LA GIORNATA DELLA LENTEZZA
”Dedicare tempo alla lentezza significa essere più efficienti quando
è necessario, meno stressati e in grado di produrre di più”:
è lo slogan dell’iniziativa alla quale aderiscono 55 città italiane
a Teramo SlowFit, a Capua il “Cheek to Cheek”
”Vivere con lentezza -precisa Contigiani- non è l’elogio della pigrizia, ma significa dare la possibilità alle persone di avere un atteggiamento ‘critico’ nei confronti del tempo. Anche, e soprattutto, sul posto di lavoro non bisogna fare le cose come se si corresse sul ‘tapis roulant’ in modo da un offrire un prodotto qualitativamente migliore per sè e per la propria azienda ‘‘.
”Sul lavoro -osserva Bruno Contigiani- bisogna adottare un atteggiamento strategico. Quando si devono fare le cose in velocità si cerca di andare più veloci degli altri, ma negli altri casi non ci si deve buttare a capofitto in più settori contemporaneamente. Un esempio vale per tutti: evitare di stare al telefono scrivendo contemporaneamente al computer. In questo modo si evitano molti errori, come l’invio di e-mail in copia a indirizzi sbagliati”.
”Ma vivere con lentezza la propria professione -rimarca il presidente dell’Associazione- equivale anche a una presa di responsabilità da parte dell’azienda stessa.
Magari dedicando un giorno al mese telelavoro così da fare stare a casa 24 ore i lavoratori, oppure comunicando i progetti che si stanno seguendo con i diversi step da affrontare anche ai colleghi. In questo modo, si eviterebbero lungaggini e fermi derivanti dall’improvvisa assenza del lavoratore che sta seguendo un determinato progetto”. segue …>>
”Dedicare tempo alla lentezza significa essere più efficienti quando
è necessario, meno stressati e in grado di produrre di più”:
è lo slogan dell’iniziativa alla quale aderiscono 55 città italiane
a Teramo SlowFit, a Capua il “Cheek to Cheek”
”Vivere con lentezza -precisa Contigiani- non è l’elogio della pigrizia, ma significa dare la possibilità alle persone di avere un atteggiamento ‘critico’ nei confronti del tempo. Anche, e soprattutto, sul posto di lavoro non bisogna fare le cose come se si corresse sul ‘tapis roulant’ in modo da un offrire un prodotto qualitativamente migliore per sè e per la propria azienda ‘‘.
”Sul lavoro -osserva Bruno Contigiani- bisogna adottare un atteggiamento strategico. Quando si devono fare le cose in velocità si cerca di andare più veloci degli altri, ma negli altri casi non ci si deve buttare a capofitto in più settori contemporaneamente. Un esempio vale per tutti: evitare di stare al telefono scrivendo contemporaneamente al computer. In questo modo si evitano molti errori, come l’invio di e-mail in copia a indirizzi sbagliati”.
”Ma vivere con lentezza la propria professione -rimarca il presidente dell’Associazione- equivale anche a una presa di responsabilità da parte dell’azienda stessa.
Magari dedicando un giorno al mese telelavoro così da fare stare a casa 24 ore i lavoratori, oppure comunicando i progetti che si stanno seguendo con i diversi step da affrontare anche ai colleghi. In questo modo, si eviterebbero lungaggini e fermi derivanti dall’improvvisa assenza del lavoratore che sta seguendo un determinato progetto”. segue …>>
”Lavoriamo tutti dalle 8 alle 18 -racconta- e ci siamo resi conto che la vita sta diventando troppo veloce e questo non va bene per il benessere dell’anima che e’ alla base della vita. Lavorare con lentezza non significa non concludere ma rispondere alle esigenze aziendali mantenendo ferme quelle personali”. E l’azienda di cui Cucinelli si dichiara ‘custode’, piu’ che proprietario, ”e’ un ampliamento della mia personalita’, un abito su misura che io stesso ha disegnato, tagliato e confezionato e che indosso con un misto di orgoglio, appagamento e disinvoltura”. ”La creativita’ di ogni addetto ai laboratori -dice- e’ il bene prezioso di tutti e non lascia spazio ai cartellini da timbrare, ai certificati e ai sindacati. Da noi l’uomo e’ visto come bene supremo dell’impresa, il profitto non come fine ma come mezzo per rendere l’azienda sempre piu’ forte e per consentire alle persone che ci lavorano di vivere pienamente secondo natura”.
Le 55 ‘Cittaslow’ (Movimento internazionale delle piccole città del buon vivere collegate a ‘Slow Food’) che aderiscono alla ‘Giornata mondiale della lentezza’ propongono passeggiate e incontri lenti nelle piazze, nei corsi, nelle biblioteche e nelle enoteche d’Italia. A Milano, ad esempio, a corso Vittorio Emanuele, alle 11,30 e per tutto il pomeriggio, scatteranno i ‘Passovelox’ per calcolare la frenesia dei milanesi che saranno simbolicamente multati e invitati a ‘consapevolizzare’ la loro urgenza e, quindi, a rallentare un po’ per abbracciare un minuto di calma. mentre alla Bodeguita del Pilar si potrà gustare una ‘cena lenta’, a base di prelibatezze enogastronomiche che richiedono il giusto tempo per la loro preparazione e degustazione.
A Roma, invece, l’appuntamento e’ al Pincio, dalle 12,30 alle 16,30, con i ‘Cercatori di nuvole’, ovvero coloro che amano avere lo sguardo rivolto verso l’altro per catturare con la macchina fotografica uno scorcio della città spesso ignorato per la fretta.
A Napoli, invece, su iniziativa di Alberto D’Angelo e Lina Marigliano de ‘Il Filo di Partenope’ editori Artigiani è in programma alle 17,30 ‘Raccontiamo a occhi chiusi’, esperienza di armonia.
A Teramo, ‘SlowFit’ apre le porte del suo fitness club, dalle 8,30 alle 22, con lezioni gratuite di pilates, yoga, meditazione e ‘free session’ di personal training.