RIFIUTI – CONVEGNO ORGANIZZATO DALLA PROVINCIA DI VITERBO E DA LEGAMBIENTE

Mazzoli e Piazzai:
“Puntiamo alla raccolta differenziata porta a porta”

Discarica

“Superare la logica della discarica e capire finalmente che i rifiuti possono diventare una ricchezza”. Una frase importante che racchiude il senso vero del convegno “La ‘monnezza’ è un problema. La raccolta differenziata: un impegno civile. Emergenza e/o risorsa?”, che si è svolto stamattina nella Rocca dei Papi di Montefiascone.
L’incontro, promosso e organizzato da Legambiente, con la collaborazione della Provincia di Viterbo, Università della Tuscia e Comune di Montefiascone, è stato seguito da un numeroso pubblico e in particolare ha visto la presenza dei ragazzi delle scuole della cittadina e di molti amministratori locali.
Molteplici i relatori che si sono alternati nell’illustrare l’attuale stato dell’arte dei rifiuti nella Tuscia, tra cui il presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Mazzoli, l’assessore all’Ambiente Tolmino Piazzai e i rappresentanti di Legambiente. Temi all’ordine del giorno la raccolta differenziata, il piano provinciale dei rifiuti, le linee guida regionali e le possibili risorse derivanti dai rifiuti.
Dobbiamo entrare nell’ottica – hanno detto Mazzoli e Piazzai–  che non si può parlare di rifiuti solo quando esiste un’emergenza, altrimenti le possibilità di scelta si riducono e non portano buoni frutti. E’ necessario, quindi, fare un’attenta informazione e comunicazione verso tutti i cittadini senza che questo divenga esclusivo dominio e responsabilità degli addetti ai lavori. Non è possibile parlare di raccolta differenziata senza coinvolgere la società civile, perché se la conoscenza non è diffusa il problema non si risolve. La vera necessità che si pone oggi è perciò quella di risolvere il problema – perché non spossiamo dimenticare che la raccolta differenziata in provincia è ferma al 3,9%, mentre per legge dovrebbe essere almeno al 35% – mettendoci nell’ottica che i rifiuti non sono solo qualcosa da buttare ma una risorsa per la società tutta. Deve esserci un passaggio culturale che diventi un atto concreto per la risoluzione della questione.
E sull’impegno collettivo che la società dovrà assumersi per arrivare alle soglie previste dalle linee guida regionali, Mazzoli e Piazzai hanno posto l’attenzione sulla raccolta porta a porta. La mera logica egoistica legata al rifiuto, va sostituita con un concetto più ampio legato alla società e al riutilizzo dello stesso. Dovremmo far in modo di entrare quindi in un circolo virtuoso sul riuso – concludono – e appunto superare la logica della discarica. Il sistema migliore per ottenere risultati concreti è sicuramente la raccolta differenziata porta a porta, non c’è dubbio che questa sia la strada da intraprendere, ma per farlo occorre un progetto unitario per tutte le amministrazioni, dove la Provincia possa svolgere il ruolo di collegamento tra gli enti.

 

Mazzoli e Piazzai:
“Puntiamo alla raccolta differenziata porta a porta”

Discarica

“Superare la logica della discarica e capire finalmente che i rifiuti possono diventare una ricchezza”. Una frase importante che racchiude il senso vero del convegno “La ‘monnezza’ è un problema. La raccolta differenziata: un impegno civile. Emergenza e/o risorsa?”, che si è svolto stamattina nella Rocca dei Papi di Montefiascone.
L’incontro, promosso e organizzato da Legambiente, con la collaborazione della Provincia di Viterbo, Università della Tuscia e Comune di Montefiascone, è stato seguito da un numeroso pubblico e in particolare ha visto la presenza dei ragazzi delle scuole della cittadina e di molti amministratori locali.
Molteplici i relatori che si sono alternati nell’illustrare l’attuale stato dell’arte dei rifiuti nella Tuscia, tra cui il presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Mazzoli, l’assessore all’Ambiente Tolmino Piazzai e i rappresentanti di Legambiente. Temi all’ordine del giorno la raccolta differenziata, il piano provinciale dei rifiuti, le linee guida regionali e le possibili risorse derivanti dai rifiuti.
Dobbiamo entrare nell’ottica – hanno detto Mazzoli e Piazzai–  che non si può parlare di rifiuti solo quando esiste un’emergenza, altrimenti le possibilità di scelta si riducono e non portano buoni frutti. E’ necessario, quindi, fare un’attenta informazione e comunicazione verso tutti i cittadini senza che questo divenga esclusivo dominio e responsabilità degli addetti ai lavori. Non è possibile parlare di raccolta differenziata senza coinvolgere la società civile, perché se la conoscenza non è diffusa il problema non si risolve. La vera necessità che si pone oggi è perciò quella di risolvere il problema – perché non spossiamo dimenticare che la raccolta differenziata in provincia è ferma al 3,9%, mentre per legge dovrebbe essere almeno al 35% – mettendoci nell’ottica che i rifiuti non sono solo qualcosa da buttare ma una risorsa per la società tutta. Deve esserci un passaggio culturale che diventi un atto concreto per la risoluzione della questione.
E sull’impegno collettivo che la società dovrà assumersi per arrivare alle soglie previste dalle linee guida regionali, Mazzoli e Piazzai hanno posto l’attenzione sulla raccolta porta a porta. La mera logica egoistica legata al rifiuto, va sostituita con un concetto più ampio legato alla società e al riutilizzo dello stesso. Dovremmo far in modo di entrare quindi in un circolo virtuoso sul riuso – concludono – e appunto superare la logica della discarica. Il sistema migliore per ottenere risultati concreti è sicuramente la raccolta differenziata porta a porta, non c’è dubbio che questa sia la strada da intraprendere, ma per farlo occorre un progetto unitario per tutte le amministrazioni, dove la Provincia possa svolgere il ruolo di collegamento tra gli enti.

 

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