PAOLINA CARLI, UNA POETESSA IMPEGNATA

Nelle sue liriche un’intima adesione al dolore dei deboli e degli indifesi

V  E  R  S  I    I  N    L  I  B  E  R  T  A’

di    CINZIA  DAL  MASO

Riviviamo il Centro Storico a cura di Paolina Carli

Esausta ripercorre il cammino ma non vedeva più ombre, aveva dinanzi la luna, grande, grandissima, luminosa, che la guidava e non aveva paura.
Così si conclude una delle più intense liriche di Paolina Carli, “Grazie luna”, che ha anche dato il titolo a una sua raccolta di poesie (Libroitaliano, 72 pagine, 10 euro). La poesia della Carli, ricca di notazioni biografiche, è meditazione e al tempo stesso impegno sociale. Se la poetessa guarda spesso nel suo intimo rivivendo un dolore che è soprattutto spasmodico bisogno d’amore, non si chiude mai in un egoistico isolamento. Anzi, la sua sofferenza la porta, più che a comprendere, ad aderire intimamente e totalmente al dolore degli umili, dei diseredati, dei deboli, degli indifesi.

Ma Paolina Carli sa anche impegnarsi per la promozione della cultura. In occasione della festa “Riviviamo il Centro storico”, che si svolge ogni estate a Toffia, suggestivo paese della provincia dei Rieti, ha organizzato, insieme con altri poeti, la “Mostra itinerante di poesia”, giunta alla sua terza edizione. Le liriche sono state raccolte in un volume a cura di Paolina Carli, la cui edizione è stata promossa dall’Amministrazione Comunale di Toffia. Questo è un grande momento per la poesia, spiega Francesco Maria Battisti, Professore alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Cassino. Non solo a Toffia ma in tutta Italia cresce il fermento poetico. Quali sono i perché di tale risorgenza?…

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Nelle sue liriche un’intima adesione al dolore dei deboli e degli indifesi

V  E  R  S  I    I  N    L  I  B  E  R  T  A’

di    CINZIA  DAL  MASO

Riviviamo il Centro Storico a cura di Paolina Carli

Esausta ripercorre il cammino ma non vedeva più ombre, aveva dinanzi la luna, grande, grandissima, luminosa, che la guidava e non aveva paura.
Così si conclude una delle più intense liriche di Paolina Carli, “Grazie luna”, che ha anche dato il titolo a una sua raccolta di poesie (Libroitaliano, 72 pagine, 10 euro). La poesia della Carli, ricca di notazioni biografiche, è meditazione e al tempo stesso impegno sociale. Se la poetessa guarda spesso nel suo intimo rivivendo un dolore che è soprattutto spasmodico bisogno d’amore, non si chiude mai in un egoistico isolamento. Anzi, la sua sofferenza la porta, più che a comprendere, ad aderire intimamente e totalmente al dolore degli umili, dei diseredati, dei deboli, degli indifesi.

Ma Paolina Carli sa anche impegnarsi per la promozione della cultura. In occasione della festa “Riviviamo il Centro storico”, che si svolge ogni estate a Toffia, suggestivo paese della provincia dei Rieti, ha organizzato, insieme con altri poeti, la “Mostra itinerante di poesia”, giunta alla sua terza edizione. Le liriche sono state raccolte in un volume a cura di Paolina Carli, la cui edizione è stata promossa dall’Amministrazione Comunale di Toffia. Questo è un grande momento per la poesia, spiega Francesco Maria Battisti, Professore alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Cassino. Non solo a Toffia ma in tutta Italia cresce il fermento poetico. Quali sono i perché di tale risorgenza?…

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…La poesia da sempre racchiude temi classici, come l’amore, la vita, il dispiacere e il dolore che animano il canto del poeta. Vi sono ‘temi nuovi’ della poesia, che vengono ereditati dal Novecento, come la politica, l’ambiente e lo sguardo critico verso la società.
Oggi, finalmente, la poesia può diffondersi liberamente, senza incorrere nell’ostacolo opposto dal monopolio dei media. Infatti, ricorda il prof. Battisti, come mezzo sintetico e fluido, ha trovato un’altra forma di comunicazione, la rete, internet; è facile incontrare una poesia navigando in questo mondo culturale, mentre è ben difficile trovarla pubblicata nei quotidiani o recitata in Tv. Da internet, poi, sarà facile alla poesia diffondersi nelle città, nei paesi, nelle piazze, passando di bocca in bocca. E’ impossibile sopprimere la poesia – avverte il prof. Battisti – perché essa è coscienza e canto dell’umanità.

Del resto, sembra aggiungere Paolina Carli nella lirica ‘Silenzio’, tralasciare l’ascolto di ciò che l’anima chiede  equivale a non capire, a nascondersi, a negare la verità, a rimandare il problema”.

Cinzia Dal Maso

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