ho sempre apprezzato di Benedetto il profondo senso di umanità, in particolare il suo altruismo, la sua sensibilità incondizionata, la sua semplicità e la sua onestà intellettuale; doti rilevabili similmente in Rosy.
(Arsenio Carosi) Non è mai scontata la conoscenza di una persona. Capita talora di viverci accanto e scoprirne all’improvviso talenti e virtù nascoste. Tanto inattese da restarne stupiti, incantati.
È successo a me quando mi si è rivelata la vocazione di Benedetto Bruni, allorché per la prima volta ho potuto conoscere il frutto della sua “passione”, quando ho appreso che la poesia rappresentava per Lui il miglior beneficio alla stanchezza, dopo una lunga giornata di duro lavoro. Avverti, in queste circostanze, tutti i limiti e le parzialità dei correnti rapporti umani e gioisci di scoperte che ne arricchiscono il valore. Trovi conferma che dentro il cuore e la testa delle persone non risiede solo l’imponderabile, c’è la vita senza confini, si situano passioni e tensioni che la rigidità delle parole mantiene nascosti, salvo… un’anima poetica in grado di farle scorrere sull’inchiostro. Ho vissuto con trasporto e attenzione la lettura del lavoro di Benedetto che abbraccia un periodo di oltre trent’anni della sua vita. Un’opera speculare alle sue traversie e alle sue esperienze, che riflette gioie e dolori (tanti), momenti d’intimità e di emozione, di ansia e di meditazione, nelle situazioni e negli ambienti che Egli si trova a percorrere. leggi tutto …>>>