La scuola fu fondata da Marisa Pallotti,
ballerina al Teatro dell’Opera di Roma.
La sua eredità raccolta da Tonino Natali.
Inaugurata a Tarquinia, nella ex-chiesa del Santo Spirito, la mostra di fotografie allestita per ricordare i quaranta anni d’attività della scuola di danza “Balletto Città di Tarquinia”.
Infatti, nel lontano 1966, la signora Marisa Pallotti, che era stata una valente ballerina classica al Teatro dell’Opera di Roma, insieme al marito Ubaldo mise in scena uno spettacolo con l’aiuto dell’allora direttore didattico della scuola elementare, il professor Trieste Valdi.
Il felice esordio, aprì la strada alla costituzione del “Balletto Città di Tarquinia” che nei primi anni di vita fu accompagnato dal vivo dall’orchestra diretta dal Maestro Ubaldo Pallotti.
L’intensa attività dei coniugi Pallotti e la serietà e la fermezza con le quali dirigevano la scuola, hanno consentito di crescere generazioni di ragazze che hanno praticato con profitto la danza.
Negli anni successivi la Società Tarquiniense d’Arte e Storia, presieduta dal maestro Bruno Blasi, e il Comune non fecero mancare il loro sostegno alla scuola, che ad ogni fine d’anno metteva in scena nel Cinema Teatro Etrusco un saggio-spettacolo atteso con trepidazione dalla cittadinanza.
L’eredità della signora Pallotti, venne presa da Tonino Natali, che negli anni successivi si è dimostrato particolarmente portato per la cura delle scenografie, la bellezza dei costumi e delle coreografie.
Le fotografie della mostra, che rimarrà aperta fino al 19 novembre, sono opera di Emilio e Antonietta Valerioti, da sempre fotografi dei saggi-spettacolo del Balletto Città di Tarquinia.
La Provincia di Viterbo era rappresentata all’inaugurazione dall’assessore ai lavori pubblici Mauro Mazzola mentre per il Comune di Tarquinia è intervenuto l’assessore alla Cultura Silvano Olmi che ha espresso “gratitudine per l’impegno profuso dalla scuola in questi quaranta anni di attività, nei quali ha fatto crescere tante ragazze che hanno migliorato il portamento, forgiato il carattere ed acquisito l’amore per la danza e la musica.”
La scuola fu fondata da Marisa Pallotti,
ballerina al Teatro dell’Opera di Roma.
La sua eredità raccolta da Tonino Natali.
Inaugurata a Tarquinia, nella ex-chiesa del Santo Spirito, la mostra di fotografie allestita per ricordare i quaranta anni d’attività della scuola di danza “Balletto Città di Tarquinia”.
Infatti, nel lontano 1966, la signora Marisa Pallotti, che era stata una valente ballerina classica al Teatro dell’Opera di Roma, insieme al marito Ubaldo mise in scena uno spettacolo con l’aiuto dell’allora direttore didattico della scuola elementare, il professor Trieste Valdi.
Il felice esordio, aprì la strada alla costituzione del “Balletto Città di Tarquinia” che nei primi anni di vita fu accompagnato dal vivo dall’orchestra diretta dal Maestro Ubaldo Pallotti.
L’intensa attività dei coniugi Pallotti e la serietà e la fermezza con le quali dirigevano la scuola, hanno consentito di crescere generazioni di ragazze che hanno praticato con profitto la danza.
Negli anni successivi la Società Tarquiniense d’Arte e Storia, presieduta dal maestro Bruno Blasi, e il Comune non fecero mancare il loro sostegno alla scuola, che ad ogni fine d’anno metteva in scena nel Cinema Teatro Etrusco un saggio-spettacolo atteso con trepidazione dalla cittadinanza.
L’eredità della signora Pallotti, venne presa da Tonino Natali, che negli anni successivi si è dimostrato particolarmente portato per la cura delle scenografie, la bellezza dei costumi e delle coreografie.
Le fotografie della mostra, che rimarrà aperta fino al 19 novembre, sono opera di Emilio e Antonietta Valerioti, da sempre fotografi dei saggi-spettacolo del Balletto Città di Tarquinia.
La Provincia di Viterbo era rappresentata all’inaugurazione dall’assessore ai lavori pubblici Mauro Mazzola mentre per il Comune di Tarquinia è intervenuto l’assessore alla Cultura Silvano Olmi che ha espresso “gratitudine per l’impegno profuso dalla scuola in questi quaranta anni di attività, nei quali ha fatto crescere tante ragazze che hanno migliorato il portamento, forgiato il carattere ed acquisito l’amore per la danza e la musica.”
